Il vampiro e il cacciatore
di Alberto Lingua
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Il Medioevo cupo e oscuro ha sempre suscitato
una grande attrazione nei fumettisti di scuola franco-belga,
che amano da sempre attingere dalla storia. Nel caso di questo
"Il principe della notte" del veterano Yves Swolfs (quasi sconosciuto da noi,
molto amato in patria dai seguaci del fumetto avventuroso)
l'accento è posto, più che sullo sfondo storico - pur presente e
non di maniera - sulle suggestioni orrorifiche.
Un tenebroso cantastorie viaggia di castello in castello, conquistando le
dame incantate dal suo fascino; ma quello che cerca, in realtà, è il sangue.
Il vampiro non emerge come figura romantica nel suo maledettismo, come
spesso è avvenuto nelle reinterpretazioni moderne del suo mito, ma come
spietato
simbolo del male che si fa largo quando la civiltà
degli uomini vive le proprie fasi più oscure.
E anche il cacciatore che si mette alla sua ricerca
non è un novello dottor Van Helsing,
ma piuttosto un disperato in preda ai rimorsi.
La vicenda prevede anche degli sviluppi
in epoche storiche più recenti, che presumibilmente
verranno approfonditi nei volumi successivi
(questo primo episodio, comunque, giunge a una conclusione).
Il disegno di Swolfs è algido ma suggestivo,
grazie alla cura dei particolari e ad
una sapiente regia che si esprime al meglio in tavole di
grande formato come queste.
Particolamente suggestiva la colorazione, calda e rossastra
negli interni illuminati dalle candele,
azzurra e brumosa negli esterni dominati dall'inverno.
6/7
Il principe della notte 1 - Il cacciatore di Yves Swolfs
(Eura Editoriale) 48pp a colori, £ 12.000, cartonato
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