|
| ||||||||
Mamma, gli Zumbi! recensione di Marco Zucchi Un normale fazendero, assolutamente privo di scrupoli, decide di sottomettere una intera trib� di indios per farli lavorare, sfruttandoli al massimo. Si avvale dell'operato di un medico fallito, che ha messo a punto una droga sintetica per sottomettere gli individui. Sennonch� gli effetti tendono a scomparite, ed al loro posto arrivano grossi guai...
|
Masiero e Colombo
sono gli autori di questa quarta storia doppia consecutiva di
Mister No. Questa volta Mister No, accompagnato da Esse Esse, svolge una missione umanitaria, dovendo consegnare dei medicinali in una zona ovviamente sperduta. Questi medicinali per� sono destinati alla creazione di una droga sintetica utilizzata per sottomettere degli indios sfruttandoli per lavorare in una miniera a cielo aperto, di propriet� di un ricco fazendero. Tutto ruota attorno alla parabola degli effetti sul corpo umano di questa droga, una parabola con la concavit� rivolta verso il basso: individuo normale, individuo completamente privo di volont�, individuo di nuovo normale, ma leggermente alterato per quello che ha subito. E questo accende la miccia che fa esplodere la situazione, rivolgendosi contro il suo mentore, il fazendero Marcelo Santos. La storia ha come detto un soggetto normale, una buona sceneggiatura, cinematografica quanto basta per farla leggere volentieri.
Questo storia guadagna sicuramente dai disegni. La coppia Bianchini-Santucci anche attraverso alcuni espedienti grafici, come l'uso della tecnica acquerellata dalla pagine 56 alla 58 del primo albo, conferisce movimento e spessore a questa avventura. L'utilizzo di tecniche diverse per realizzare alcune pagine con input particolari (in questo caso un incubo di Mister No) � sempre pi� utilizzata sulla testata, segno che vi � forse un'attenzione in pi� rispetto al passato per quanto riguarda la parte grafica: la storia deve essere sostenuta non solo dai testi ma anche dai disegni. Oltre a queste tre pagine, si notano vignette con approcci diversi dalle classiche sei vignette per tavola: tutto questo in funzione di un maggior movimento della tavola stessa, utilizzando inqudrature tipicamente cinematografiche, zoom avanti e indietro, che permettono di vedere le pagine come un succedersi di fotogrammi. Diverse sono le tavole di impatto in entrambi gli albi, che si notano per il tratto particolarmente pesante (nel senso di profondo) dei contorni, suggerendo una tendenza supereroistica nella realizzazione di molti personaggi.
Come detto questa storia non aggiunge nulla di nuova alla saga di Mister No, � una storia dignitosa, che si fa leggere volentieri, sostenuta particolarmente dai disegni.
Quello che si pu� riscontrare � che l'inclinazione verso una maggior percentuale di violenza
� sempre maggiore nelle pagine della serie; intendiamoci la violenza, il cattivo,
� sempre stato proprio della serie, ma mentre prima c'era ma non si vedeva, adesso il discorso
� molto pi� esplicito (penso alla scena di pagina 14 dell'albo n.316), discorso sostenuto
anche da disegni il cui tratto � abbastanza diverso da quello del passato.
Infine voglio ricordare la bella tavola di apertura dell'albo n.317, con la nuvola a forma di demone che nella pioggia
incessante si approccia ad attanagliare la casa della fazenda: anche questo per� non � nuovo e ricorda molto la scena
dell'apparizione della nuvola a forma di diavolo nello speciale n.1, Magia nera..
|
|