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Gregory Hunter ci ha dimostrato che l'universo ha due limiti intrinsecamente
legati: quello delle vendite e quello del disinteresse del pubblico.
Una Love Story fra le stelle |
L'inattesa ultima storia della serie regolare. Tranne il momentaneo relax offerto dalla bellissima Futura, la trama, seppur molto interessante, si dipana lentamente senza offrire i caratteristici aspetti scanzonati a cui eravamo stati abituati nelle storie passate. Questa volta, il soggetto scelto da Serra ricalca molto da vicino la drammaticit� e la malinconia che accompagnano spesso le storie di Nathan Never, dove i personaggi si allineano all'umore del suo protagonista, eternamente dipinto come un "musone".
Le scelte effettuate da Vietti, che si occupa della sceneggiatura, risultano abbastanza coerenti con lo spirito della storia. Forse non troppo ben caratterizzato il personaggio di Futura, probabilmente proprio a causa del racconto effettuato da Gregory: il flashback, infatti, completamente fuori tempo rispetto alle vicende attuali, sminuisce il motivo stesso per cui � stato inserito e cio� la relazione tra Gregory e le donne. A causa di questo perci�, Futura viene relegata in un ruolo marginale ed utilizzata esclusivamente per dare origine ai sentimenti malinconici di Gregory. A ci� si aggiunge anche la "sparizione" un po' affrettata della donna, il tutto ridotto a tre misere vignette in fondo ad una pagina, dopo aver brevemente spiegato la sua origine. Ben caratterizzati invece i Pirati Spaziali, cattivi al punto giusto (come si richiede in una storia di Gregory) e dotati di quella malefica insistenza nell'inseguire i nostri eroi, fino a rischiare impunemente la propria vita all'interno del campo d'asteroidi e successivamente nella base dell'Impero, rifugio di Futura e della Sentinella.
Azzeccata la scelta di Andrea Artusi per la realizzazione dei disegni. Notevolmente particolareggiato soprattutto nei mezzi tecnologici (gli interni e gli esterni delle astronavi, le moto volanti e la base dell'Impero), un po' meno per quanto riguarda gli ambienti vegetali. Artusi � abilissimo nella realizzazione delle splendide protagoniste femminili, in particolare Elora e Futura, anche se in pratica queste risultano identiche (da qui la malinconia di Gregory nel coglierne la forte somiglianza). La storia lascia un po' di amaro in bocca e forse per questo ci sentiamo ben disposti e generosi nei giudizi su di essa, per� la tristezza che la avvolge non fa sicuramente giustizia alla spensieratezza, a quel far evadere il lettore dallo stress e dalla monotonia della vita di ogni giorno, che Serra voleva introdurre con il suo personaggio. Per fortuna, Gigi Simeoni ci regala un ultimissimo atto di spensieratezza nelle 340 pagine del maxi estivo. Sipario. Vedere anche la scheda della storia.
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