X-Men

il gruppo mutante per eccellenza
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X-Men
X-Men

X-Men

Quando nascono e chi li crea

È difficile riuscire a descrivere adeguatamente e in modo stringato l’esatta portata di un fenomeno mediatico imponente come quello degli X-Men.

I punti fondamentali della vita editoriale di questo gruppo si possono raggruppare in tre momenti ben distinti: la nascita a opera di Stan Lee e Jack Kirby, la gestione di Christopher Claremont e la politica editoriale di Joe Quesada in qualità di editor in chief della Marvel .


La creazione degli X-Men
Esiste una singolare somiglianza tra X-Men e un altro gruppo di super-eroi della DC COMICS, la Doom Patrol, creato da Bob Haney e Arnold Drake nel numero 80 di My Greatest Adventure (giungo 1963): compongono il gruppo alcuni autentici freaks, capitanati da un uomo costretto su una sedia a rotelle. Nel pieno della travolgente espansione del neonato universo Marvel, Stan Lee e Jack Kirby, danno alle stampe X-Men numero 1 (settembre 1963), dove immediatamente si sviluppa il tema che sempre contraddistinguerà la serie e molto attuale in quel periodo: l’integrazione razziale.

Purtroppo lo spessore narrativo della collana precipita immediatamente quando i due autori la abbandono (con il numero 17 Kirby e con il 19 Lee) per lasciarla nelle mani di un giovane e inesperto Roy Thomas, per nulla aiutato dai disegni di Arnold Drake. La serie si trascina per una quarantina di numeri con un unico momento di splendore: l’arrivo ai disegni di Neal Adams (dal n.56 al n.63) che però non è sufficiente a salvare la collana dal declino. Infatti dal numero 67 (aprile 1970) presenterà solo ristampe relegando i vari protagonisti a comparse in altre collane Marvel più famose.

La formazione originale
disegno di Jack Kirby

(c) Marvel Comics

La formazione originale<br>disegno di Jack Kirby<br><i>(c) Marvel Comics</i>

La gestione di Christopher Claremont
Nel 1975 i dirigenti Marvel decidono però di reinvestire sulla serie e incaricano Len Wein, Christopher Claremont e Dave Cockrum di ricreare il gruppo. Esce così Giant-Size X-Men n.1 (maggio 1975) dove vengono presentati nuovi personaggi destinati a entrare nella storia del fumetto tra cui Wolverine. Il successo è tale che la serie regolare comincia a presentare inediti già quattro mesi dopo, scritti da Claremont e disegnati da Cockrum. La serie si assesta per qualche numero, poi si compie il miracolo: Cockrum viene sostituito da John Byrne che già aveva dato ottime prove su alcune antologiche Marvel (tra cui spiccano alcuni splendidi episodi Marvel Team-Up) proprio coaudivato dall’amico Claremont. Da quel momento Uncanny X-Men (così ribattezzata dal numero 114 - ottobre 1978) diventa un caso mediatico senza precedenti.

La seconda formazione
copertina di Giant-Size X-Men 1 disegno di Dave Cockrum

(c) 1975 Marvel Comics

La seconda formazione<br>copertina di Giant-Size X-Men 1 disegno di Dave Cockrum<br><i>(c) 1975 Marvel Comics</i>

Lo spessore psicologico di cui sono dotati tutti i personaggi, le trame a più livelli contraddistinte da avventure piene di azione intercalate da alcuni splendidi stacchi di quotidianità, il tratto pulito di Byrne, definito in modo preciso da Terry Austin, generano una serie di episodi indimenticabili che ancora adesso si ripercuotono sulle storie attuali: la saga della Terra Selvaggia (Uncanny X-Men da 114 a 116 - da ottobre a dicembre 1978), lo scontro con il Club Infernale (Uncanny X-Men da 129 a 133 - da gennaio a maggio 1980), la lotta contro Fenice Nera (Uncanny X-Men da 134 a 138 - da giugno a ottobre 1980) e Giorni di un futuro passato (Uncanny X-Men da 141 e 142 - gennaio/febbraio 1981) consacrano gli X-Men al mito. All’apice del successo Byrne abbandona la serie (con Uncanny X-Men 143 del marzo 1981) comportando un abbassamento qualitativo delle storie, ma la serie continua a vivere un boom di vendite e la Marvel comincia ad assecondare il vulcanico Claremont che realizza progetti a raffica: nascono così la miniserie Wolverine (vol. 1) nel 1982, le serie regolari New Mutants nel 1983 e Dazzler nel 1984. Contemporaneamente esce Alpha Flight (agosto 1983), scritta e disegnata in toto da John Byrne: quello di affiancare altri autori a Claremont nella gestione di questo nascente universo mutante diventerà presto un trend destinato a generare disaccordi tra Claremont e i vertici Marvel. Infatti la dirigenza, per meglio poter ampliare il parco testate dedicate ai mutanti, decide di affidare a Luoise Simonson la serie X-Factor (1986) e a Larry Hama la gestione di Wolverine (Vol. 2) che scrive dal numero 31 (settembre 1990). Visto il successo inarrestabile di queste iniziative le collane iniziano a moltiplicarsi esponenzialmente generando un sotto-universo difficilmente controllabile. Nel 1991 il canto del cigno della gestione Claremont: viene varata X-Men, una nuova collana che affianca Uncanny, disegnata dall'astro nascente Jim Lee. Episodi carichi di epos che vengono anticipati da un battage pubblicitario senza precedenti: il primo numero viene pubblicato con cinque diverse copertine e con una tiratura impressionante. A seguito di questo sfruttamento indiscriminato e nel momento di maggior successo personale, Claremont abbandona gli X-Men per dedicarsi ad altri progetti, lasciando le serie orfane del loro mentore. Da Giant Size X-Men 1 sono passati esattamente sedici anni.

Gli X-Men di Jim Lee
copertina di X-Men 1

(c) 1991 Marvel Comics

Gli X-Men di Jim Lee<br>copertina di X-Men 1<br><i>(c) 1991 Marvel Comics</i>

La gestione di Joe Quesada
Dopo un iniziale sbandamento la collana principale viene affidata al giovane Scott Lobdell che riesce a imbastire trame rispettose dei tempi e dello stile di Claremont. Bisogna comunque attendere l’arrivo di Joe Quesada ai vertici della Marvel perché la qualità delle storie ritornino a essere una priorità. Vengono chiamati autori di grido quali Warren Ellis, Joss Wheddon e del redivivo Claremont. Il coordinamento tra le varie serie risulta ancora traballante, ma sicuramente la gestione di Quesada, con la sua conoscenza del mestiere, essendo lui stesso un autore di buon livello, garantisce una certa omogeneità tra le varie collane, che vengono tradotte in tutte le principali lingue del pianeta e che, grazie a una particolare attenzione ai progetti legati al cinema, all'animazione e al merchandising, trasformano gli Uomini X in un autentico fenomeno sociale.

Di recente Claremont, con la seconda serie di X-Men Forever, ha avuto la possibilità di continuare la saga mutante lì dove era stata interrotta nel 1991, ignorando così quasi vent'anni di avvenimenti accumulati dai tantissimi autori che a lui si sono succeduti.

Gli X-Men del nuovo millennio
disegno di John Cassaday

(c) 2004 Marvel Comics

Gli X-Men del nuovo millennio<br>disegno di John Cassaday<br><i>(c) 2004 Marvel Comics</i>

Chi sono gli X-Men?

Charles Xavier, potentissimo telepate paraplegico, nonché mentore del gruppo e creatore della "Scuola per giovani dotati" di Westchester, base e rifugio per tutti gli X-Men. Ha un sogno: la convivenza pacifica tra Homo Sapiens Superior e Homo Sapiens Sapiens.

Scott Summers detto Ciclope (Cyclops), condannato a portare occhiali e visori con lenti in quarzo rubino in grado di contenere devastanti raggi di energia che fuoriescono dagli occhi.

Jean Grey. Nome di battaglia di Marvel Girl prima e Fenice (Phoenix) dopo, potentissima telepate e telecinetica.

Henry "Hank" McCoy autoproclamatosi La Bestia (The Beast), prima umano dai tratti scimmieschi e poi dotato di un pelo blu molto caratteristico, agilissimo e intelligentissimo è esperto di genetica mutante. È dotato anche di particolari feromoni che lo rendono irresistibile alle donne.

Warren Wortington III°, ricchissimo di famiglia, ha ossa leggerissime ed è dotato di enormi ali da cui il nome in codice "Angelo" (Angel).

Robert "Bobby" Drake alias l’Uomo Ghiaccio (Iceman), in grado di condensare immediatamente l’umidità dentro e attorno a se creando così pareti, rampe scivolose su cui si sposta velocissimo.

James Howlett, chiamato più comunemente Logan Per un certo periodo negli albi dell’Editoriale Corno, Wolverine è stato tradotto con il nome di Ghiottone. ma più famoso con il nome di Wolverine, è il mutante canadese dallo scheletro e artigli retrattili di adamantio, dotato di un miracoloso potere di rigenerazione che gli consente di guarire in tempi stretti anche da ferite gravissime.

Ororo Munroe detta Tempesta (Storm), comanda le manifestazioni atmosferiche generando pioggia, nebbia e, appunto, tempeste. Può volare sollevata dalle correnti che lei stessa crea.

Per un certo periodo negli albi dell’Editoriale Corno, Nightcrawler è stato tradotto con il nome di Lombrico. Kurt Wagner o Nightcrawler ha un aspetto demoniaco. Atleticamente superiore a chiunque altro, può teleportarsi anche a diverse decine di chilometri di distanza e ha la capacità di mimetizzarsi nell’ombra. È perennemente combattuto tra la sua vita di avventuriero e la sua vocazione religiosa.

Piotr "Peter" Nikolaievitch Rasputin alias Colosso (Colossus), nerboruto artista capace di trasformare il suo corpo in metallo organico in grado di renderlo praticamente invulnerabile e potentissimo.

Sean Cassidy è il mutante Banshee, è capace di volare e, urlando, emette onde sonore con eccezionali poteri distruttivi. In passato è stato sia malvivente che poliziotto.

Nel tempo si sono uniti anche altri mutanti quali: Havok (fratello di Ciclope), Polaris, Thunderbird, Sole Ardente (Sunfire), Shadowcat, Dazzler, Psylocke, Longshot, Rogue, Gambit, Alfiere (Bishop), Emma Frost, Fenomeno (Juggernaut), Cannonball, Sage, Rachel Summers (figlia di Ciclope e Fenice di un universo parallelo), il misterioso Xorn e persino i malvagi Magneto e Mystica.

Chi sono i loro nemici?

Magneto (Erik Magnus Lehnsherr) è uno dei personaggi meglio definiti della lunga saga mutante. Apparso fin dal primo numero, è l'alternativa armata al sogno di convivenza pacifica di Charles Xavier. Pervaso da una profonda rabbia causata dal razzismo prima antisemita e poi antimutante (vede morire i suoi parenti in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale e sua moglie e sua figlia vengono linciate da una folla impazzita perchè imparentate con lui) usa il suo devastante controllo sul magnetismo per azioni terroristiche che lo rendono uno dei mutanti più temuti del pianeta. Nonostante il suo sentimento rancoroso nei confronti dell'Homo Sapiens, Magneto è stato spinto dai propri sensi dell'onore e del dovere a schierarsi, occasionalmente, a fianco degli X-Men.

Il Club Infernale è una sorta di loggia massonica composta da mutanti. È composta da elementi che utilizzano le denominazioni degli elementi degli scacchi, organizzati in cerchie. Emma Frost, ora negli X-Men, è stata per lungo tempo la loro Regina Bianca.

La Confraternita dei Mutanti Malvagi è un gruppo terroristico creato da Magneto il cui unico scopo è compiere atti terroristici contro i centri del potere dell'Homo Sapiens.

Le Sentinelle sono robots creati dal folle scienziato Bolivar Trask con il fine di scovare e catturare i mutanti. Dotate di capacità di apprendimento e di autoriparazione, si sono con il tempo evolute in vari modelli fino a quando il governo degli Stati Uniti non le ha prese in gestione e modificate in modo da poter essere pilotate dall'interno.

Apocalisse (En Sabah Nur), oltre a essere dotato di moltissimi ed enormi poteri, è il primo mutante dell'universo Marvel. Nato nell'antico Egitto, scopre ben presto i propri poteri e li sfrutta per approfondire le proprie conoscenze nel campo della genetica. Periodicamente si iberna in uno dei suoi sarcofagi tecnologici.

Sinistro (Nathaniel Essex) è uno dei nemici più inquietanti degli X-Men. Al contrario degli altri lavora sempre nel buio, senza mai apparire. Anche lui importante ricercatore genetista, più di una volta è riuscito a sfruttare i propri studi sul DNA per manipolare il proprio corpo e portare avanti i propri progetti. È l'artefice di alcune delle più grandi tragedie che hanno segnato la storia degli X-Men tra cui spicca il Massacro Mutante a causa sua e dei suoi Marauders (Uncanny X-Men 209/213 dal settembre 1986 al gennaio 1987).

Cassandra Nova è un Mummudrai, una diabolica forma di vita che fin dal concepimento tormenta Xavier e, nonostante tutti gli sforzi del potente telepate, riesce a compiere efferati massacri quali la cancellazione quasi totale degli abitanti dell'isola di Genosha (circa sedici milioni) e la distruzione del potente impero galattico Shi'ar.

Chi sono i loro amici?

Svariate sono le formazioni composte da mutanti che nel tempo si affiancano agli X-Men. Tra queste vi sono X-Factor, New Mutants, X-Force, Excalibur, Alpha Flight e i Corsari dello Spazio.

Tra i vari personagi invece spicca Moira McTaggart, una ricercatrice genetica che vive sull'isola Muir dove risiede il centro di ricerca da lei gestito. È la madre del mutante Proteus, in grado di cambiare la realtà.

In giro per la rete

Marvel.Com
sito ufficiale della Marvel Comics (in inglese)

Paninicomics.it
sito ufficiale della Panini Comics

Uncanny X-Men.net
sito non ufficiale (in inglese)

Guida alla lettura

La serie originale Uncanny X-Men (che fino al numero 112 si chiamava semplicemente X-Men) è stata tradotta da più case editrici (Editoriale Corno, Labor Comics e Star Comics) fino al numero 269. Solo nel 1994, con l'arrivo della Panini Comics (che allora si chiamava ancora Marvel Italia), i primi 143 sono stati ristampati in modo organico nelle collane Marvel Special, X-Men Classic e due volumi cartonati: "X-Men: La saga di Fenice Nera" e "X-Men: Giorni di un futuro passato". Successivamente le collane Uncanny X-Men, New X-Men e Astonishing X-Men sono state pubblicate su Gli incredibili X-Men e X-Men Deluxe. Tra i volumi fondamentali vi sono la Graphic Novel "X-Men: Dio ama l'uomo uccide" (in Italia ne esistono tre edizioni: Labor Comics, Play Press e Panini Comics), i tre volumi contententi i racconti autoconclusivi di Claremont/Bolton tratti dalla collana "Classic X-Men: X-Men John Bolton Collection 1/3" (Panini Comics) e il volume "100% Marvel Best: X-Men: I Figli dell'atomo" in cui si rinarrano le origini del gruppo.

Il ciclo più interessante della produzione recente è "Astonishing X-Men" terza serie, di Joss Whedon, un ciclo di 24 numeri pubblicati in italia su X-Men Deluxe (Panini Comics) nei numeri dal 121 al 131, dal numero 143 al numero 148 e dal numero 152 al 157, più "Giant-Size Astonishing X-Men 1" pubblicato nel numero 165. Nel 2010 è partita "X-Men Forever" volume 2, pubblicata in Italia su Marvel Mega della Panini Comics, una nuova collana scritta da Claremont che riprende la storia lì dove era stata interrotta nel 1991, proponendo le storie che a suo tempo l’autore canadese aveva in serbo per i mutanti Marvel.