Cacciatori nelle tenebre

orchi nel Tavoliere delle Puglie
Recensione di  |   | italia/

Cacciatori nelle tenebre
Cacciatori nelle tenebre

Cacciatori nelle tenebre

The Dark Side of Barivecchia (e dintorni)

Una sera d'agosto, in auto verso casa. La radio accesa a riempire l'abitacolo con qualcosa di diverso dall'afa. Improvvisamente tra le notizie di incendi, delitti, crisi di governo minacciate la voce dello speaker introduce un'intervista a Gianrico Carofiglio. Che bello! Uno dei miei autori preferiti! E le piacevoli sorprese non finiscono qui, perchè scopro che il magistrato-romanziere (o romanziere-ex magistrato: ancora non l'ho capito...) si cimenterà con il fumetto!

Atmosfere oscure e cattive poco usuali per la letteratura a fumetti italiana
Le poche parole (il servizio-intervista dura circa due minuti) che seguono mi entusiasmano: Carofiglio ha scritto il soggetto e la sceneggiatura di un romanzo disegnato, lavoro a quattro mani con suo fratello Francesco, del quale è protagonista un personaggio delle storie "solo scritte" di Guido Guerrieri, l'avvocato barese protagonista dei suoi tre romanzi principali, quelli che lo hanno fatto incoronare re del legal thriller italiano. E lo ascolto con piacere dire che il protagonista non sarà l'avvocato, perchè non vuole influenzare l'immagine che di lui si sono costruita attraverso le parole i lettori, ma un personaggio "secondario", non meno importante. Sono sicuro, non può essere altri che Carmelo Tancredi, il misterioso sbirro onesto e implacabile che incrocia spesso le vicende di cui è protagonista Guerrieri.

In giro per la rete


La collana 24/7 di Rizzoli

Il "minisito" dedicato a "Cacciatori nelle tenebre"

La pagina dedicata da Wikipedia a Gianrico Carofiglio

Entusiasmo, quindi, e impazienza, nell'attesa dell'arrivo del settembre nel quale è prevista l'uscita dell'albo Rizzoli, e finalmente, a ottobre ormai inoltrato (l'impazienza non può sempre essere soffocata immediatamente...), riesco ad andare in libreria e acquistarlo. Una manciata di minuti, forse trenta, e arriva la conferma che non sto leggendo un romanzo di Gianrico Carofiglio illustrato, ma un fumetto che lo vede ai testi. Le atmosfere usuali, i personaggi conosciuti (o almeno uno di essi) ci sono, ma non è il medesimo leggere, non ci sono le stesse emozioni.

Un poliziotto duro come un "lince"

Le esigenze narrative di un fumetto sono differenti, è ovvio, di quelle di un romanzo. Lì la parola deve riempire i "vuoti", stimolare l'immaginazione per consentire al lettore di vedere il dove e il come le azioni si dipanano, dare corpo ai pensieri dei personaggi, mentre qui il disegno deve, necessariamente, essere padrone, guidare il flusso narrativo, annullare il "vuoto".

Carmelo Tancredi
illustrazione di F.Carofiglio

(c) 2007 Rizzoli

Carmelo Tancredi<br>illustrazione di F.Carofiglio<br><i>(c) 2007 Rizzoli</i>

Ed eccomi, allora, a confrontarmi con queste differenti esigenze. Eccomi a vedere per la prima volta la faccia di Carmelo Tancredi non come l'avevo immaginata io, ma come l'ha voluta Francesco Carofiglio, attore, architetto, illustratore e regista cinematografico. Eccomi a seguirlo in quella che per lui è la routine del suo lavoro di poliziotto anomalo, sconosciuto ai suoi superiori, che si circonda di collaboratori borderline altrettanto sconosciuti. Un poliziotto che quando non lavora legge haiku giapponesi e si diletta a realizzare origami . E con fastidio, perchè subito, troppo presto, il debito verso il cinema pretende di essere "pagato", mi trovo a ripensare immediatamente al Gaff di "Blade Runner".

Tancredi è un poliziotto anomalo, dicevamo, un poliziotto che si occupa di crimini orribili, un poliziotto che insieme ai suoi famigli dà la caccia ai ladri di bambini e ai propri incubi, e lo fa sempre, necessariamente, sulla linea di confine tra quello che è legale e quello che non lo è, come accade ai protagonisti dei romanzi di Hammet o di Chandler.

E' un "duro", Carmelo Tancredi, uno della cui implacabilità aver paura. E' anche un uomo tormentato, preda di incubi ricorrenti che lasciano poco spazio al ristoro del sonno. Un uomo in perenne caccia, accompagnato solo dalla lealtà della sua squadra e dalla precarietà dell'esistenza stessa del suo nucleo di cacciatori nelle tenebre, tenebre reali e metaforiche, sempre cariche di minaccia e orrore.

Nora
illustrazione di F.Carofiglio

(c) 2007 Rizzoli

Nora<br>illustrazione di F.Carofiglio<br><i>(c) 2007 Rizzoli</i>

Altrettanto duri sono i suoi collaboratori: il silenzioso Vito Lotàr Loiacono(con l'accento sula "a", alla barese), "capace di entrare dove gli altri non riescono" e di cui tutti hanno timore tranne i bambini, la fascinosa e letale Nora Di Sansevero, il cui hobby sono "pittura, arti marziali, uomini", Nicola Iena Fresa (l'omaggio cinematografico, palese, è a Carpenter e al suo "Jena" Plissken), amico di ladri, forse ladro lui stesso, tipico sbirro da strada e da film "poliziottesco" Anni '70.

Iena
illustrazione di F.Carofiglio

(c) 2007 Rizzoli

Iena<br>illustrazione di F.Carofiglio<br><i>(c) 2007 Rizzoli</i>

Quattro come i Moschettieri di Dumas, quattro come i Fantastici della Marvel, quattro come i Cavalieri dell'Apocalisse, ma realistici e calati nel ventre marcio di una città che senza essere mai nominata è Bari, luogo natale degli autori, in atmosfere oscure e cattive poco usuali per la letteratura a fumetti italiana. Quattro poliziotti che si imbattono (quasi) per caso nell'indagine sull'omicidio di un uomo ricco e malvagio, un uomo che vive cacciando carne innocente e disperata. Uno che "ha fatto i soldi" procurando pugili per i combattimenti clandestini e rubando bambini da dare in pasto a pedofili, pornografi, assassini. Bambini da violare e, talvolta, da uccidere in quel girone infernale che sono gli snuff movies. Ed cercando le tracce di questo predatore nella zona grigia in cui prospera la malavita che fiutano la pista dell'unico Uomo presente in questa storia, un guerriero deciso a salvare la sua nipotina scomparsa, un cacciatore doppiamente vittima del Destino.

Vito Lotàr
illustrazione di F.Carofiglio

(c) 2007 Rizzoli

Vito Lotàr<br>illustrazione di F.Carofiglio<br><i>(c) 2007 Rizzoli</i>

Un mondo imperfetto

Parafrasando il titolo del bellissimo film di Clint Eastwood "Un mondo perfetto", siamo qui in un mondo palesemente imperfetto.
Imperfetto perchè imperfetta è la nostra società, nella quale disperazione e miseria fagocitano le vite di molti. Imperfetto perchè per gli innocenti non c'è tutela. Imperfetto perchè nella vita reale non esiste "... e vissero tutti felici e contenti". Imperfetto è anche il lavoro che i Carofiglio estraggono da questa realtà perchè, come scrivevo sopra, un fumetto non è un romanzo e la necessità di "semplificare" può portare (e questa storia ne è un esempio) a ricorrere agli stereotipi. Stereotipi nella raffigurazione dei personaggi (con la sola eccezione del pugile lituano alla ricerca della nipotina), stereotipi nella rappresentazione degli ambienti (seppur nella precisione e nel realismo ricreati dall'architetto Francesco), stereotipi nel frasario scelto per i dialoghi. Stereotipi nel ricorrente omaggio alla cinematografia di genere.

Non voglio certo dire che sia un lavoro non riuscito: la lettura è comunque appassionante e coinvolgente, il disegno interessante, la composizione delle tavole non banale, anche se (e gli autori lo dichiarano) molto, forse troppo, in debito verso il cinema e l'opera di Frank Miller. E poco mi ha convinto la collocazione della "squadra fantasma" di Tancredi in una realtà geograficamente marginale e periferica come la città di Bari: vista l'ossessione del poliziotto verso i pedofili, l'essere a Roma, o a Milano, avrebbe consentito una capacità di intervento, di accesso a informazioni critiche, una disponibilità di contatti forse maggiore...

Speravo in una maggiore originalità, e che le indiscusse capacità di scrittore di Gianrico riuscissero ad emergere e a stabilire una pietra miliare nel romanzo disegnato italiano.

Forse ho cercato in un luogo imperfetto.

Cacciatori nelle tenebre, Settembre 2007 - Testi G.Carofiglio; Disegni di F.Carofiglio - Rizzoli, collana 24/7 - 17 x 24 cm, brossurato, B/N, 143 pagine, € 15,00