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" Zombi "

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Baron Samedi

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All'anima de li mortacci!
recensione di Emanuele De Sandre

Nella Haiti del futuro nuove tecnologie e antichi sortilegi vengono manipolati dal misterioso stregone e scienziato Clive Hamilton. Vud�, tassisti spiritosi, corpi senza spirito, cascamorti recidivi, morti viventi, anche questa volta Legs e May hanno di che divertirsi..



TESTI
Sog. Stefano Piani & Giovanni Garbellini
Sce. Stefano Piani
   

Il soggetto di Stefano Piani e della matricola Giovanni Garbellini non scoppia certo di originalit� in senso assoluto. Nonostante questo � evidente il desiderio degli autori di trattare un argomento preciso, evento assai raro per le storie di Legs. La ricerca di portare al centro assoluto dell'albo il tema della spiritualit� haitiana, ricca di un macabro folklore agli occhi del mondo occidentale, � al tempo stesso "croce e delizia" di queste novantaquattro pagine.

"Delizia" perch� la storia, per quanto semplice, ha una sua gradevole coerenza: tutto ruota attorno al vud�, ai suoi sacerdoti buoni (houngan) e ai suoi maghi neri (bokor), ai suoi rituali e all'eterna lotta tra il bene e il male. Come ha pi� volte ammesso lui stesso, Stefano Piani scrive dozzine di storie contemporaneamente, � quindi ovvio che alla fine molte delle sue avventure assomiglino a strani patchwork fatti di tanti blocchi narrativi, estremamente distinti e poco coaugulati attorno a circuiti narrativi inevitabilmente improvvisati. In questo caso l'impasto dei componenti � meglio riuscito che in tante altre occasioni, nonostante qualche magagna qua e l�, di cui parliamo pi� sotto.

"...si nota un'assenza di detection alquanto insolita per le storie di Piani, e un finale cos� surreale e pirotecnico da risultare molto pi� divertente del preventivabile"
   
La "croce" sta nel fatto che tutta l'anedottica ci viene servita con lunghi dialoghi e lente sequenze infarcite di didascalie, con uno stile vicino alla famigerata logorrea di martinmysteriana memoria. Peccato, perch� le spiegazioni dei diversi tipi di magia, delle varie categorie di maghi e maghe, dei riti, ecc. lasciano immaginare un'attenzione particolare degli autori per il tema del vud�.

Nonostante il filo rosso che attraversa tutta la narrazione sia chiaro e sempre percepibile, la sceneggiatura presenta le solite spaccature. Evitando di ripetere quanto gi� fatto presente nelle note sul passaggio dal "voi" al "tu" nell'atteggiamento di Legs verso il tassista, inspiegato anche se non inspiegabile, si nota un'assenza di detection alquanto insolita per le storie di Piani, una trentina di pagine di botte da orbi e un finale cos� surreale e pirotecnico da risultare molto pi� divertente del preventivabile. :-)

Veniamo proprio al gran finale, secondo noi una delle cose migliori dell'albo: dopo la scena fortemente suggestiva del rituale vud� celebrato da Hamilton, orchestrata con grande perizia nella scelta delle inquadrature (coinvolgenti) e dei dialoghi (stringati ma evocativi, in tutti i sensi!), ha inizio la folle sarabanda conclusiva che oseremmo definire in perfetto stile "exploitation comics". Con il termine "exploitation" si indicano i film horror, biker, softcore e altro, fatti in grandissima velocit�, con pochissimi mezzi e che spesso risultano delle ciofeche immani. Gli exploitation che misteriosamente nascono "bene", di solito generano film di culto estremo. La sequenza conclusiva della lotta tra i buoni e gli zombi cattivi e il loro oscuro creatore ha un sapore vagamente exploitation in questa seconda accezione quasi positiva: sembra fatta in tutta fretta, collezione di eventi tanto eclatanti quanto improbabili (il tassista arriva con il Caterpillar del padre impresario edile, Hamilton tira fuori un bazooka immenso non si sa da dove, Baron Samedi porta all'inferno Hamilton), ma la globalit� della scena assicura quell'incredulit� positiva che genera divertimento sincero.

E poi, quasi in sordina, arriva l'ultima facciata, nella quale Legs, a coronamento di un albo assolutamente sopra le righe e surreale, bacia un uomo sulla bocca (!), colpo di scena tra i colpi di scena, degno finale di una storia borderline anche per gli stilemi legswaveriani.



DISEGNI
Francesco Rizzato    

Baron Samedi! Oui-oua, Ba! Counduiz-m' allé! 
 Ya p'bou, tafia pou yo, fait tintin davant loa moin!
L'apparizione del pericoloso spirito del vud�
(c) 2000 SBE
 
Rizzato ci aveva gi� positivamente colpito nel suo primo lavoro per Legs Weaver, "Alphaville" (39), ma qui le atmosfere cupe, oniriche e surreali create da Piani sembrano tagliate su misura per i potenti chiaroscuri del disegnatore padovano. Il tratteggio a volte estremamente pesante e insistito con cui Rizzato delinea i volumi e spesso anche i volti, in queste tavole non disturba affatto, proprio perch� il clima che la narrazione richiede � esattamente questo: notte, incubo, morti viventi, demoni.

Tutto questo senza che il disegnatore rinunci alla rotondit� tipica delle sue matite, che esprime una giocosit� perfettamente in linea con lo spirito della serie.

Sempre degna di nota la rinuncia alla retinatura, computerizzata o a decalcomania che sia, rinuncia che permette di far vedere al lettore quanto valgono le chine dell'autore. Importante infatti sottolineare come Rizzato se la cavi pi� che discretamente sia nelle scene luminose (le panoramiche iniziali di Nuova Haiti), che negli innumerevoli flashback, affrontati di volta in volta con stili diversi, ma pur sempre coerenti e opportunamente inseriti nell'ambito emotivo della narrazione.

Il rischio nell'usare con frequenza la tecnica del chiaroscuro � quello di toppare prima o poi l'illuminazione della vignetta. Quindi alcune scelte discutibili dei punti di luce e alcune anatomie troppo caricaturali per essere bonelliane fanno in modo che il voto si fermi a cinque.



GLOBALE
 

Il globale prevede tre punti in pi�, e uno dei tre viene assegnato per "l'intima fusione", volendo essere aulici, di testo e disegni, evento sempre apprezzato e mai troppo auspicato. :-)

Bisogna inoltre segnalare che la copertina di Atzori ha qualche attinenza con quanto avviene nell'albo, e non � una cosa che accade spesso. L'illustrazione ha una buona profondit�, i colori degli zombie sono forse un po' troppo sgargianti, ma il tutto pu� portarci con serenit� a spiegare uno dei tre punti percentuali in pi� nel globale. Altro punto in pi� per il titolo, semplice ma "centrato" sull'argomento.

 

 


 
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