Il ritorno (l'ennesimo...) di Capitan Harlock

un'operazione nostalgia a cura di D-Visual
Recensione di E.Romanello |   | manga/

Il ritorno (l'ennesimo...) di Capitan Harlock
Capitan Harlock

Recensione

La D-Visual continua la sua opera di riproposta in edizioni curate di manga classici con Capitan Harlock di Leiji Matsumoto, già uscito negli anni Novanta per Granata Press e al principio del millennio per Planet Manga in due traduzioni più economiche e oggi di non facile reperibilità.

Ovviamente si tratta di un'operazione nostalgia, ma curata, con sovracoperta e pagine interne a colori, per un classico che piace e piacerà alla generazione dei quarantenni ma forse incuriosirà molto meno i più giovani, come del resto diversi titoli proposti dalla D-Books, che sembra più interessata a riesumare le vecchie glorie, ormai classici del resto.

Interessante la scelta di inserire, oltre alla storia delle Mazoniane, la stessa portata in animazione nel 1977, altre storie fuori serie inedite, come The Tochiro Harlock della mia giovinezza, prologo che poi ha ispirato il lungometraggio L'Arcadia della mia giovinezza, ambientato prima dell'avventura della serie tv anni Settanta.

Lo stile di Matsumoto è qui al suo meglio: personaggi maschili idealizzati come nel caso di Harlock o più spesso goffi, donne eteree dai capelli sciolti fino ai piedi, gran cura nella realizzazione di astronavi e apparecchiature, che raggiunge il suo apice nella caratterizzazione dell'Arcadia, vera comprimaria di Harlock e degli altri personaggi.

La trama ricalca in parte quella delle serie animata, più ricca di eventi e di personaggi (un esempio per tutti il ministro Kirita, personaggio chiave dell'anime anche per il rapporto che ha con Harlock, assente nel manga), mescolando eventi che nelle puntate televisive avvenivano più avanti nella storia e cambiando i ruoli (il personaggio di Namino Shizuko, doppiogiochista innamorata di Harlock compare quasi subito con uno spessore minore).
E tra l'altro il finale di questo manga su Harlock rimarrà in sospeso, mentre nell'anime si è voluto dare una conclusione al tutto.
Leiji Matsumoto ha poi inventato altre storie su Harlock, alcune edite anche da noi, e ha messo il pirata spaziale come guest star nell'altra sua opera monumentale, Galaxy Express 999.

Per riscoprire emozioni ed avventure e lo stile personalissimo dell'autore, questa nuova edizione di Capitan Harlock è senz'altro ottima: non ci sono però approfondimenti sul personaggio e sull'autore, redazionali o simili, come è avvenuto ad esempio con un'altra operazione nostalgia, quella di Le rose di Versailles di Riyoko Ikeda.

Capitan Harlock, il pirata dello spazio, di Leiji Matsumoto - D-Visual, 8,90 euro

Vedere anche...

Recensione