Touch, o del contatto

un'analisi delle molte relazioni presenti nel manga
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Touch, o del contatto
 

Touch, o del contatto

Scheda

  • Touch
    ricordate "Prendi il mondo e vai"?
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Scheda

Il genere di Mitsuru Adachi è tutto suo e molto peculiare, un modo di narrare che mescola insieme lo shonen manga (per ragazzi) e lo shojo (per ragazze), in un ibrido tra lo sportivo e il sentimentale che gli ha fatto guadagnare moltissimi estimatori.
Una delle sue opere più celebri, Touch, si inserisce perfettamente in questo stile: prima opera importante di Adachi in ordine di tempo, svolge il tema della presenza e dell'assenza, anzi (per essere precisi) del contatto, come sottolineato dall'ottimo titolo.

La storia in breve

Tatsuya e Kazuya Uesugi sono due gemelli, ma (almeno all'inizio del manga) totalmente differenti. Il primo, chiamato affettuosamente Tacchan, è pigro e svogliato, va male a scuola, non è particolarmente popolare tra i suoi coetanei e, nonostante ne abbia le capacità, ha rinunciato a confrontarsi col fratello, apparendo sempre sconfitto e lasciando a Kazuya la parte dell'eroe.
Il protagonista è quindi Tatsuya, che però si defila sempre, rimanendo eccentrico ogni volta rispetto al punto focale dell'azione degli altri personaggi: non gioca a baseball, mentre il fratello Kazuya Koushien: si tratta delle attesissime finali del torneo interscolastico giapponese di baseball, assai popolari nel paese e seguite in diretta dalla televisone nazionale. è l'asso della squadra, capace di trascinare l'istituto verso il Koushien, partita dopo partita tra l'entusiasmo generale.

A completare il triangolo, in perfetto stile Adachi, troviamo Minami, la bella ragazza vicina di casa, amica di infanzia, compagna di classe ed interesse amoroso dei due ragazzi. Per quanto Minami preferisca Tacchan a Kacchan, il "perdente" Tatsuya vorrebbe farsi da parte per consentire al fratello, così perfetto e sicuramente migliore di lui, di prendersela e renderla felice. Questo senso di colpa e di inferiorità del fratello "idiota" (baka anaki) impedisce a Tacchan di afferrare pienamente la situazione e farsi avanti, preferendo usare il gemello come scudo, che in questo senso è fin dall'inizio un peso morto.

Kazuya, Minami e Tatsuya
disegni di M.Adachi

(c) aventi diritto

Kazuya, Minami e Tatsuya<br>disegni di M.Adachi<br><i>(c) aventi diritto</i>

Perchè Touch?

Prima di continuare nell'analisi è opportuno chiarire il significato del titolo, ovvero il perchè questo fumetto si intitoli "touch".
...prima opera importante di Adachi in ordine di tempo, svolge il tema della presenza e dell'assenza, anzi del contatto, come sottolineato dall'ottimo titolo.
Il contatto a cui si fa riferimento è innanzitutto quello erotico di due corpi, un contatto che pare annunciato da tutta la narrazione ma resta quasi per sempre un desiderio represso, sublimato in tanti modi, dall'impresa sportiva agli sguardi sospesi tra le fanciulle in fiore quando si cambiano in uno spogliatoio e poi fanno ginnastica.
In secondo luogo rende bene la contrapposizione tra ciò che è "fisico" e ciò che è "metafisico": in pratica nei lavori di Adachi l'avversario è prima di tutto un fantasma psicologico e forse qualcuno in carne ed ossa.
E tuttavia la presenza fisica di un rivale o della persona che si ama è molto importante per evitare di disperdersi e rimanere focalizzato: quando Kazuya muore - ed è questo il colpo di scena sensazionale - Tatsuya Uesugi rimane sconvolto e privo di punti di riferimento. Come può continuare a confrontarsi con il fratello se adesso è diventato puro spirito? Come può superarlo adesso?
Tatsuya prende il posto di Kazuya nella squadra di baseball e così rimane in "contatto" con lui, si dimostra bravo e capace, per poi inizia ad imitarlo nel modo di giocare ed infine a comportarsi come lui. In questo passaggio, Tatsuya contravviene alla regola che Minami aveva enunciato all'inizio -"Kacchan è Kacchan e Tacchan è Tacchan"-, rischiando quindi una grave sconfitta e un finale infelice. Lo sport è sempre contatto: contatto fisico e presenza di spirito.
Nel baseball bisogna colpire con forza la palla con una mazza e poi calpestare tutte le basi per riuscire a fare un punto. Nel pugilato si viene colpiti con forza e bisogna imparare a saper reagire, a colpire a propria volta. Il "touch" è anche il gesto con cui in molti sport gli atleti si danno il cambio sul terreno di gioco, particolarmente è il segnale che permette ad un wrestler di sostituire il compagno nella lotta: i due gemelli lo usano una volta in questo senso.

L'attività fisica richiede un grande impegno e contribuisce a rendere consapevoli del proprio corpo, a trasportare gli individui in un contesto di viva realtà. E la realtà può essere urtante, ma bisogna viverla senza nascondersi, evitando di astrarsi per non partecipare: Tatsuya è quindi costretto a giocare, accantonando il ruolo passivo di "fratello di" e spettatore.
Sarà proprio questo continuo confronto con se stesso e con l'ombra del fratello, suo principale avversario, a permettere a Tacchan un graduale risveglio, una maturazione psicologica e fisica che lo trasformerà nel protagonista assoluto del manga.

Un'opera multiforme

Touch è un fumetto a tratti entusiasmante, e sebbene abbia qualche vistoso calo di ritmo e di intensità a metà della corsa, recupera pienamente nel finale.
La prima parte della storia presenta Tatsuya, Kazuya e Minami, il triangolo di protagonisti. In questa prima parte un vero scontro tra i due fratelli rimane sempre in sospeso, e tutto l'universo della storia sembra catalizzarsi attorno alle partite per il Koushien, dove Kazuya brilla e si fa carico dell'entusiasmo generale.

In questa fase, la scrittura di Adachi abbonda di segnali che preannunciano il tragico colpo di scena in arrivo: ad esempio, ad un certo punto Tacchan e Kacchan simulano un duello western, che si conclude con la finta morte di Tatsuya. Il ragazzo però protesta, sottolineando come "l'eroe non possa morire", e qui la reazione di Kazuya è emblematica: serio in volto, forse triste, dice "Allora sei tu l'eroe?".
In un altra scena Minami cerca di predire il futuro di Kazuya con un mazzo di carte, ma quando esce un asso di picche, la ragazza ignora il "messaggio", rimescola le carte e ricomincia da capo.

Sarà proprio questo continuo confronto con se stesso e con l'ombra del fratello, suo principale avversario, a permettere a Tacchan un graduale risveglio, una maturazione psicologica e fisica che lo trasformerà nel protagonista assoluto del manga.
Ancora le carte: i tre giocano a poker e Tatsuya ha una mano migliore del fratello ma vuole farlo vincere, Kazuya se ne accorge e gli chiede di fare sul serio. Tra i due fratelli deve intervenire Minami per spezzare la tensione, ma concludendo anche la partita che rimane quindi sospesa e senza vincitori.

Sullo scontro finale rimasto in sospeso tra i due Uesugi si chiude la prima parte, ed ora Adachi deve reinventare radicalmente il suo fumetto per poterlo continuare, ora che Kazuya è morto (per aver dimenticato a casa il suo portafortuna) e che Tatsuya viene inserito nel contesto sportivo al posto del fratello.
Arrivano quindi due nuovi personaggi: Akio Nitta, fascinoso e grintoso amante delle moto, è il rivale principale sulla strada del Koushien, e incidentalmente anche un rivale per il cuore di Minami.
Poi c'è Nishimura, che è quasi sempre un personaggio parodistico: è un doppio di Terashima (un fortissimo lanciatore in semifinale, il cui padre muore investito appena prima della morte, sempre per investimento, di Kazuya), di Nitta soprattutto (è brutto, spesso snobbato, va in giro in bicicletta ed è un improbabile aspirante fidanzato per Minami) e di Tatsuya poi (la sua "Minami", amica di infanzia, è grassa e sgraziata nell'aspetto, la maltratta e cerca di allontanarla in modo piuttosto triste). Il riscatto di Nishimura è narrato in un'inattesa sottotrama del racconto, e rivela quanto sia umano lo sguardo di Adachi e con quanta attenzione e pietà si rivolga anche ai suoi personaggi secondari.
Un altro personaggio complementare è il "cattivo" Harada, che spinge Tatsuya ad entrare nel club di boxe: la presa di coscienza di Tacchan con la sua fisicità (io esisto come persona, non come riflesso di un genio) passa proprio per questa fondamentale fase.

Il "cattivo" Harada
disegni di M.Adachi

(c) aventi diritto

Il "cattivo" Harada<br>disegni di M.Adachi<br><i>(c) aventi diritto</i>

A questo punto il fumetto pare essere troppo lungo e di girare un può a vuoto: Nitta e la sorella non sembrano particolarmente in grado di impedire il coronamento del sogno di amore di Tatsuya e Minami, mentre qualche minima inquietudine grava sulla squadra di baseball.
Il finale della serie si vivacizza con l'introduzione di un ultimo e "definitivo" personaggio: Eijiro Kashiwaba, un nuovo allenatore per la squadra di baseball dell'istituto, un tipo particolarmente strano, un uomo pieno di risentimento e rancore che non vuole che il "Meisei" arrivi finalmente al Koushien.
In realtà Eijiro è un impostore: il vecchio coach, ammalato, chiede alla scuola di assumere Eichiro Kashiwaba come sostituto, "una persona che ama il baseball dal profondo del cuore", ex alunno e ottimo capitano del Meisei, ma per un errore del preside viene convocato e insediato il fratello Eijiro, magari bravo quanto l'altro nello sport ma crudele ed espulso dalle superiori per cattiva condotta.

Questa svolta della trama è un vero tocco di genio: il nuovo allenatore è un "sosia" di Tatsuya, per cui nella sua storia personale troviamo ancora due fratelli che aspiravano al Koushien e di nuovo una ragazza sospesa tra i due. Eijiro perde e questo lo rovina: costretto a restare sempre nell'ombra, sta persino persino perdendo la vista, un dettaglio che appartiene senza dubbio allo stile minimalista e simbolico di Adachi.

In pratica Tatsuya trova personificata in Eijiro la sua cattiva coscienza, l'odio che deve aver sempre provato per Kazuya, certe pulsioni come la paura di vincere e persino il desiderio irrefrenabile di distruggere tutto.

I compagni della squadra chiamano "Oni", "demone", il sostituto-allenatore: è una definizione molto appropriata se pensiamo che per Socrate i demoni erano delle ispirazioni e delle personificazioni delle idee.

Il nutrito gruppo di personaggi di Touch
uno studio preparatorio di Adachi

(c) aventi diritto

Il nutrito gruppo di personaggi di Touch<br>uno studio preparatorio di Adachi<br><i>(c) aventi diritto</i>

L'intelaiatura di Touch è quindi molto ben costruita proprio dal punto di vista della psicologia dei suoi personaggi, che sembrano spesso rimuginare e ritornare sui loro dubbi e le loro paure, spalancando di tanto in tanta sguardi silenziosi che poi dicono molto, catturano e avvincono anche per quella malinconia di cui a volte si riempiono.

Non sveliamo totalmente il finale, lasciando al lettore il gusto di scoprirlo, ora che può divertirsi a trovare collegamenti e riferimenti su più livelli tra i vari personaggi che arricchiscono la trama.

Touch di Mitsuru Adachi
Star Comics - collana FAN, 26 volumetti da 192 pagine, b/n - 3,10 euro


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