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Mister No 263 | ||||
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Detective story
" |
![]() ( 5 , 6 , 5 ) 3 + 3 | 78% | equiv. 6/7 | |
Vedere anche la Scheda della Storia nell'uBC Database. |
E se Jerry Drake fosse il protagonista di "detective stories" di grande successo? E se qualcuno facesse fuori il socio di Phil Mulligan, occhio privato e amicone di Mister No? E se saltassero fuori dark ladies, politici corrotti, sbirri ciccioni, gangsters sadici come primule a primavera? E se Jerry, per tirar fuori dai guai un amico, decidesse di infilarsi un trench e di giocare a fare il Bogey? E se vi diciamo che è una gran bella storia, ve la comprate o no?
Bye bye Mister No, welcome Jerry Drake! recensione di Paolo Ottolina |
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Soggetto![]() | 5/7 |
Maurizio Colombo |
La storia è interessantissima: è d'uopo fare spazio ad alcune riflessioni
ad ampio raggio su tutta la serie, che esulano dal singolo episodio.
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Sceneggiatura![]() | 6/7 |
Maurizio Colombo |
Colombo, ovvero "Dell'alter-ego e degli effetti collaterali".
Maurizio Colombo, oscuro redattore, ogni tanto corre in una cabina telefonica,
sfodera un mantellone e vola nel cielo dei comics come SuperColombo,
apprezzato sceneggiatore.
Ci ha regalato la più bella storia pre-nuovo corso ("Ninja"), ci ha regalato la più bella storia del periodo-Ishikawa ("Uno straniero a Redencion"), ora si cimenta per la prima volta con Jerry a New York. Ancora una volta, una storia che non passa inosservata. Colombo, il De Palma della Bonelli: forse i suoi plot non saranno da urlo per originalità, si muovono nel solco di filoni consolidati, ma sono godibili e perfetto è il modo con cui vengono fatti calzare alle serie su cui lavora (Mister No, Zagor, Nick Raider). Soprattutto, le sue sceneggiature sono quasi sempre da pollice in su: personaggi fortemente caratterizzati, a volte sopra le righe, ma pressoché mai banali; battute taglienti, talvolta affettate, ma sempre frizzanti, da solido film hollywoodiano; momenti di forte pathos ben illuminati dalla "regia" e spesso tocchi personali. Geniale, divertentissima la parodia del "Falcone maltese" che incornicia la vicenda di Mulligan, e che suggerisce quale sarà il taglio dato a tutto l'episodio. Noir sì, ma che non vuol prendersi troppo sul serio. Ci sono persino momenti pseudo-demenziali, lontanissimi dalla tradizione della serie: riguardatevi la scena in cui Mattone scambia Mister No per il Jerry Drake dei romanzi di Mulligan, o (pag.52) la signorina che sorride alla foto indiscreta con un bel "cheese!". E' comunque l'insieme della scene (che pure ha i suoi momenti drammatici) a definire il taglio dell'episodio: omaggio al genere, e presa in giro degli stereotipi dello stesso, con una serie di passaggi costellati di dialoghi e personaggi molto molto sopra le righe (tipico del poliziesco duro, ma Colombo esaspera volutamente i toni). Oltre a Dashiell Hammett, omaggio evidente al più noir dei gialli dei nineties, quel "Seven" citato con la testa di donna "inscatolata". Noi ci siamo decisamente divertiti a leggere questa storia; ma siamo assolutamente convinti che Maurizio Colombo si è divertito molto di più a scriverla ;-). |
Disegni![]() | 5/7 |
Alessandro Bignamini |
Valdambrini, poi Gramaccioni, Viglioglia, Suarez,
Bignamini. Aggiungiamoci i collaudati veterani (Diso,
Bianchini, i Di Vitto) e abbiamo un pool grafico di
valore assoluto, tra i migliori di tutto il parco testate della SBE.
Bignamini si fa rispettare, e regge botta: il segno deciso delinea con grande dettaglio e pulizia sia volti che ambienti. Tira fuori un Mister No muscolato, scattante, con un fisico asciutto asciutto da free-climber. Tutte le figure, in generale, sembrano molto toniche, esaltate da un buon uso del tratteggio e da cambi di inquadrutara efficaci. L'unico difetto è il volto di Jerry: mi sembra a volte un po' troppo bislungo e mascelluto, a volte troppo sottile. Ottimo lavoro, comunque. |
Copertina![]() | 3/3 |
Roberto Diso | Impostazione tradizionale, con l'eroe sorpreso in una situazione da "Ultimo minuto", alla mercé del cattivo. Buona la colorazione e azzeccato l'effetto-nebbia, che dà tridimensionalità all'ambiente. |
Overall![]() | 3/3 |
Ho tirato fuori alcune considerazioni descrittive, sul presente e sul futuro della serie,
senza sbilanciarmi con affermazioni di valore. Ora lo faccio: tutto quel che ho detto
nel Soggetto va inteso in chiave di elogio.
Un fumetto va giudicato per quello che offre: testo, personaggi, disegni, copertine. Il nuovo Mister No ci offre storie ben costruite, spesso sceneggiate con brillantezza. I disegnatori sono tutti di primordine, molti hanno anche un tocco personale che su altre serie difetta. I personaggi sono nuovi, tutti da scoprire, mese dopo mese. Ci sono questioni in sospeso che attendiamo vengano saldate. Le ambientazioni sono varie e fascinose. MA...Tutto quel che ho detto può essere girato in disgusto da chi è fedele lettore fin dai primi numeri, da chi leggeva questo fumetto più che altro per trovarvi ambientazioni inconsuete e un personaggio diverso dai soliti paladini bacchettoni, da chi amava vedere Mister No che prende a calci il piper, Mister No che dice "non chiedetemi cosa vuol dire questo soprannome", Mister No coinvolto in una rissa per assurdi motivi, etc. etc. I dati di vendita dicevano che i lettori erano stufi. Ora abbiamo qualcosa di diverso, speriamo che non si stufino i tradizionalisti. Perchè perderebbero delle belle storie. | |