Una via ardua e impura
Anteprima
- La Banda Stern
militi ignoti senza uniforme, uniti nel nome di uno Stato ebraico!
Guerra totale all'Inghilterra
Pubblicato già lo scorso autunno da Rizzoli Lizard, il romanzo a fumetti La Banda Stern, realizzato da Luca Enoch e Claudio Stassi, narra le misconosciute drammatiche vicende di un gruppo terroristico ebraico, il Lehi, attivo in Palestina nellultimo periodo delloccupazione britannica, durante la seconda guerra mondiale e fino alla proclamazione della fondazione dello stato di Israele nel 1948. Un volume che racconta una vicenda dura ed inquietante, che ha ottenuto un discreto successo tanto che dopo essere stato presentato in più occasioni dagli autori, non nuovi a storie complesse e articolate, ha ottenuto l'onore della pubblicazione anche in Spagna.
Luca Enoch, autore completo milanese, qui solo ai testi, solitamente in forza alla Sergio Bonelli editore sulle serie Lilith e l'appena uscita Dragonero, ha sovente alternato alla sua produzione mainstream anche incursioni nel mercato francese, ad esempio con Morgana, e la pubblicazione di graphic novel, come Hit Moll. Il disegnatore palermitano, residente a Barcellona, Claudio Stassi, quasi specializzato su temi scomodi, ha, a sua volta, alternato la produzione di opere civili come
Le intenzioni degli autori, precisate da Luca Enoch, nella postfazione Le crepe della storia, sono quelle di offrire uno spunto per migliorare la conoscenza di un determinato periodo storico, poco conosciuto e poco compreso, anche per l'oggettiva difficoltà ad avvicinarsi a temi tanto controversi.
Il Lehi, movimento formato dai Combattenti per la libertà d'Israele, venne fondato nel 1940 da
anche gli arabi hanno i loro diritti, ma i nostri sono molto più importanti e le nostre necessità passano sopra le lorodi conseguenza dopo la fondazione dello stato di Israele nel 1948, si moltiplicano gli attacchi ai villaggi arabi, con azioni che rappresentano esempi di vera e propria pulizia etnica.
Nel complesso la Banda Stern non ottenne molta fortuna all'interno della galassia dei movimenti indipendisti ebraici operanti in Palestina, per la violenza con cui condivano le loro azioni, eclatanti ma spesso inutili, e probabilmente per il messianesimo con cui il fondatore Yair infarciva l'ideologia del movimento, capace perfino di ipotizzare una folle alleanza con Hitler in chiave antibritannica. Movimento troppo estremistico, fu impossibile passare alla legalità e nonostante la scarsa fortuna del loro operare tra i contemporanei, dal 1975 è in atto in Israele una riabilitazione del movimento, tanto che uno dei suoi appartenenti,
I disegni graffianti di Claudio Stassi illustrano bene la drammaticità delle situazioni che si succedono e l'atmosfera terribile che si respirava in quegli anni, fatti di grandi speranze, ma anche dalla consapevolezza di dover affrontare la lotta con spietatezza e crudeltà. Il segno di Stassi è forte e sicuro, frutto di uno studio accurato, testimoniato dagli storyboard a fine volume, che non trascura le ambientazioni dei posti in cui si sono svolte le vicende. La costruzione delle tavole è molto classica, sembra quasi rispettare la tipica gabbia bonelliana.
Luca Enoch, come ormai ci ha abituato su Lilith, è maestro nel catturare l'adeguata ambientazione storica delle vicende che decide di raccontare, aiutato in questo caso anche dalla dotta introduzione di Claudio Vercelli. Notevole la capacità dell'autore milanese di muoversi tra le differenti fonti storiche, ricostruendole e utilizzandole a fini narrativi. Tra le crepe della storia traspare la Storia vera, con la dichiarazione Balfour, la seconda guerra mondiale, i profughi arabi, e Enoch riesce a raccontarla magistralmente.
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