Eroi(comicS)

The Dylan variations on four bonellic themes
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Eroi(comicS)
Dylan Dog Color Fest 12

Eroi(comicS)

Racconti d’occasione

Il dodicesimo Color Fest di Dylan Dog, all'insegna dei team-up con altri quattro eroi bonelliani, è una lettura che lascia nel complesso soddisfatti.

Dare voti, ovvero giudizi quantitativi, su quelli che non sono evidentemente altro che racconti d'occasione non penso abbia senso: racconti d'occasione, dicevo, di fest(a) - e come tali è più corretto leggerli ed eventualmente giudicarli, preferendo cogliere qualche suggestione (ove naturalmente vi sia) oppure un dettaglio o uno spunto interessanti, qualche guizzo d'ironia o stimolo alla riflessione. Va anche tenuto conto che nella brevità dei racconti deve trovar spazio pure un contenuto in qualche modo "didattico": non tutti i lettori di Dylan Dog conoscono gli altri personaggi, né un lettore di Nathan conosce necessariamente Martin o lo stesso Dylan. E lo stesso vale nei confronti di Mister No e Napoleone, dei quali la pubblicazione di storie inedite è peraltro cessata da qualche anno. Anche per questo voler cercare una logica narrativa stringente nei racconti ha poco senso.

Al netto di tutto ciò, ciascun racconto, senza minimamente essere memorabile o anche solo degno di nota, è tuttavia godibile e pienamente riuscito. Ciascun racconto si giova di un'interpretazione grafica particolarmente riuscita e adatta (quale più e quale meno, chiaramente). Ciascuno funziona bene sia come vetrina che come memoria degli altri personaggi; escamotage ruffiano ma ben gestito: saper dare di gomito al lettore lasciandogli il piacere e la consapevolezza di farsi infinocchiare non è arte da tutti. E così, senza gridare al miracolo, ciascun racconto funziona.

Dylan Dog Color Fest 12
copertina di Sara Pichelli

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Dylan Dog Color Fest 12<br>copertina di Sara Pichelli<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

Le radici del male - Due antieroi per uno Spirito feroce

La storia di Masiero è un puro pretesto per evocare non tanto suggestioni amazzoniche o misternoiane quanto se mai il modo sclaviano di rivisitare la scrittura e l'universo narrativo di Nolitta. È molto bravo Masiero nel mostrare le labili ma tenaci e sotterranee affinità tra Dylan e Mister No e le loro scoperte e nette diversità. Le prossimità di due personalità pressoché antitetiche sono correttamente fatte appena affiorare, e lasciate da sviluppare al lettore. È un pretesto, il racconto di Masiero, anche per lasciare campo libero all'evocativitá dei disegni di Civitelli, perfetti nel ricostruire l'atmosfera psicologica dei personaggi, della storia citata, degli ambienti naturali e narrativi, e impreziositi dai colori notturni e lividi eppure caldi di Bertelé.

Un cliente difficile per i bar di Manaus
disegni di Fabio Civitelli, colori di Luca Bertelé

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Un cliente difficile per i bar di Manaus<br>disegni di Fabio Civitelli, colori di Luca Bertelé<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

Incubo impossibile - I panni dell'altro (non) sono troppo stretti

Il racconto con Martin Mystère è complessivamente il più debole, e non sorprende. Se Piccatto regge bene la colorazione e appare in ottima forma, non sembra invece strano che due autori in crisi prolungata da anni come Mignacco e Castelli (quest'ultimo ormai nauseato dal proprio personaggio da almeno un decennio) non possano affidarsi che alla ripetizione di eternamente reiterati ancorché affidabili cliché, a un'ironia ormai stanca finanche di fare il verso a sé stessa. Non si può però negare come lo spunto narrativo in sé sia il più solido e interessante dei quattro. In tal modo il racconto strappa comunque più di un sorriso e la sua lettura è comunque avvincente: come tornare a un ricordo del passato ormai definitivamente passato e fattosi lontano dalle nostre corde, ma la cui memoria suscita la memoria delle emozioni a esso legate.

Scambio di corpi
disegni di Luigi Piccatto e Renato Riccio, colori di Overdrive Studio

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Scambio di corpi<br>disegni di Luigi Piccatto e Renato Riccio, colori di Overdrive Studio<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

Buggy - Assurdo universo (con furto di titolo al maestro Fredric Brown)

Ambrosini e Bacilieri mettono in scena la storia forse più confusa, risultato questo delle apparenti somiglianze tra gli universi narrativi di Napoleone e Dylan, in realtà molto distanti: con il personaggio di Ambrosini nutrito delle labirintiche suggestioni della psicoanalisi e di una scienza reinterpretata alla luce di un esoterismo razionalizzato, laddove il personaggio di Sclavi, correttamente inteso, è un precipitato delle mille e mille suggestioni della cultura popolare e soprattutto dello spirito dei tempi. Ambrosini e Bacilieri tentano un amalgama di due sostanze reciprocamente estranee a dispetto delle apparenti similitudini dettate dal peso che gli elementi fantastici e surreali hanno per entrambe. Quasi inevitabilmente la storia è sbilanciata dalla parte dell'universo narrativo di Napoleone, disarmonica e appunto confusa, perfino farraginosa; ma forse anche - o proprio - per questo finisce con l'essere la più affascinante, in quanto è il tentativo più difficile dell'albo e dunque anche il più seducente indipendentemente dal risultato. Il segno di Bacilieri più ancora del testo ambrosiniano conferisce al racconto il suo tono onirico tipico di Napoleone, laddove per altro la chiusa della storia mostra bene come Ambrosini fosse consapevole delle difficoltà di amalgama della medesima, e indichi al lettore che il solo modo per far convivere i due universi sia quello di piegare quasi completamente uno alle esigenze dell'altro. Di nuovo non stupisce che sia Dylan a dover "lasciare" il suo per inseguire Allegra.

Un nuovo boyfriend per Allegra
disegni di Paolo Bacilieri, colori di Erika Bendazzoli

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Un nuovo boyfriend per Allegra<br>disegni di Paolo Bacilieri, colori di Erika Bendazzoli<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

Demoni e Silicio - Ciarlatano sarai tu, caro il mio Agente Speciale! ;-)

La storia di Rigamonti e Calcaterra è a sua volta affascinante per la particolarità della miscela narrativa che presenta: a onta del dover essere un incontro tra i moduli narrativi di Nathan e Dylan (e pur vi riesce abbastanza bene) è in effetti la storia più mysteriosa, aggiungendo un elemento d'interesse e curiosità e in qualche modo scompaginando le carte. È quasi immediato, leggendo, andare con la memoria a quella "Elettromagica" che fu protagonista sulle pagine di Martin Mystère, e del resto tutto il tono della storia, per temi e scrittura rende omaggio al personaggio di Castelli - e l'ironia appena accennata di Rigamonti convince più di quella castelliana filtrata da Mignacco, ormai talmente abusata da aver stancato anche sotto forma di parodia autoironica. Rigamonti è però abile nel rispettare le specificità dei due personaggi sulla scena facendoli muovere entro la cornice di uno scenario terzo, neutrale; in questo modo riesce laddove Ambrosini non era riuscito (o più probabilmente non aveva interesse a riuscire). Il disegno pieno e concreto di Calcaterra è perfetto per l'orrore materico e futuribile del racconto e accompagna al meglio una storia dove l'orrore non è appunto metafisico ma ben piantato nella realtà del mondo; una realtà, quella tecnologica, sempre più presente e invasiva nel nostro mondo senza che riesca a diradare le ombre e le nebbie di superstizioni che non cedono il passo.

Nel cyberspazio
disegni di Ivan Calcaterra, colori di Fabio D'Auria

(c) 2014 Sergio Bonelli Editore

Nel cyberspazio<br>disegni di Ivan Calcaterra, colori di Fabio D'Auria<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli Editore</i>

Uno spaccato della cultura bonelliana

Il Color Fest è sempre apparso cercare una propria dimensione, una giustificazione della propria esistenza, senza mai riuscirvi appieno peraltro. Tenendo fermo quanto scrivevo in apertura e naturalmente la necessità di non inflazionarla, la formula di questo albo appare particolarmente adatta e fest(evole) nella sua leggerezza: uno spaccato della cultura bonelliana e dello spirito dei tempi bonelliani sulle pagine del personaggio più adatto a ospitarlo. "Dylan Dog Color Fest 12 - Eroi", di Autori vari, brossurato, 132 pag. a colori, aprile 2014, Sergio Bonelli Editore, euro 5.50