Ghost in The Shell 1.5 - Human Error Processor

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Ghost in The Shell 1.5 - Human Error Processor
Ghost In the Shell 1.5 - Human Error Processer

Ghost in The Shell 1.5 - Human Error Processor

Recensione

Edito per l'Italia dalla Star Comics: "Ghost In The Shell 1.5 - Human Error Processor" si presenta subito come un volume di pregio, corredato non solo di una cover rigida (soluzione praticamente inaudita nel mercato del manga in Italia), ma persino di un CD multimediale.
Questo nonostante il titolo faccia pensare, come prima cosa, ad un qualcosa di secondario, incompleto, "errato".

Un figlio "minore"?

Del resto � lo stesso Masamune Shirow, uno dei maestri del panorama fantascientifico giapponese, a voler dare quest'impressione.
Il contenuto del volume consta in quattro racconti, per un totale di sei capitoli (due racconti sono divisi in due parti), pubblicati tra il 1991 ed il 1996, mentre l'autore si arrovellava nel tentativo di dare una forma definita alla successiva incarnazione di "GITS" ovvero il gi� recensito e discusso "ManMachine Interface" (cfr. anche questo articolo).
Il primo capitolo della sua saga "cyberpunk" era ormai concluso ed il secondo si andava definendo nella sua complessa cosmologia (o "cosmogenia"), in qualche modo l'autore era intenzionato ad affrontare una nuova sfida tra prove ed errori.

Togusa ed Asuma in azione.

(c)1991-2006 Masamune Shirow

Togusa ed Asuma in azione.<br><i>(c)1991-2006 Masamune Shirow</i>

Cura Affettuosa

Questo non faccia per� pensare che queste storie siano "bozze" o "refusi". Nella postfazione Shirow ne traccia la genealogia:
"Nel primo volume di "GITS" non c'era quasi nessuna occasione per descrivere il lavoro quotidiano della nona sezione di pubblica sicurezza. Avevo preparato un soggetto di circa venticinque episodi, alcuni dei quali sono stati pubblicati su rivista. Dato per� che "ManMachine Interface" era incentrato prevalentemente su Motoko, questi episodi destinati alle missioni quotidiane della Nona Sezione erano destinati a rimanere in archivio."
I lettori pi� affezionati di questo autore non saranno certo stupiti di sentirlo parlare di un "soggetto di 25 episodi" destinati a "descrivere la quotidianit�" di quella Nona Sezione di Pubblica Sicurezza, l'unit� d'elite comandata sul campo da Motoko Kusanagi, che era stata il fulcro della narrazione del primo volume. La pignoleria e la verbosit� di questo autore sono, infatti, croce e delizia dei suoi fans.

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Approfondimento dei comprimari

Mancando quindi, come si � accennato, la protagonista del primo volume, questi quattro episodi ne compensano l'assenza grazie al consolidamento delle figure che la accompagnarono nelle sue indagini.
A calcare il proscenio sono quindi il veterano Bato: ex-cyborg militare, ex-braccio destro della protagonista, ironico e smaliziato; ed il giovane investigatore Togusa, prima "matricola" della squadra, perenne vittima delle reprimende di Kusanagi e Bato ed ora in possesso di un ragionevole cumulo di esperienza in pi�. Tant'� che a lui si accompagna il nuovo acquisto Asuma, altro cyborg della squadra (ad essere privi di potenziamenti cibernetici sono solo Togusa il vecchio Ishikawa ed il direttore Aramaki), investigatore dai modi grossolani ma di grande sensibilit� .
Ad ottenere particolare spazio � poi il direttore Aramaki, il quale gi� in precedenza era andato definendosi secondo la figura dello "Sceriffo d'altri tempi": arguto, inafferrabile politicamente e di fatto incorruttibile. Il suo compito � di garantire alla squadra la "copertura" necessaria a navigare nelle acque di una politica agitata da troppi squali, e di guidarne l'azione grazie ad intuizioni investigative e buon senso.
Tappa di un percorso pi� lungo e di pi� vasti orizzonti, "Human Error Processor" ha i suoi meriti e pu� venire molto apprezzato a patto di accettarne i limiti.
Restano un po' sullo sfondo gli altri componenti della squadra. Tra i "volti noti": il pensionando Ishikawa; Boma e Saito, tiratore scelto e testa calda. Mentre tra i nuovi arrivi conosciamo il bel Proto e Qwer la sarcastica assistente di Aramaki.
I casi affrontati, da parte loro, variano da un complicato raggiro ai danni del sistema di pubblica sicurezza ("Fat Cat" pubblicato in due parti nel 1991), alla scorta di un testimone cacciato da cadaveri rianimati ed usati come armi ("Drive Slave": 1992), ad una serie di omicidi inspiegabili legati ad un traffico d'armi ("Mines of Mind": 1995), fino ad un rapimento con omicidio dietro a cui si nasconde un imbarazzante segreto di stato ("Lost Past", pubblicato in due parti nel 1997).
Questi episodi pur essendo di natura autoconclusiva, sono rappresentati con molta cura e rendono bene quella "quotidianit�" particolare che l'autore ricercava.

Riappare Motoko Kusanagi

(c) 1991-2006 Masamune Shirow

Riappare Motoko Kusanagi<br><i>(c) 1991-2006 Masamune Shirow</i>

Dettagli, Dettagli

Cura meticolosa, attenzione al dettaglio. Questa � un po' la chiave di lettura di tutta l'opera. Non solo nel soggetto ma anche nella sceneggiatura, dinamica, attiva, ben ritmata. I dialoghi si susseguono senza sprecare troppe parole eppure fornendo al lettore le informazioni che gli servono, anche se, come di consueto, gli occorrer� probabilmente una seconda lettura per comprenderli veramente.
Del resto Shirow non ha mai inteso sacrificare il "realismo" delle conversazioni tra gli agenti di una squadra superspecializzata in contromisure informatiche ed antiterrorismo alla comodit� del lettore.
Allo stesso modo, il lettore ritrover� la grafica accattivante e pignola dell'autore, prevalentemente nelle glorie delle chine e dei retini, intervallate da prime pagine a colori di notevole effetto.
Con l'abilit� mostrata in precedenza, l'autore costruisce tavole funzionali ed a volte ardite, mentre il rappresentato scorre rapidamente di fronte agli occhi del lettore, tra linee cinetiche, rapidi cambi di inquadratura e qualche effetto comico o deformato.

Fuga disperata

(c) 1991-2006

Fuga disperata<br><i>(c) 1991-2006</i>

Il viaggio prosegue

Tappa di un percorso pi� lungo e di pi� vasti orizzonti, "Human Error Processor" ha i suoi meriti e pu� venire molto apprezzato a patto di accettarne i limiti.
Nel dibattito tra i fautori del primo volume di "GITS", pi� affezionati alla dimensione "fantascientifica" spicciola, e quelli del secondo volume, pi� attenti alla matura visione "cosmologica"; questo volume "intermedio" si compiacer� maggiormente i primi che i secondi e rischia di essere avvertito come un "passo indietro", mancando persino delle riflessioni "post-umane" che costellavano il primo volume.
Purtuttavia, se preso singolarmente, pochi appunti possono essere fatti al suo valore grafico e narrativo, a maggior ragione se si � appassionati di questo autore.
L'unico dato veramente dolente, lo diciamo sommessamente in chiusura, sta nel CD allegato. Sul misterioso supporto multimediale, edito da Kodansha nel 2003, in realt� non troviamo null'altro che gli episodi (per di pi� non tradotti) scansionati e montati con un prodotto per presentazioni multimediali; note dell'autore (non tradotte!) e uno screensaver. Alla data attuale (e, sinceramente, anche nel 2003): "preistoria" del fumetto multimediale. Se poi si pensa che in Italia avemmo persino la fortuna di assistere al rivoluzionario "SuperGulp! Fumetti in TV", lo scorrimento di tavole a fumetti su schermo non evocher� certo chiss� quale stupore.
Se a questo si aggiunge che, per poter fornire un packaging adeguato, � stata scelta una confezione a copertina rigida che, nonostante tutto, appare molto fragile a causa del vano CD e la cui elaboratezza ha influito non poco, temiamo, sul prezzo finale (15 Euro), viene da pensare che questo supporto "moderno" poteva anche essere abbandonato senza rimpianti.
Ma si tratta, dopotutto, di un intoppo minore e l'appassionato di Shirow pu� godersi un volume piacevole in attesa che, fra altri quattro o cinque anni, l'autore si decida a deliziarlo con un altro capitolo delle sue cosmologie.

Ghost In The Shell 1.5 - Human Error Processor, gennaio 2006- testi e disegni: Masamune Shirow - Star Comics, volume unico cartonato + CD-Rom, per librerie, � 15.00

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