ubcfumetti.com
Indice del SitoNovità !Cerca nel SitoScrivi a uBC
MagazineStorico e Varie Recensioni




" La Tigre dell'Ontario"

In questa pagina:
Testi
Disegni
Globale

Pagine correlate:

Non svegliare. . . la tigre che dorme!
recensione di Vincenzo Oliva

Betty � una dolce e cara figliola... non provatevi, per�, a fare qualcosa di male al suo Mark se non volete vedere una tenera gattina mutarsi in una tigre furiosa, in gara con Mme. Bonnard per il titolo dell�Ontario!



TESTI
Sog. e Sce. Luigi Mignacco    

Luigi Mignacco fa il suo esordio ai testi del Comandante Mark con una storia, nel complesso, dimenticabile, nonostante alcuni buoni spunti potessero far sperare in qualcosa di pi�.

Valerie Bonnard, infatti, la "Tigre dell�Ontario" del titolo, � un buon personaggio, e anche ben caratterizzato, nei limiti di una serie necessariamente na�f come il Comandante Mark. Si aggiunga una Betty alla quale Mignacco assegna un ruolo di primo piano e che l�autore tratteggia con un certo affetto, facendola uscire da quell�anonimato che molto spesso l�ha contraddistinta e mostrandocela come una vera tigre, pronta a risvegliarsi quando il suo uomo � in pericolo.

Cos��, allora, che non funziona? La storia, prima di tutto. Molto, troppo, esile lo spunto per riempire in modo convincente le 160 tavole dell�albo: i nostri eroi devono trovare il modo di scoprire dove sbarcher� un forte contingente di truppe inglesi al comando di un cugino del re, lord Mountpyton; per la qual cosa sar� decisivo l�aiuto e la risolutezza di Valerie, l�affascinante avventuriera francese (dal cuore liliale, per�, come ben si addice a questa dolce favola in costume che � il Comandante Mark). In mezzo, tutti (ma proprio tutti) i temi ricorrenti della serie: gli scontri con le giubbe rosse, la bella (o almeno simpatica :-) ) ostessa, i battibecchi tra Mister Bluff e Gufo Triste, la guerra privata di quest�ultimo con Flok, la gelosia e la trepidazione di Betty per il suo Mark....

In realt� sono proprio tutti questi aspetti a fare della serie ci� che �, e non potrebbero - non devono - mancarvi. Vi � per� una fiacchezza palpabile nel modo in cui Mignacco vi si adopra. Le gag non decollano, gli attori sono stanchi, le battute stantie. Nel tentativo di rafforzare la storia, l�autore moltiplica inutilmente alcuni dei leitmotiv della serie, banalizzandoli irrimediabilmente: il trisnonno stregone di Gufo Triste � invocato a ogni pi� sospinto; i Lupi dell�Ontario sono ossessivamente descritti come: prodi, valorosi, coraggiosi, e se lo dicono in continuazione tra loro!; gli inglesi sono dipinti tutti come laidi idioti.

A tutto questo deve aggiungersi un errore evidente: nell�elaborazione del piano per venire a conoscenza del luogo dello sbarco degli inglesi, il Comandante Mark non tiene conto del fatto che, quando il dottor Benson fosse andato a riferire ai Lupi dell�Ontario il suo ordine di ignorare la sua cattura per organizzarsi invece ad "accogliere" degnamente gli inglesi di Mountpyton, sarebbe stato facile prevedere che i Lupi non avrebbero obbedito all�ordine del loro comandante, in quanto dato - come riferito da Benson - in presenza di Valerie, che in quel momento appariva come una traditrice. Quando Betty, saputo come stanno le cose, gli fa notare, sarcasticamente, il suo errore, Mark lo ammette (dopo che il lettore, fin l�, si era chiesto quale giustificazione ci fosse sotto un ordine all�apparenza tanto sballato). Forse l�intento di Mignacco era di far risaltare il ruolo e l�intelligenza delle due donne e, contemporaneamente, di umanizzare Mark mostrandone la fallibilit�; in realt� il comandante ci fa la figura del sempliciotto e basta, il che, in una serie come questa, ingenua e che vive di certezze granitiche - prima tra tutte la superiorit� fisica, intellettuale, morale ecc., di Mark - � certamente fuori luogo.

Questo non deve, per�, oscurare del tutto gli aspetti positivi dell�albo, e della sceneggiatura in particolare. Se si lasciano da parte i continui riferimenti al valore di tutti quanti :-), restano infatti due gradevoli ritratti femminili.

Valerie, parente stretta, per certi versi, delle tante donne-avventuriere della letteratura, e che riassume l�ambivalenza del sentimento dell�uomo verso la donna che lo sfida proprio su quel piano dell�azione sul quale egli si sente pi� sicuro: anche Mark non sa se ammirarla incondizionatamente, averne un po� paura, proteggerla... certo poi Valerie � un personaggio del "Comandante Mark", � un�avventuriera bonacciona, e tutto finisce in gloria.

Betty, la dolce, remissiva Betty... finch� qualcuno non tocca il suo Mark! Allora si trasforma, e lasciate le sue pignatte diventa una donna d�azione non meno che di machiavellico pensiero che non teme rivali. Mignacco la ritrae appassionatamente, unico personaggio vivo oltre a Valerie, in una sorta di gara tra le due a rubarsi la scena.



DISEGNI
Lina Buffolente    

(20k)
Le diverse Betty
(c) 1999 SBE
   
 
Lina Buffolente � stata collaboratrice storica della EsseGesse, la sigla sotto la quale si nascondevano i tre creatori del personaggio: Pietro Sartoris, Dario Guzzon e Giovanni Sinchetto e, con quasi 60 anni di professione all'attivo, si pu� veramente dire che abbia collaborato a fare la storia del fumetto italiano.

Tante le storie del Piccolo Ranger illustrate oltre all'impegno per Mark. In entrambe le serie il suo tratto ingenuo e arrotondato ha conferito un carattere di domestica familiarit� ai personaggi, ed � stato sempre particolarmente adatto alle figure pi� buffe (come Frankie Bellevan nel Piccolo Ranger, o Flok) o ai siparietti comici tra Mister Bluff e Gufo Triste e tra questi e Flok.

Anche in questo albo il mestiere la salva nelle occasioni del genere, come anche nella vigorosa interpretazione degli ambienti e degli scenari boschivi; ma la caratterizzazione di troppi visi - e in particolare di quelli di Valerie che a partire da pag.34 viene ripetutamente ritratta con un testone assolutamente sproporzionato al resto del corpo; di Betty (basti vedere le tre diverse interpretazioni a pag. 138); dello stesso Mark (la prima vignetta di pag.78 ad es.) - � assolutamente carente.



GLOBALE
 

Il Comandante Mark fu un po� il canto del cigno (un canto, cmq, dall�ormai ultratrentennale vita! :-) ) della EsseGesse. I tre autori torinesi avevano dato vita, tra gli altri personaggi, a due autentici best-seller come Capitan Miki e Il Grande Blek, ed erano infine approdati presso Sergio Bonelli creando Mark, appunto, quando era ormai al tramonto l�epoca dei loro eroi ingenui e privi di qualsivoglia dubbio, concentrati come sono sul compimento della loro "sacra" missione. Eroi che hanno comunque segnato un�epoca e hanno rappresentato una tappa di passaggio verso personaggi pi� caratterizzati ed evoluti.

Non � ancora certo se questo decimo albo speciale rappresenti a sua volta un canto del cigno: quello del Comandante Mark. Se ne era parlato, della fine della serie, ma nell�albo non si dice nulla al riguardo. Il che lascia sperare nella prosecuzione: un�uscita all�anno serve a tener vivo il ricordo di un�epoca; quasi una reliquia, certo, ma l�uomo non vive di solo pane e la memoria storica ha la funzione di ricordarci da dove veniamo.

C�� solo da sperare che Mignacco (se fosse lui a continuare) riesca a dare una prova pi� convincente delle sue indubbie capacit�.
 

 


 
(c) 1996 uBC all right reserved worldwide
Top
http://www.ubcfumetti.com §