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Il mondo di Martin Myst�re
di Massimo D'Epifanio

Il BVZM (Buon Vecchio Zio Martin). Americano di nascita, Martin Mystère è in realtà un vero e proprio cittadino del mondo, spinto da una inestinguibile sete di conoscenza all'indagine su enigmi e misteri inesplicabili di carattere archeologico, storico, esoterico o scientifico.

Laureato in Antropologia alla Harvard University, specializzato in Archeologia alla Sorbona di Parigi, in Storia dell'Arte all'Istituto di Belle Arti di Firenze e in Cibernetica applicata al linguaggio presso il celeberrimo Massachussets Institute of Technology di Boston (MIT), scrittore di successo e conduttore di un programma televisivo a connotazione divulgativo-scientifica, Martin Mystère è in definitiva un autentico "tuttologo" dotato di un'inguaribile curiosità e di un acutissimo spirito di osservazione e di analisi, capace di ampie ed esaurienti dissertazioni su qualsivoglia argomento (la rubrica "Martin Mystère risponde a Tutto", pubblicata regolarmente sul mensile "tutto Martin Mystère", ne offre una chiara dimostrazione).

Una dimensione culturale di grande spessore, quindi, ma non fine a se stessa, bensì arricchita e completata da una personalità moderna ed evoluta: Martin è un uomo estremamente disponibile ed altruista, formatosi su valori universali quali la solidarietà, il rispetto per la vita e per l'ambiente, il senso sacrale della libertà individuale e collettiva, il rifiuto di qualunque forma di violenza e di intolleranza. Amante della compagnia e dalla conversazione, è un affascinante intrattenitore, ma non è immune da una perdonabile ed umanissima tendenza alla divagazione ed alla verbosità, cosa di cui è simpaticamente consapevole. Popolarissimo presso il grande pubblico, ha contatti piuttosto privilegiati con autorità ed istituzioni, alle quali ricorre, tuttavia, solo in casi di necessità estrema, in nome di uno stile e di una discrezione che vanno senz'altro annoverati tra le sue principali virtù.

Martin Guarda (12k)
disegno di G.Gentili

Un uomo normale. Nonostante l'implicita pericolosità delle imprese che lo vedono protagonista, Martin non è certo un supereroe. Sa affrontare il rischio (connaturato, del resto, alla maggior parte delle sue avventure), ma non ama la temerarietà "tout court". Si mantiene in buona forma fisica, ma non è affatto un nerboruto e, benché sia in grado di cavarsela egregiamente nelle situazioni che lo richiedessero, è piuttosto restio a fare uso della forza.

Unici legami con un mondo metafisico sono il cosiddetto Terzo Occhio, segno di iniziazione esoterica che Martin ha ricevuto ad Agarthi da Kut Humi, ed il Murchadna, la celebre Arma a raggi paralizzanti, anch'essa donata da Kut Humi e solo di recente riapparsa nella vita di Martin dopo un lungo periodo di assenza.

Piccole manie e comuni debolezze completano la definizione del personaggio, avvicinandolo ancor più al vissuto ed alle esperienze personali del lettore. Come tanti di noi, Martin è un ritardatario cronico, perennemente in conflitto con i tempi di consegna stabiliti per gli articoli ed i servizi commissionatigli; è posseduto dal terribile virus del collezionismo: reperti archeologici, libri in quantità industriale e cianfrusaglie varie occupano, infatti, ogni spazio utile del suo appartamento; le attività intraprese gli consentono di condurre un tenore di vita sostanzialmente agiato, ma il suo rapporto col denaro è alquanto disinvolto: è possibile, di tanto in tanto, ascoltarlo mentre riconosce, con una punta di rassegnazione, la sua naturale ed incontrollabile propensione allo "sperpero".

(18k)
Diana Java Martin, disegno di M.Manara
(c)1996
   

Il mondo femminile. Sebbene la carta d'identità denunci ormai 54 anni suonati, Martin è un uomo ancora piacente e giovanile, ed in grado di esercitare un notevole fascino sul mondo femminile. La sua condizione di scapolo impenitente ed una certa sensibilità alle lusinghe lo portano ad instaurare con l'altro sesso relazioni stuzzicanti e talvolta ambigue, sottoponendolo a tentazioni cui riesce d'altronde, con grande stoicismo, a non cedere: il legame sentimentale con la bionda e tenace Diana Lombard rappresenta infatti per il BVZM una realtà solidissima ed irrinunciabile. La relazione tra i due, alquanto instabile e tormentata, procede da anni attraverso animate discussioni, bruschi litigi e tenere rappacificazioni: se inizialmente il rapporto sembrava appesantito dall'intransigenza e dalla petulante gelosia di Diana, col tempo le responsabilità hanno assunto contorni più definiti, ed appare chiaro come il carattere problematico di Martin condizioni in misura determinante la serenità del ménage. Martin vive, come osserva Castelli, "nell'inconscio terrore che un rapporto fisso lo possa privare del proprio spazio vitale", e nella tipica contraddizione di chi, seppure profondamente innamorato della propria donna, ne soffre la presenza per poi avvertire un vuoto incolmabile una volta riacquistata la libertà.

Tuttavia, clamorose voci di corridoio annunciano un Martin Mystère in procinto di dare l'addio al celibato! Sarà vero?

Un partner "insolito". In perfetta aderenza con l'impostazione della testata, Castelli ha affiancato al BVZM un partner decisamente estraneo alla tipologia tradizionale della "spalla": nel corso di una drammatica missione sull'Himalaya, tra le rovine della cosiddetta Città delle Ombre Diafane, Martin si imbatte in Java, un Uomo di Neanderthal misteriosamente sopravvissuto all'estinzione e, dopo una lunga battaglia legale, riesce ad ottenerne la tutela e ad inserirlo nella realtà sociale americana. Nonostante sia perfettamente integrato nel mondo moderno, di cui apprezza in particolar modo gli aspetti più "appetibili", Java conserva intatte primordiali facoltà sconosciute all'uomo comune: una profonda simbiosi con le forze della natura ed un olfatto sensibilissimo gli consentono di captare segnali, di individuare luoghi e persone, di percepire addirittura la positività o la negatività degli ambienti con cui viene a contatto.

L'aspetto fisico di Java risponde all'iconografia corrente dell'uomo primitivo: lo stesso Castelli lo descrive "grande, grosso, tozzo, muscoloso, lievemente ricurvo, la fronte bassa e sfuggente". E dell'uomo primitivo possiede l'incapacità di esprimersi attraverso le parole: anche se Martin è ormai in grado di decifrarne con esattezza i mugolii e i grugniti, Java comunica generalmente in Amerslan, il linguaggio americano per i sordomuti.

Validissimo assistente e collaboratore, non di rado Java si rivela anche un confidente affettuoso, costituendo per il BVZM un insostituibile punto di riferimento e compensando con l'atavica istintività lo spirito razionale di Martin.
 


Gli Antagonisti. La definizione del mondo di Martin Mystère si è via via concretizzata attraverso lo sviluppo di una continuity puntuale e coerente, all'interno della quale si muove un folto e variegato gruppo di "villains".

SERGEJ ORLOFF: ovvero la fine improvvisa ed incomprensibile di una splendida amicizia, nata durante il corso degli studi e cementatasi nella quotidianità, condividendo l'amore per l'arte e l'archeologia, il gusto della mondanità e la passione per le belle donne.

Orloff (6k)
pupazzetto del Molo94
Per lunghi anni Sergej Orloff ha indossato gli scomodi panni dell'alter ego malvagio. Ha utilizzato le sue conoscenze e la sua intelligenza in modo negativo, compiendo efferatezze e delitti in serie e conquistando, tuttavia, un rispettabilissimo status sociale: è infatti proprietario di una potente multinazionale, la "S. O. Communications", e gode di stima incondizionata da parte dell'opinione pubblica che lo considera un mecenate ed un benefattore. Il suo aspetto è reso particolarmente minaccioso e sinistro da una maschera metallica che copre parte del viso, rimasto sfigurato in un incendio, e da un braccio artificiale in cui ha impiantato, come un moderno Capitan Uncino, la versione letale del Murchadna di Martin.

Ma la figura di Orloff ha acquisito di recente una nuova e straordinaria dimensione. In "Xanadu" (gigante n.2), dopo un ennesimo e violentissimo scontro nel corso del quale Orloff perde il suo braccio meccanico, Sergej e Martin scoprono di aver rimosso inspiegabilmente dalla propria memoria eventi importantissimi: Orloff, nonostante un'operazione di alta chirurgia plastica gli avesse restituito da tempo l'integrità del volto, ha continuato ad indossare inconsciamente la maschera protettiva; Martin, dal canto suo, non ha più fatto uso dell'arma a raggi, e, dopo averla nascosta in un contenitore a tenuta stagna collocato all'interno del proprio acquario, ne ha quasi dimenticato l'esistenza. Tra i due tornano pian piano alla luce i segni di un'amicizia mai del tutto cancellata, ed il confronto con l'antico maestro Kut Humi apre loro gli scenari di una nuova esistenza: "�avete la vita davanti a voi. Come sempre, come in ogni istante della vostra vita passata avete la possibilità di scegliere... Con un vantaggio, rispetto a gran parte del genere umano: il destino vi ha dato modo di riflettere su voi stessi e sui vostri rapporti. Ora siete preparati a scegliere per il meglio. Io� spero solo che abbiate compreso.".

GLI UOMINI IN NERO: conosciuti fin dagli albori della civiltà, costituiscono un'oscura setta il cui fine è quello di distruggere reperti storici, testimonianze, documenti e quant'altro possa sconvolgere l'ordine sul quale da secoli si fondano la società, l'economia, il potere.

Il capillare inserimento di molti adepti nelle più importanti organizzazioni politiche, industriali, culturali e religiose, favorisce l'operatività dell'associazione, rendendola sostanzialmente inattaccabile. La natura stessa della missione, ciecamente volta ad eliminare tutto ciò che non coincida con quanto sia di norma accettato dalla scienza e dalle discipline ufficiali, pone gli Uomini in Nero su di un piano ideologicamente opposto a quello di Martin, poiché contrario all'evoluzione dell'uomo e della storia.

MISTER JINX: questo misterioso ed originale "diavolo tecnologico" dal pizzetto mefistofelico e dalla raffinata dialettica, è in grado di realizzare, grazie ad avanzatissime conoscenze informatiche, ad innate doti imprenditoriali e ad una totale mancanza di scrupoli, le più segrete e proibite aspirazioni dell'uomo: dalla facoltà di scegliere e pilotare i propri sogni alla possibilità di disporre di tempo illimitato o di rivivere i momenti felici della propria esistenza.

Il fascino e la seduzione dei servizi offerti da Mister Jinx agli incauti e facoltosi clienti è pari alla loro pericolosità: può accadere, infatti, che i processi biologici di qualche malcapitato sottopostosi al trattamento vengano alterati in modo irreversibile, provocando spiacevoli conseguenze...

DEE E KELLY: ogni due estati, puntuali come la morte e le tasse, ritroviamo sulla strada del BVZM due simpaticissimi e maldestri lestofanti. Quello corpulento e baffuto si chiama John Dee, e sostiene di discendere dall'omonimo avo che fu negromante, matematico e astronomo nel XVI secolo. L'altro, piccolo e sgraziato, è Edward Kelly: il suo antenato, violatore di tombe, medium e truffatore, sarebbe stato curiosamente socio del Dee cinquecentesco.

Sistematicamente impegnati nell'elaborare perfidi e machiavellici piani, hanno verso lo "spregevole secchione" (per usare una definizione di Kelly) una autentica idiosincrasia, motivata dal fatto che Martin, pur senza volerlo, intralcia spesso e volentieri la loro attività. Le avventure del duo sono impreziosite dalla morbida figura di Angie, una sensuale ed ingenua spogliarellista candidamente inconsapevole del proprio potenziale erotico e, per giunta, abilissima nel cacciarsi in mezzo ai guai.

In questi episodi, impostati in chiave volutamente tragicomica, Castelli trova modo di sfoderare una irrefrenabile vena satirica: gli epiteti e le battute che Dee conia per il suo collega risultano assolutamente esilaranti e degni di comparire in una antologia dell'umorismo.

Martin a Lucca (24k)
Martin Myst�re � famoso per la sua onniscenza, ma c'e' un campo in cui,
con somma ironia, Castelli lo ha voluto veramente ignorante: i fumetti!!
disegno di G.Alessandrini, MM Extra n.6 (c) 1997 SBE

Un personaggio "multimediale". L'affermazione del character Martin Mystère è andata progressivamente estendendosi ben oltre i confini della serie regolare, confermando la grande duttilità del personaggio. La straordinaria credibilità conferitagli dal suo creatore Alfredo Castelli, riveste il BVZM di qualità e difetti profondamente umani (e anche molto autobiografici), anche negli inevitabili sconfinamenti super-eroistici, sollecitando nel lettore un processo di identificazione che, a mio avviso, può rivelarsi assai formativo: ne sia riprova il fatto che Martin rappresenti attualmente un testimonial ideale per quelle iniziative che di volta in volta offrano occasione di accostare al medium fumettistico l'impegno sociale, il rispetto per l'ambiente, l'ampliamento degli orizzonti culturali. Particolarmente riusciti e produttivi appaiono, in questa ottica, i frequenti contatti che Martin ha avuto col mondo della scuola (e che, da insegnante, mi sembra quanto mai opportuno incoraggiare).


Questo pezzo � apparso anche sulla Fanzine "Lo Scarabocchio" n.4, un numero monografico dedicato a Martin Myst�re in cui potrete trovare anche molte altre informazioni. Inoltre ricordiamo che Martin Myst�re ha un suo sito internet ufficiale in www.bvzm.com.

 
 


 
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