Sabato, 2 Dicembre 2006
Recagno e Torti ci regalano, infatti, un'avventura tra le pi� "classiche" del Detective dell'Impossibile nella quale gli elementi che hanno fatto la fortuna del personaggio ci sono quasi tutti (quasi perch� manca, per la prima volta da molto tempo, completamente Java): la Scienza, la Storia, il mystero, la tecnologia, gli Uomini in Nero, una minaccia alla nostra civilt�.
Questa volta l'interessante soggetto � validamente supportato da una sceneggiatura solida e sicura che riesce a catturare l'attenzione ed il piacere dei lettori dalla prima all'ultima pagina, anche grazie all'efficacia dei disegni di quella "colonna" della testata che � diventato Rodolfo Torti.
A differenza di quanto ultimamente evidenziato nella Serie Regolare, il didascalismo della storia si mantiene all'interno dello schema di piacevole divulgazione al quale il BVZM ci ha abituato nel corso della sua avventura editoriale senza strafare, e contribuisce validamente alla definizione di tutti i personaggi, storici e no, presenti nella storia. Un particolare apprezzamento va all'understatement di Martin che dubita nel finale di essere stato lui l'artefice dell'ennesimo salvataggio del mondo.
Martedí, 24 Ottobre 2006
Testi di Antonio Serra, disegni di Anna Lazzarini, colori di Stefano Tartarotti: quattro pagine sulla versione sailor-paladina di
In pratica, un acquisto consigliato solo ai veri appassionati di collezionismo, ma che non dice nulla di nuovo sull'eroina conosciuta in Bonelli.
Merita, invece, la divertente intervista ad Antonio Serra che introduce la storia, che decrive la genesi e la vita del personaggio e che soprattutto rivela una piacevole sorpresa: Legs torner� prossimamente anche sulle pagine di Nathan Never. Il ritorno di Legs, di Antonio Serra e Anna Lazzarini - Digital Life ottobre/novembre 2006, 4 pagine a colori - in edicola, � 3,00
Venerdí, 29 Settembre 2006
La vicenda, che mette in scena la vita di una ragazza di oggi senza cuoricini e tanti sogni romantici, ma con molta attenzione alla moda e allo stile di vita, rivive nelle tavole dell�art book, fedeli a quelle dell�originale giapponese e piacevolmente commentate dall�autrice in conclusione di libro. Lo stile di Ai Yazawa si allontana dagli stilemi tipici degli shojo manga, proponendo un tratto pi� moderno, che non rinuncia ad idealizzare i personaggi ma partendo da canoni pi� realistici di proporzioni (niente occhioni ipertrofici e simili) e di situazioni. Il risultato � decisamente pregevole, o almeno degno di interesse.
Le tavole contenute nell�art book sono state realizzate da Ai Yazawa tra il tambokon n.10 e il n.11, per la rivista Cookie. L�opera � organizzata in sette capitoli tematici che raccolgono le immagini, ciascuno maggiormente focalizzato su una moda, un aspetto od un tema portante: ad esempio, il primo capitolo, Black stones, predilige toni, abiti e ambientazioni dark, mentre il settimo, Nana e Hachi, presenta una serie di illustrazioni delle due ragazze, mettendo in luce con la grafica l�opposizione e la complementariet� dei loro due caratteri, aggressivo quello di una, romantico quello dell�altra.
L�art book � interessante da sfogliare anche per chi non � particolarmente appassionato del fumetto, ma magari segue grafica, costume, fumetto e perch� no? moda, perch� ogni tavola immerge in un mondo ricco di spunti visuali e di abbigliamento che attingono da tante correnti, dal punk al gothic, dal casual al classico.
Nana 1st illustrations, di Ai Yazawa - Planet Manga, 26x18, 128 pp., b/n, con sovracoperta - in fumetteria, � 19
Venerdí, 4 Agosto 2006
Seppur mascherata da effetti speciali per attirare il lettore occasionale (strisce colorate, copertine aggiornate con i mondiali di calcio e i temi estivi) resta una pregevole occasione per rileggere criticamente uno dei fenomeni editoriali della storia del fumetto in Italia, ma soprattutto finora l'unica occasione di rileggere l'"altra" anima di Bonvi.
In appendice, infatti, ogni volume
pubblica, con insolito rigore filologico, le sue opere "minori", le
illustrazioni per "Ali Bab�" (un racconto di Enrico Brizzi),
L'Uomo di Tsushima e altre storie, di Bonvi - allegato alla rivista Panorama - in edicola da venerd� 28 luglio - � 5,90 oltre il prezzo della rivista
Giovedí, 11 Maggio 2006
Martin Myst�re docet: a volte anche la rassicurante ripetitivit� pu� essere celebrazione dell' anno che passa.
In questo caso, Nathan torna su Titano con una storia decisamente meno interessante del pur non particolarmente originale �primo viaggio� sul satellite di Saturno ("Il mistero della terza luna"), per il quale non era stato necessario un' albo ampliato.
Stavolta lo fa con Link, sempre pi� imprevedibile, determinante, misterioso.
Dal canto suo, Titano si conferma come luogo cupo e nebuloso, capace di evocare atmosfere da classico horror-fantascienza, qui per� meno "psicologico" rispetto alla citata avventura precedente.
Bepi Vigna attinge a piene mani alla fantascienza da manuale: la spedizione incaricata della colonizzazione della terza luna di Saturno � �prigioniera� di esseri di origine ignota (alieni? mutanti? Mutati?) e non invia segnali; Nathan parte con un �pugnetto� di uomini e con Link; c'� un traditore ammutinato a complicare le cose (poteva mancare?); ci sono le trame e gli interessi dell'esercito marziano (controllori? Pirati?); infine c'� la resa dei conti pirotecnica (dopo due anni che son l�, proprio adesso si distrugge tutto), con tanto di rivolta �popolare�, conto alla rovescia e riscatto del traditore.
In ultimo, Nathan ritorna tra le braccia di Morfeo (o del catalex, che dir si voglia) per affrontare il lungo viaggio di ritorno.
Tutti gli ingredienti insomma per un classico - ancorch� decoroso - fill-in.
Ma � davvero questo ci� che ci si attende da un speciale?
Vedere anche le annotazioni della storia.
I sopravvissuti di Titano, Nathan Never sp 15 - Sergio Bonelli Editore, brossurato, novembre 2005, 160 pagg. b/n, � 4,40