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" Giorno maledetto "

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Legs nel Far West
recensione di Michela Savoldi

Un cacciatore di taglie, un vecchietto incartapecorito, un ragazzino capriccioso e cattivo, un patriarca dispotico, un cavallo intelligente, un indiano sanguinario col senso dell'umorismo. Ovvero, il riassunto di tutta la filmografia western...



TESTI
Sog. e Sce. Stefano Piani    

Una storia doppia per Legs, ambientata nel selvaggio West e con tutti gli ingredienti dei film di questo filone.
L'impianto della storia non � dei pi� originali: Legs si reca a trovare un suo amico in una zona chiamata "Il Territorio", che ha tutte le caratteristiche del selvaggio west. Quando arriva a destinazione, per�, scopre che il suo amico � stato ucciso e che l'intera citt�, sceriffo compreso, tenta di proteggere l'assassino. Alla fine, Legs riuscir� ad assicurare Little Boy alla giustizia grazie all'insperato aiuto di un coraggioso contadino, di un indiano e di suo fratello e di un cavallo particolarmente intelligente ed affamato.

La trama di questa storia ricorda abbastanza da vicino quella di "Arrestate Billy Boy", una storia di Zagor di svariati anni or sono, nonch� un imprecisato numero di film sull'intramontabile West.
In un fumetto come Legs, tuttavia, in cui la rivisitazione in chiave parodistica di temi gi� noti riesce molto bene, l'intreccio regge fino alla fine in modo discreto.

Non mancano le macchiette pure e semplici, prese a prestito dall'universo cinematografico: il vecchietto del noleggio di cavalli, il duro e spietato cacciatore di taglie che compare nel prologo e nell'epilogo della storia, la vegliarda infallibile nel tiro a segno, e molti altri ancora.
Tuttavia, la caratterizzazione di alcuni dei personaggi � piuttosto ben riuscita. Little Boy, ad esempio, il giovane assassino dell'amico di Legs, viene reso in modo assai credibile e i meccanismi psicologici che muovono i suoi comportamenti risultano comprensibili, ben costruiti.
Altrettanto vale per suo padre, Hawks: nella scena dell'assalto al treno, pag 82 del n.41, lascia il figlio "bravo" ferito a morte tra le braccia di Faina, preoccupandosi solo della vendetta e del suo figliol prodigo...

"l'effetto finale � un patchwork privo di uniformit�, che una trama ben realizzata non riesce a tenere unito"
   

Piani non utilizza solo flat characters, quindi, ma anche personaggi veri, a tutto tondo, con una personalit� propria e accuratamente costruita.

Il difetto principale di questo doppio albo di Legs sta senz'altro nell'aver voluto inserire nella sceneggiatura troppi episodi, troppi siparietti che risultano troppo poco amalgamati tra loro.
L'effetto finale � un patchwork privo di uniformit�, che una trama cos� semplice, seppure ben realizzata, non riesce a tenere unito. L'impressione � infatti che Piani abbia voluto a tutti i costi includere in questa storia tutti gli stereotipi dei film western, ottenendo per� un effetto rattoppato dello svolgersi della vicenda.

Si sente inoltre la mancanza del lato pi� umoristico, pi� leggero di questa serie. Humor che era lecito aspettarsi soprattutto per una rivisitazione di tipo parodistico quale si propone di essere questa storia.



DISEGNI
Patrizia Mandanici    

Ottima prova di Patrizia Mandanici, che in questi due albi realizza tavole molto particolareggiate. Neppure ad un'analisi molto attenta si riescono a rintracciare errori o vignette dal tratto affrettato.
Le espressioni dei personaggi sono accurate; una menzione particolare, inoltre, va alla realizzazione grafica di Little Boy, i cui lineamenti infantili oscillano tra la boria innocente e la cattiveria, arricchendo ulteriormente il personaggio.



GLOBALE
 

In complesso, una storia piacevole che avrebbe per� potuto essere buona se realizzata con cura maggiore. La prima impressione, infatti, � che Piani abbia riempito due albi con una serie di episodi troppo disuniti tra loro, con il solo scopo di arrivare alla centoottantesima tavola.

Ad un'analisi pi� attenta, la trama si rivela solida, sebbene semplice, e la sceneggiatura non priva di spunti interessanti: una maggiore uniformit� nello svolgimento dell'intreccio avrebbe sicuramente sortito tutt'altro effetto.
 

 


 
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