Touch, o del contatto
un'analisi delle molte relazioni presenti nel manga
Articolo di D.Calandra, M.Galea | | manga/
Touch, o del contatto
Scheda
Scheda
- Mitsuru Adachi
scheda dell'autore
Una delle sue opere più celebri, Touch, si inserisce perfettamente in questo stile: prima opera importante di Adachi in ordine di tempo, svolge il tema della presenza e dell'assenza, anzi (per essere precisi) del contatto, come sottolineato dall'ottimo titolo.
La storia in breve
Il protagonista è quindi Tatsuya, che però si defila sempre, rimanendo eccentrico ogni volta rispetto al punto focale dell'azione degli altri personaggi: non gioca a baseball, mentre il fratello Kazuya Koushien: si tratta delle attesissime finali del torneo interscolastico giapponese di baseball, assai popolari nel paese e seguite in diretta dalla televisone nazionale. è l'asso della squadra, capace di trascinare l'istituto verso il Koushien, partita dopo partita tra l'entusiasmo generale.
A completare il triangolo, in perfetto stile Adachi, troviamo
Perchè Touch?
Prima di continuare nell'analisi è opportuno chiarire il significato del titolo, ovvero il perchè questo fumetto si intitoli "touch"....prima opera importante di Adachi in ordine di tempo, svolge il tema della presenza e dell'assenza, anzi del contatto, come sottolineato dall'ottimo titolo.Il contatto a cui si fa riferimento è innanzitutto quello erotico di due corpi, un contatto che pare annunciato da tutta la narrazione ma resta quasi per sempre un desiderio represso, sublimato in tanti modi, dall'impresa sportiva agli sguardi sospesi tra le fanciulle in fiore quando si cambiano in uno spogliatoio e poi fanno ginnastica.
In secondo luogo rende bene la contrapposizione tra ciò che è "fisico" e ciò che è "metafisico": in pratica nei lavori di Adachi l'avversario è prima di tutto un fantasma psicologico e forse qualcuno in carne ed ossa.
E tuttavia la presenza fisica di un rivale o della persona che si ama è molto importante per evitare di disperdersi e rimanere focalizzato: quando Kazuya muore - ed è questo il colpo di scena sensazionale - Tatsuya Uesugi rimane sconvolto e privo di punti di riferimento. Come può continuare a confrontarsi con il fratello se adesso è diventato puro spirito? Come può superarlo adesso?
Tatsuya prende il posto di Kazuya nella squadra di baseball e così rimane in "contatto" con lui, si dimostra bravo e capace, per poi inizia ad imitarlo nel modo di giocare ed infine a comportarsi come lui. In questo passaggio, Tatsuya contravviene alla regola che Minami aveva enunciato all'inizio -"Kacchan è Kacchan e Tacchan è Tacchan"-, rischiando quindi una grave sconfitta e un finale infelice. Lo sport è sempre contatto: contatto fisico e presenza di spirito.
Nel baseball bisogna colpire con forza la palla con una mazza e poi calpestare tutte le basi per riuscire a fare un punto. Nel pugilato si viene colpiti con forza e bisogna imparare a saper reagire, a colpire a propria volta. Il "touch" è anche il gesto con cui in molti sport gli atleti si danno il cambio sul terreno di gioco, particolarmente è il segnale che permette ad un wrestler di sostituire il compagno nella lotta: i due gemelli lo usano una volta in questo senso.
L'attività fisica richiede un grande impegno e contribuisce a rendere consapevoli del proprio corpo, a trasportare gli individui in un contesto di viva realtà. E la realtà può essere urtante, ma bisogna viverla senza nascondersi, evitando di astrarsi per non partecipare: Tatsuya è quindi costretto a giocare, accantonando il ruolo passivo di "fratello di" e spettatore.
Sarà proprio questo continuo confronto con se stesso e con l'ombra del fratello, suo principale avversario, a permettere a Tacchan un graduale risveglio, una maturazione psicologica e fisica che lo trasformerà nel protagonista assoluto del manga.
Un'opera multiforme
Touch è un fumetto a tratti entusiasmante, e sebbene abbia qualche vistoso calo di ritmo e di intensità a metà della corsa, recupera pienamente nel finale.La prima parte della storia presenta Tatsuya, Kazuya e Minami, il triangolo di protagonisti. In questa prima parte un vero scontro tra i due fratelli rimane sempre in sospeso, e tutto l'universo della storia sembra catalizzarsi attorno alle partite per il Koushien, dove Kazuya brilla e si fa carico dell'entusiasmo generale.
In questa fase, la scrittura di Adachi abbonda di segnali che preannunciano il tragico colpo di scena in arrivo: ad esempio, ad un certo punto Tacchan e Kacchan simulano un duello western, che si conclude con la finta morte di Tatsuya. Il ragazzo però protesta, sottolineando come "l'eroe non possa morire", e qui la reazione di Kazuya è emblematica: serio in volto, forse triste, dice "Allora sei tu l'eroe?".
In un altra scena Minami cerca di predire il futuro di Kazuya con un mazzo di carte, ma quando esce un asso di picche, la ragazza ignora il "messaggio", rimescola le carte e ricomincia da capo.
Sarà proprio questo continuo confronto con se stesso e con l'ombra del fratello, suo principale avversario, a permettere a Tacchan un graduale risveglio, una maturazione psicologica e fisica che lo trasformerà nel protagonista assoluto del manga.
Ancora le carte: i tre giocano a poker e Tatsuya ha una mano migliore del fratello ma vuole farlo vincere, Kazuya se ne accorge e gli chiede di fare sul serio. Tra i due fratelli deve intervenire Minami per spezzare la tensione, ma concludendo anche la partita che rimane quindi sospesa e senza vincitori.
Sullo scontro finale rimasto in sospeso tra i due Uesugi si chiude la prima parte, ed ora Adachi deve reinventare radicalmente il suo fumetto per poterlo continuare, ora che Kazuya è morto (per aver dimenticato a casa il suo portafortuna) e che Tatsuya viene inserito nel contesto sportivo al posto del fratello.
Arrivano quindi due nuovi personaggi:
Poi c'è
Un altro personaggio complementare è il "cattivo"
A questo punto il fumetto pare essere troppo lungo e di girare un può a vuoto: Nitta e la sorella non sembrano particolarmente in grado di impedire il coronamento del sogno di amore di Tatsuya e Minami, mentre qualche minima inquietudine grava sulla squadra di baseball.
Il finale della serie si vivacizza con l'introduzione di un ultimo e "definitivo" personaggio:
In realtà Eijiro è un impostore: il vecchio coach, ammalato, chiede alla scuola di assumere
Questa svolta della trama è un vero tocco di genio: il nuovo allenatore è un "sosia" di Tatsuya, per cui nella sua storia personale troviamo ancora due fratelli che aspiravano al Koushien e di nuovo una ragazza sospesa tra i due. Eijiro perde e questo lo rovina: costretto a restare sempre nell'ombra, sta persino persino perdendo la vista, un dettaglio che appartiene senza dubbio allo stile minimalista e simbolico di Adachi.
In pratica Tatsuya trova personificata in Eijiro la sua cattiva coscienza, l'odio che deve aver sempre provato per Kazuya, certe pulsioni come la paura di vincere e persino il desiderio irrefrenabile di distruggere tutto.
I compagni della squadra chiamano "Oni", "demone", il sostituto-allenatore: è una definizione molto appropriata se pensiamo che per Socrate i demoni erano delle ispirazioni e delle personificazioni delle idee.
L'intelaiatura di Touch è quindi molto ben costruita proprio dal punto di vista della psicologia dei suoi personaggi, che sembrano spesso rimuginare e ritornare sui loro dubbi e le loro paure, spalancando di tanto in tanta sguardi silenziosi che poi dicono molto, catturano e avvincono anche per quella malinconia di cui a volte si riempiono.
Non sveliamo totalmente il finale, lasciando al lettore il gusto di scoprirlo, ora che può divertirsi a trovare collegamenti e riferimenti su più livelli tra i vari personaggi che arricchiscono la trama.
Touch di Mitsuru Adachi
Star Comics - collana FAN, 26 volumetti da 192 pagine, b/n - 3,10 euro