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Avventura in solitario per Martin, il quale, volente o nolente, si ritrova
ad affrontare un caso apparentemente impossibile.
Alla ricerca del terremoto perduto
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Affermare, ancora una volta, che Alfredo Castelli sia riuscito a costruire una storia più che buona, equivale a dire di aver scoperto l'acqua calda. Eppure è proprio così. E' inutile andare per il sottile, Alfredo Castelli è Martin Mystère, e viceversa, e se solo per un attimo il BVZA (Buon Vecchio Zio Alfie) allenta un po' la presa dal suo pargolo prediletto, i risultati sono sul banco (degli imputati???).
Caso particolare, abbiamo un Martin che agisce in solitario, senza alcun intervento dei suoi amici più cari. In fase di sceneggiatura, il BVZA utilizza una serie di flashback (metodo
molto usato nelle ultime avventure di Martin Mystère) per raccontarci cosa è accaduto al Detective dell'Impossibile; ad un certo punto ci ritroviamo, addirittura, un Martin che ricorda di ricordare.
Ci troviamo ad affrontare così numerosi cambi di ambientazione e ritmo che fanno risultare
molto gradevole la lettura. A proposito, avete provato a calcolare quando arriveremo a zero? Ipotizzando una media di due storie ogni tre albi (il n.200 sarà una storia singola), si arriva esattamente al gennaio del 2000. Chissà cosa avrà in mente il vulcanico Alfredo.
Per le varie curiosità vi rimandiamo alla Scheda della Storia.
Albo senza infamia e senza lode per l'autore romano. Sicuramente è tra gli autori che meglio si sono adattati allo stile di Alessandrini. Buono l'uso del contrasto tra bianco e nero, che non disturba la lettura e la comprensibilità delle varie vicende. Una curiosità, in tutta la storia fa un uso fequente di primi piani, forse non gli piacciono gli sfondi?
Chissà perchè Giancarlo Alessandrini non riesce ad essere costante nella
realizzaione delle cover. Bellissima per atmosfere e colori quella dell'albo n.193,
completamente anonima, anche se non è proprio brutta, quella dell'albo successivo. nel
momento in cui riuscirà ad ottenere una costanza di rendimento, potrà
essere valutato sicuramente come uno dei migliori copertinisti italiani.
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