Storia di un personaggio cambiato
spettacolari le tavole di Darko Perovic
Recensione di F.Congedo | | magicovento/


Magico Vento 102-104 "Ritorno di Aiwass, Il"
Storia di un personaggio cambiato
Scheda IT-MV-102-104
- Ritorno di Aiwass, Il
valutazione 84%
Sull'isola dei pescatori
Questo viaggio non è concluso: è la terza di cinque stazioni, l'isola dei pescatori. Prima che il motore torni a ruggire, prima che la locomotiva torni a splendere sui binari lanciata verso la fine della corsa, c'è il tempo per pensare, per chiudere gli occhi e rivedere.I tragici resti di un triplogiochista, per cominciare: del
H. H.
Quel diavolaccio dello zio Howard non ha simili problemi: e dà l'impressione di aver brillantemente eliminato quelli che lo affliggevano. Messer Satanasso ha rischiato seriamente, quel giorno in cui
Incroci
Scrivere di un'avventura diLe orme di Ned sono oggi più profonde poiché egli porta con sé, dentro di sé, gli incroci che ha attraversato, nessuno escluso.In un aldilà governato da una proteiforme disumanità, arredato e riassunto da un crogiolo di culture e simboli, l'oggetto dello sguardo dello sciamano lakota non coincide con quello degli occhi della sua mente, di una mente scossa, vicina all'amato popolo sconfitto, impigliata nel ricordo di Cavallo Pazzo.
Uscito dal Regno degli Antichi, Magico Vento è stanco, maledettamente fragile: la vittoria su Aiwass si dichiara incapace di restituirgli serenità. "Il vento non canta, le stelle sono fredde, gli spiriti si sono ritirati... O forse sono io che non li sento più...": sono questi silenzi, nuovi e oscuri, a tormentarlo.
La lunga strada
Il tempo concesso ai pensieri volge al termine. Viene quello di riprendere il cammino, mentre incessanti echeggiano gli ultimi lugubri rintocchi scanditi dal negromante: "Credi di potermi eliminare con un colpo di pistola? Noi due siamo avvinghiati l'uno all'altro, Magico Vento... Non capisci che cosa significa? Guardami! Io sono te!". Ne sono certo: Ned è fuori dall'inferno, ma la strada per riveder le stelle è ancora lunga...
Perovic!
Sono quattro i disegnatori che hanno portato in scena "Il ritorno di Aiwass": il primo a dover salire sul palco delle premiazioni è senza dubbio alcuno Giuseppe Barbati, autore di un lavoro realmente notevole per la mole e in particolar modo per la quadrata ed efficace estrinsecazione grafica di una sceneggiatura quanto mai densa e articolata. L'illustratore ha costruito uno scheletro solidissimo che Di Vincenzo - a differenza dell'insufficiente Volante - ha splendidamente rivestito con chine eccellenti, capaci di conferire ai protagonisti una caratterizzazione e una recitazione - vista e considerata in tutti i suoi aspetti - pressoché perfette.Poi, Darko Perovic: le sue tavole sono fuochi d'artificio, sono spettacolari, autentici capolavori che scendono a valle generati da un monte superbo e imponente chiamato talento. Purissimo e assoluto nel far germogliare la magistrale combinazione delle ombre e delle luci, nel tessere geometrie narrative e anatomie che sfrontate lambiscono l'incanto, nel calibrare armoniosamente le masse in ogni vignetta. Avesse scelto di fare il calciatore, Darko sarebbe stato un regista offensivo, di quelli recalcitranti a tornare per difendere la propria metà campo in fase di non possesso della sfera: e infatti non torna, corre in avanti, non perde troppo tempo nella cura del dettaglio fine a se stesso, degli interni: la biblioteca di Gabriel Tillinghast è pronta in qualsivoglia momento a testimoniare in tal senso. Il profilo e in generale il volto di Magico Vento - sporcati da un naso e un mento sovente eccessivamente marcati - continuano a rappresentare un problema che l'artista serbo può e deve risolvere. E lo farà. Correndo, ovviamente.
Magico Vento n.102-103-104 - Il ritorno di Aiwass Gennaio/Maggio 2006 -
Sergio Bonelli Editore - 16 x 21 cm, brossurato, b/n, 384 pagine - 3,50 € - bimestrale
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