Fine della civiltà come noi la conosciamo, La
presenti alternativi
Scheda di M.Cappelli | | martinmystere/


IT-MM-SP30b

Fine della civiltà come noi la conosciamo, La
- Trama
Quattro brevi racconti immaginari imperniati sul possibile stravolgimento del nostro modo di vivere.
Valutazione
ideazione/soggetto






4/7
sceneggiatura/dialoghi






3/7
disegni/colori/lettering






3/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







50%
Recensione
- Torti, Recagno e Venere riducono lo Speciale in cenere
un ritorno al presente non riuscito
data pubblicazione Lug 2013
testi (soggetto e sceneg.) di 
testi (soggetto e sceneg.) di

copertina di

disegni (matite e chine) di

disegni (matite e chine) di

disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette

tag
Fine del mondo, baratto, capodanno 2014, Mound indiani, tradizioni Sioux, Black-Out, Alessìa, U.F.O., guerra d'indipendenza
Annotazioni
- Nono numero della collana Martin Mystère Presenta, come di consueto in allegato al numero speciale annuale. Il racconto cornice, La fine della civiltà come noi la conosciamo, realizzato da Alfredo Castelli e Lucio Filippucci, cita il titolo del brano dei REM, It's the end of the world that we know it. Con lo stesso titolo è la raccolta di racconti brevi realizzato da Mystère, che attira l'attenzione degli Uomini in Nero, che considerano più sicuro un mondo in cui vige il baratto e che non sia dominato dal denaro.
- Pag.12, il primo racconto, La danza dell'oscurità, realizzato da Castelli e da Alfredo Orlandi, è ambientato a partire dall'ultimo giorno dell'anno del 2013, con la descrizione del mondo senza energia elettrica.
- Pag.24, il secondo racconto, La Sindrome di Babele, realizzato da Luigi Mignacco e dagli Esposito Bros., descrive un mondo in preda all'alessìa, la perdita della capacità di leggere, per un curioso esperimento scientifico extraterrestre.
- Pag.40, ultimo racconto, Il Naviglio battagliero, sempre realizzato da Castelli e Orlandi, ambientato a
Milano , mette in scena un presente alternativo, in cui il nord Italia non è stato liberato dall'impero austriaco durante le guerre d'indipendenza. - Pag.47, Martin fa un brutto sogno, e come Little Nemo si sveglia esclusivamente quando cade dal letto, ripromettendosi di stare attento a quello che mangerà a cena.
- inviateci le vostre segnalazioni
Incongruenze
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La frase
Martin:"[...] siamo regrediti al 18° secolo, pur avendo le conoscenze del 21°... e soprattutto con le abitudini e le strutture del 21° secolo. La gente che abitava nei piani alti dei grattacieli ha dovuto accamparsi per strada perché non è in grado di raggiungerli a piedi... e questo senza tener conto delle apparenti banalità di tutti i giorni. Il frigorifero per esempio. Prima eravamo abituati a..."Java: "Hmggrrr!"
Martin: "Già. Tutto è cambiato, esclusa la mia abitudine alle digressioni [...]"
Pag.18-19, alcune cose non possono proprio cambiare.
Personaggi
Locations






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