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"Act 1"

TESTI
Soggetto
Yo Morimoto
Sceneggiatura
Yo Morimoto
e
Toshiya Takeda
DISEGNI
Hiroyuki Utatane


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cover vol.5


Fantascienza e fantapolitica in una cornice inconsueta

La luna � una sensuale maestra
recensione di Luca Cerutti

Hiroyuki Utatane � un autore noto al pubblico italiano da parecchio tempo, probabilmente persino prima di molta parte degli autori che ora sono una presenza rassicurante sugli scaffali delle nostre edicole. Infatti, quando ancora le pubblicazioni manga nella nostra penisola si riducevano alla scarna manciata di titoli Granata, il suo nome era attivamente ricercato grazie agli articoli che praticamente ogni fanzine aveva dedicato alla sua produzione erotica.
Che si trattasse di un mero espediente di copertina, di affezione otakuesca o di reale considerazione per questo inconsueto autore, non ci � possibile dirlo, certo � che la sua apparizione sulla testata fantasy-fantascientifica "Young" della Star Comics non pass� sotto silenzio.
Il titolo, ormai di diversi anni fa, era "Seraphic Feather", la Piuma del Serafino, e -date le premesse- difficilmente i lettori e fors'anche i curatori della Star si sarebbero aspettati di sentirne parlare ancora quasi dieci anni dopo.

In giro per la rete..
Star Comics

Manga di fantascienza, "Seraphic Feather" narra delle peripezie di Sunao Omi, un giovane terrestre dotato di modesti poteri telecinetici, emigrato sulla Luna per raggiungere la sua amica di infanzia Key Heidemann. Purtroppo, ancora prima del suo arrivo, Key risulta deceduta nel terribile incidente che ha spazzato via migliaia di vite.
Facile immaginare lo stupore del nostro protagonista quando, anni dopo, durante il suo lavoro part-time di accompagnatore turistico si ritrova come cliente una copia esatta della sua perduta amica e viene senza motivo schiaffeggiato dalla sua accompagnatrice: una spettacolare bellezza bruna di nome Atim Mazaku.

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Sunao e Atim, l'Angelo Scarlatto
A causa di questo semplice incontro, il giovane si trover� coinvolto in una lotta interplanetaria tra la Terra e la Dice Carts: multinazionale che di fatto detiene il controllo politico della Luna, per il possesso degli Emblem Seed misteriosi manufatti alieni di enorme potere.
Questa partita a scacchi lo vede come pedina assieme alla "rinata" Key, identificata come Seeder (tradotto sarebbe "portatore di semi / inseminatore"); alla misteriosa Atim, agente di prima classe delle forze terrestri con il codice "Angelo Scarlatto"; Apep Heidemann affascinante marito della defunta sorella di Key, direttore delle ricerche sui Seed e posseduto da una misteriosa forza aliena.
A complicare le mosse e le giocate, intervengono le manifestazioni di questa cultura aliena, non si sa quanto distante, che mette in campo i Numeri, sorta di droidi capaci di sbaragliare intere forze d'assalto e destinati non si capisce se a proteggere o ad eliminare i Seeders, e i Servant individui di cui non si conosce n� il potere n� la missione, ma che sono indistinguibili da un essere umano. Tanto che Sunao potrebbe essere uno di loro. Senza contare i prevedibili tentativi delle due superpotenze di barare con esper potenziati, killer privi di scrupoli, colpi di stato fasulli e vere e proprie armi organiche, vite nate e cresciute in laboratorio e non pi� umane.
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Key e Apep, complicati rapporti tra "consanguinei"
Per un certo periodo di tempo, lo sviluppo della trama � andato avanti con lentezza quasi insostenibile, presentando i nuovi volumi con cadenza ben pi� che annuale. Gli eventi, pur rispettando i presupposti iniziali e una coerenza interna, si succedevano su tempi tali da obbligare il lettore ad un esasperante gioco mnemonico. Negli ultimi volumi, per�, l'intervento alla sceneggiatura di Toshiya Takeda in sostituzione di Yo Morimoto sembra aver dato alla produttivit� di Utatane l'impulso che attendeva. Intervento forzato dalla volont� dell'editore Kodansha ma che ha del provvidenziale. Takeda infatti mantiene gli elementi della sceneggiatura introdotti da Morimoto e li potenzia: la costante ambiguit� dei personaggi che nascondono sempre una "seconda natura", il dosaggio dei Numeri come elementi a met� tra il "Deus Ex Machina" e il demone della catastrofe, gli eventi passati che si mescolano con quelli del presente condizionandoli e tenendo incatenati i personaggi... tutto sembra dire che non si aspettava altro che il suo intervento.
Vi � insomma una perfetta continuit� tra i primi episodi ed i volumi successivi e, a livello pi� immediato permane costante il brio nei dialoghi e la sensualit� ambigua dei gesti, con personaggi (con l'eccezione dei due giovanissimi protagonisti) che si muovono in ossequio alle raccomandazioni di Oscar Wilde: curando che le loro azioni, non importa quanto crudeli, siano sempre improntate alla pi� perfetta eleganza.

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Chi ha detto "John Woo"?
E in quanto a seduzione c'� da dire che il tratto di Utatane non teme il confronto con alcuno.
Di tutta la generazione di autori della "New Wave", questi � stato quello che ne ha interpretato i caratteri aspri e dinamici in senso prevalentemente estetico. Forse solo le Clamp hanno avuto interesse per la stessa ricerca, sebbene con meno interesse verso una seduzione pi� prettamente erotica.
Per questo motivo le tavole di Utatane sono quasi sempre un piacere per gli occhi e, a volte, una sorpresa. Non solo per le bellissime e maliziose donne che tratteggia, perennemente sorprese in atteggiamenti seducenti o, con altrettanta frequenza, sedotte senza possibilit� di sottrarvisi dall'efebico bel giovane di turno (tra tutti il bel direttore Apep praticamente padrone della sua ingenua segretaria Farn), ma anche costruzioni inaspettate di tavola che il disegnatore mette in scena sfuggendo dal recinto dello stile classico e non disdegnando di riprendere i personaggi solo dalle caviglie al busto per comunicarne il disagio o soffermandosi sul dettaglio di una mano. Per non dire dell'uso estremo del bianco e nero puro, marchio di fabbrica dell'autore, utilizzato per estrarre dal flusso della narrazione immagini di particolare tensione drammatica. Un esempio lo abbiamo nelle due pagine qui sotto rappresentate, che concludono una lunga sequenza di immagini "sincopate" dando "dimensione" all'angoscia di Atim.
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Il Terrore ha la forma di una bambola...(due pagine)
Quando usc�, ormai anni fa, il primo episodio di "Seraphic Feather" erano probabilmente in pochi i lettori a credere che quest'opera potesse contare su di una reale "longevit�". Dopotutto erano certo altre le aspettative di un lettore che avesse sentito nominare Hiroyuki Utatane (e, se dobbiamo essere spietatamente sinceri, questo � rimasto valido per praticamente tutte le altre opere di questo autore).
Invece questo titolo si � evoluto, all'inizio con enorme lentezza, aggiungendo elementi di progressivo interesse, soprattutto grazie a personaggi ben curati e intriganti.
Non si tratta certo di un'opera di fantascienza che fa della coerenza o della verisimiglianza il suo cavallo di battaglia, ma grazie ad una sceneggiatura solida e ad un tratto molto curato garantisce da tempo al lettore una persistente soddisfazione.


Seraphic Feather di Hiroyuki Utatane - Yoshiya Takeda
(Storie di Kappa/Star Comics), 210pp ca. b/n, Euro 4,20, albo brossurato, periodico, senso di lettura occidentale

 

 


 
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