La spada spezzata

Break Blade: gundam in salsa medioevale
Recensione di  |   | manga/

La spada spezzata
Break Blade

La spada spezzata

Tanto tempo fa

Nel continente di Cruzon ogni persona è dotata di capacità magiche o, per meglio dire, di una sorta di "aura magnetica" a cui un particolare quarzo risponde con reazioni energetiche. Rarissimi, quasi unici, coloro che alla nascita non sono dotati di questa capacità, ad essi viene affibbiato il titolo di "Unsorcerer".
Ligat Arrow è un unsorcerer e solo grazie alla caparbia determinazione del padre che si è sempre rifiutato di "nasconderlo" ha potuto vivere alla luce del sole, arrivando quasi a terminare gli studi universitari, prima che la morte del genitore lo costringesse a tornare ai campi natii.
Qui lo troviamo quando gli giunge la convocazione da parte del Sovrano di Krishna, la piccola nazione di cui è cittadino. La cosa non stupisce molto Ligat: per una fortuita combinazione, durante l'Università ebbe modo di diventare molto amico di Hodur allora Principe ereditario e ora sovrano, della ragazza prodigio ed ora sua consorte Sygin e di Zess, serioso fratello del Cancelliere dello stato confinante Athenes.
Le sorprese Ligat le avrà al suo arrivo al Palazzo Reale: il regno è appena stato aggredito dall'ex alleato e la sorpresa più amara è che a guidare l'avanguardia dell'invasione è proprio Zess.
Senza dirlo esplicitamente, l'autore riesce in questi primi volumi a rappresentare il modo di agire di un soldato inesperto che si convince che la guerra sarà breve, facile e "necessaria".

In questa guerra in cui gli eserciti schierano, al fianco della comune fanteria, dei robot (forse sarebbe più adeguato chiamarli "golem") guidati dai sorcerer, la situazione per il piccolo reame è disperata: una dopo l'altra le sue truppe di difesa vengono spazzate via dalla maggiore potenza e mobilità dei nuovi modelli schierati da Athenes. La resa sembra l'unica opzione ma le condizioni della resa sono la testa del Re e della Regina.
Ed è in questo momento che accade il miracolo: tentando disperatamente di arrivare ad una soluzione diplomatica parlando ai suoi due ex-compagni, Ligat segue Hodur fino agli scavi dove è stato trovato un modello di golem antichissimo, che nessun sorcerer riesce ad attivare. Spinto nel golem per nasconderlo ad un attacco a sorpresa, Ligat in qualche modo lo attiva e la potenza che ne viene scatenata pare cambiare di colpo le sorti della battaglia.

Scena di battaglia
Morte di soldati (lettura da destra a sinistra)

(c) 2009 GP Publishing

Scena di battaglia<br>Morte di soldati (lettura da destra a sinistra)<br><i>(c) 2009 GP Publishing</i>

Fratelli in Armi

Scritto e disegnato da Yunosuke Yoshinaga e pubblicato per l'Italia da GP Publishing, Break Blade si stacca dalla, spiace dirlo, media abbastanza "piatta" delle altre proposte della neonata casa editrice. Giunto oramai al quarto volume, questo manga si colloca nel filone di cui Gundam fu il capostipite, ovvero quello dei "Robot strumenti militari", ereditandone sia i pregi che i difetti.
Tra questi ultimi abbiamo quei tratti peculiari che rendono difficile definire questo filone "realistico". Innanzitutto abbiamo l'archetipo del "designato": solo il protagonista è in grado di pilotare alla perfezione il prototipo destinato a trionfare in ogni scontro, nessun alleato, non importa quale sia la preparazione bellica, ne è in grado. Secondariamente, non importa quale sia invece la potenza e preparazione bellica del nemico, una volta che il (letterale) "Deus Ex Machina" viene messo in campo, le sorti di una battaglia cambiano istantaneamente.
Tra i pregi, d'altra parte, possiamo annoverare la capacità dell'autore di riuscire a rappresentare bene la reazione di fronte alla crudezza della guerra da parte dei protagonisti. In questi primi volumi non è possibile non notare come le morti accadano improvvise e brutali, liquidate in poche immagini che spesso consistono del corpo di un soldato stritolato dalle armi titaniche con cui i golem si fracassano a vicenda. Ed è altrettanto impossibile non notare che i protagonisti non paiono pensare molto di queste morti di cui sono quasi sempre causa: il contesto è quello di una guerra di movimento in cui le battaglie sono poche e poco intense. Senza dirlo esplicitamente, l'autore riesce in questi primi volumi a rappresentare il modo di agire di un soldato inesperto che si convince che la guerra sarà breve, facile e "necessaria".
Un'altro pregio di questa narrazione è che, con forse l'eccezione delle motivazioni del protagonista, quelle degli altri personaggi paiono celare qualcosa al lettore. Non è solo l'ex-amico Hodur a nascondere qualcosa, ma con pochi gesti e frasi al lettore viene fatta intuire una tela di menzogne alle spalle di quasi ogni personaggio.

Flashback con foto di gruppo
(Da sinistra)Ligat, Hodur, Zess e Sygin

(c) 2009 GP Publishing

Flashback con foto di gruppo<br>(Da sinistra)Ligat, Hodur, Zess e Sygin<br><i>(c) 2009 GP Publishing</i>

Letale come una spada spezzata

Per rendere tutto questo viene messa in campo quella che possiamo definire una solida sceneggiatura: le frasi e le azioni dei protagonisti sono misurate, non abbiamo grandi proclami, crisi di pianto o di coscienza, che sia ragion di stato o ragion personale, ogni personaggio tiene per sè buona parte di quello che pensa.
Il disegno regge bene il gioco della sceneggiatura: debitore o vero e proprio omaggio al tratto di Yoshiaki Yasuhiko (character design di Gundam e fumettista in proprio con l'ottimo Venus Wars), le anatomie sono improntate ad un certo realismo ma contemporaneamente il tratto è talmente pulito e chiaro da dare l'illusione di bozze tratteggiate ed appena inchiostrate. La costruzione di tavola è quella del manga d'azione, anche se l'uso dei campi e degli effetti estremi è quasi unicamente riservato alla rappresentazione delle scene di combattimento, con una certa parsimonia nell'uso dei primi piani e dettagli dei personaggi.

Il ritorno dell'eroe

Traendo le debite conclusioni, i primi volumi di Break Blade sembrano rimettere in mano al lettore un genere da un po' di tempo negletto, forse anche per la sua innata "antieroicità". Se vogliamo ancora trovare un difetto, l'impressione è che l'ambientazione fantasy sia più un pretesto che un reale motore narrativo, ma nel complesso l'abbiamo finora trovato una lettura valida e intrigante.

Break Blade Testi e Disegni di Yusunoke Yoshinaga - GP Publishing - 170 pagine b/n - brossurato con sovra copertina - 5.90 Eu - Pubblicazione italiana in corso