Bepi Vigna � uno dei creatori di Legs Weaver personaggio ma per pi� di
100 numeri ha evitato con cura di cimentarsi con Legs Weawer testata: troppo ironico-umoristica e dunque lontano dalle sue
corde; aveva giusto dato un contributo piccino al (bel) n.50. Quando si decide di cambiarne il tono
Vigna esordisce a pieno titolo; "Il tesoro dell'isola perduta" � la seconda storia interamente scritta da lui apparsa
pochi mesi dopo la (brutta) prima. L'albo � piuttosto scorrevole, i disegni sono molto riusciti e l'autore si �
premurato di escogitatare un valido colpo di scena per il finale; ma c'� qualcosa che non funziona.
Si comincia con il furto della solita arma perduta che � importantissima per le sorti dell' intero pianeta ma si
riveler� difesa molto male e rubata con grande facilit�; � un pretesto ci dir� l'autore, un McGuffin hitchcochiano
(e vabb�...). Poi interviene Legs che Vigna decide di mandare in trasferta "da sola" dalla forse troppo deserta
Sandville, senza la ancora poco definita Janet e i due stereotipi (Madoc, quello grosso, e la
ragazzina esperta di computer).
"Legs non � pi� ironica, � dura per poche pagine, la nuova Legs � ancora indefinita"
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Non c'� pi� la Legs ironica-umoristica, come si diceva, e nel flashback di 10 pagine da pag.20 a pag.30 ricompare quella carceraria: il
passato ritorna e permette a Vigna di incasellare Legs nel suo schema:
"aiuter� un personaggio ambiguo a fare una cosa ambigua per gratitudine,
ma poi si comporter� senza dubbio bene perch� ecc. ecc...". Questa
Legs carceraria compare solo per quelle poche pagine ambientate nel
passato perch� altrove Legs � solo funzionale alla trama, come il
pretestuoso McGuffin e il comportamento poco comprensibile di
Danny. E' spettatrice, poco combattiva. L' "incontro con il personaggio del passato" non veicola con
se forti emozioni e lascia in verit� piuttosto freddi. L'unico guizzo
la protagonista ce lo regala nel finale grazie a una furbata che le
permette di salvare capra e cavoli e/o a una leggerezza della
sceneggiatura.
La fuga degli inseguiti � costretta nella direzione desiderata da ben due
fortunose tempeste (e dalla dura legge della sceneggiatura) e il vecchio Sal viene raccolto da Legs
in una sottotrama solo perch� si potesse scoprire che quello aveva gi�
lavorato con il cattivo ed era pronto a tradire.
La storia comunque ha una sua gradevolezza ed un finale
interessante in cui Vigna gioca sul fatto che il lettore non
conosce quasi per nulla i personaggi della storia (Karl).Per quello che riguarda i
disegni le due disegnatrici hanno fatto un ottimo lavoro: i neri della
Palomba
alleggeriscono il tratto della Denna fornendo un risultato molto
fresco e luminoso. Le due realizzano delle bellissime scene di tempesta
e fisionomie interessanti per i personaggi della storia: Sal in primis.
Nelle prime pagine l'aspetto di Frank � piuttosto anonimo nelle
ultime � volutamente rappresentato in modo diverso: pi� fastidioso e
sgradevole in modo concorde alla scelta di Vigna che ha deciso (una
buona scelta) di caratterizzarlo di colpo.
Sufficiente la copertina di Atzori.
Per concludere, volendo riferirsi di nuovo ai testi, una prova non
negativa anche se il modo in cui � arrangiato lo sviluppo non �
esente da qualche (voluta?) leggerezza e forzatura e il nostro giudizio non privo
di qualche perplessit�. |