Noritaka

ritorna il Re della Distruzione
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Noritaka
Noritaka
Noritaka Sawamura è un comune studente liceale giapponese... e questa volta diciamo sul serio. Mediamente atletico, mediamente intelligente, mediamente amichevole, non molto carismatico, dotato delle prevedibili pulsioni sessuali di un liceale al primo anno.
Il primo giorno al suo nuovo liceo, una sola è la missione che si pone: avere una soddisfacente vita scolastica al liceo, dopo che alle medie uno stupido ed insignificante episodio gli aveva appioppato il soprannome di "caccaman". Gli esordi sono sicuramente promettenti: nuova acconciatura, classe di sconosciuti e, colmo della fortuna, la più bella della classe assegnata al banco di fianco al suo. Non solo, ma la prosecuzione è persino più promettente: la ragazza pare infatti rispondere positivamente alle sue goffe avances. Se tutto finisse qui, il manga però non sarebbe troppo interessante, ecco allora un incidente che rovina l'idillio e la frase, lapidaria, della bella Miki Nakayama: "Io odio i deboli!".
Per il nostro protagonista è la goccia che fa traboccare il vaso: non permetterà più alla sua debolezza di rovinare la sua vita. Farà di tutto per diventare forte e riconquistare la sua bella. Certo... più facile a dirsi che a farsi in un liceo in cui i club sportivi sono dominati da prime donne che sprezzano i nuovi arrivati dall'apparenza debole.
Cacciato da ogni club di lotta, per caso Noritaka arriverà al club di Shudo, club di terza categoria in cui viene insegnata la Kick-boxe da un istruttore mingherlino di nome Maruyama ed il cui unico altro frequentatore è il Thailandese Tchan-Pua.
Nonostante l'aspetto scalcinato del club e dell'istruttore sarà proprio in questo luogo che le potenzialità e la ferrea volontà di non essere più un "caccaman" verranno comprese e inizierà la leggenda di Noritaka Sawamura: il Re della Distruzione.

Il punto di rottura
Arriva un momento in cui un uomo (Senso di lettura giapponese)

(c) 2010 Planet Manga

Il punto di rottura<br>Arriva un momento in cui un uomo (Senso di lettura giapponese)<br><i>(c) 2010 Planet Manga</i>

Sono passati ormai 10 anni da quando l'improvviso fallimento della Comic Art significo la chiusura al ventiquattresimo numero (su ventisette) di quella che era probabilmente la sua più acclamata serie manga assieme a Detective Conan ed è quindi ragionevole che la Planet Manga ritenesse che i tempi fossero maturi per riproporla al pubblico italiano.
Del resto erano in molti a chiedere che il manga sceneggiato da Hideo Murata e disegnato da Takashi Hamori venisse ripreso e concluso e riavendolo in mano dopo tutti questi anni se ne capisce bene il motivo.
Il soggetto, infatti, può anche essere dei più banali: la storia del mingherlino angariato che apprende le arti marziali da un bislacco maestro e supera ogni avversità grazie a coraggio e forza di volontà è stata riproposta nei decenni in tutte le salse. Eppure la solida sceneggiatura, i dialoghi credibili e le situazioni comiche che si susseguono, non annoiano neanche per un secondo il lettore. Merito anche del fatto che Noritaka, nonostante l'aspetto mingherlino, dopotutto non è uno "sfigato" incredibile: in presenza del gentil sesso sicuramente si innervosisce e fa alcune gaffes ma non diventa balbuziente, non sviene, non perde litri di sangue, non vomita... non fa nessuna di quelle cose ben poco credibili a cui ci avevano abituato molti, troppi, autori di manga. Non è neanche talmente debole o talmente miope da essere evidentemente negato per gli sport, anzi, ha giocato con una certa passione a calcio. Insomma, Noritaka è un comune, lo ripetiamo, studente al primo anno di liceo. E chiunque di noi ripensi a quegli anni sa che non ci vuole molto, alla fine, per farne una commedia.

Noritaka non cade
Il primo scontro (Senso di lettura giapponese)

(c) 2010 Planet Manga

Noritaka non cade<br>Il primo scontro (Senso di lettura giapponese)<br><i>(c) 2010 Planet Manga</i>

Da parte sua il disegno regge bene il gioco di questa rappresentazione. Detta gentilmente il comparto disegni è grossolano, grezzo, quasi volgare eppure carico di energia espressiva. Anche in questo caso potremmo definirlo il miglior modo per rappresentare quegli anni di gioventù. Il tratto è incerto ed approssimativo, le anatomie, soprattutto con i protagonisti vestiti e non in divisa da ring, sono approssimative. La costruzione di tavola molto spesso ha qualche difetto, con vignette troppo larghe o troppo strette per il rappresentato. Queste problematiche però non ci impediscono di scoppiare a ridere di fronte all'ennesima improbabile trovata del protagonista o del suo allenatore, di rimanere affascinati dal sorriso della prosperosa Nakayama e, soprattutto, di sentire l'impatto di un colpo andato a segno durante un incontro.

Se in tutto vogliamo trovare un difetto, questo sta probabilmente nella scelta editoriale fatta dalla Planet Manga. Pur ringraziando per questa attesa ristampa, dobbiamo dire che l'idea di pubblicare i volumi di Noritaka in edizione "quasi" di lusso al prezzo di 5.90 euro a nostro parere snatura quello che è e resta un manga "pulp", il cui destino è quello di essere comprato da tutti e divorato fino alla consunzione.
Certo, alla fine si tratta di ben poca critica e non c'è nient'altro da fare se non invitare tutti a seguire la tragicomica ma inesorabile avanzata di Noritaka: il Re della Distruzione. Noritaka: il Re della Distruzione di Hideo Murata (testi) e Takashi Hamori (disegni) - 200 pagine b/n - volume brossurato con sovracopertina - Planet Manga - 5,90€