  
In due parole. .
Mentre i soldati attaccano il campo indiano credendo di fare un altro Sand Creek, gli indiani li gabbano dirigendosi verso il forte semi-incustodito. Avvisati, i pochi soldati del forte restano, mentre Ken assieme ad altri 4-5 uomini, dirige la carovana delle donne e bambini in fuga. Una fuga destinata a non durare.
  
Note e citazioni
- Rivediamo Mandan, il capo sioux già visto nel n.1
- a pag.36-37, Mantero ci ricorda l'incontro di Ken con Mandan.
- Ken mette in atto durante la fuga dal forte una tattica di guerriglia, che ci ricorda più che il West, il Vietnam di tanti film.
- Una storia semplice semplice, ma che nel finale va dritta al cuore. La fiera resistenza delle donne, unita ai ricordi e alla sofferta decisione di Mandan (senza dimenticare il dialogo finale sottoriportato), risollevano di molto l'albo.
- Per contro i disegni sono per buona parte approssimativi, come se l'episodio fosse stato realizzato di gran fretta. Il tratto sintetico di Milazzo salva comunque il tutto: rimane alla fine la leggibilità dei disegni, unita ad un pò di rimpianto per quel che avrebbero potuto fare Ambrosini e Milazzo.
Incongruenze
- Nel n.1, Mandan era un capo cheyenne. In quest'avventura sembra invece alla testa dei Sioux.
La frase
Mandan:
"Ricordi le parole di quel giorno?"
Ken:
"Le ricordo. Dicevi che non avresti più impugnato le armi."
Mandan:
"Non si può restare a guardare quando il proprio popolo muore."
Ken:
"A volte, l'unico modo che un uomo ha di camminare diritto, è quello di cambiare strada..."
Mandan:
"Tieni, Lungo Fucile. Cambia strada anche tu. Non si può camminare diritto insieme alle giacche blu."
  
Personaggi
Ken
Mandan capo sioux
Caporale Griffith
Ankia guerriero e braccio destro di Mandan
Locations
Montana
Fort Shaw
Bitter Creek stazione telegrafica
Elementi
attacco al campo indiano
attacco al forte
sioux
fuga dal forte
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