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Sotto il giubbotto di pelle di Harlan batte un cuore, e qualcuno � pronto a spezzarlo...
All'improvviso, una sconosciuta
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Kiss me Lisa. Dura la vita per un uomo d'avventura che, tra una caccia al vampiro e una gita sulle alpi, � costretto a star chiuso in una libreria con la sola compagnia di una cornacchia dal passato discutibile. Love Story. Per Lisa e Harlan non ci sono tempi morti: conoscersi, andare a cena e poi a letto insieme � un tutt'uno. Certo, non tutti gli uomini hanno la fortuna di poter condurre la propria innamorata per i vicoli di una citt� magica e infine in un Teatro inesistente, quindi non c'� troppo da meravigliarsi che Harlan riesca a conquistare cos� facilmente la sua bella. Ma le cose non sono mai semplici, e Harlan scopre che Lisa ha dei problemi, seri problemi mentali. Non potendo chiedere consiglio a Dylan Dog, un vero esperto nel campo di ragazze problematiche, Harlan si affida a Caleb, Tesla e Kurjak. Quest'ultimo in particolare non si rivela di grande aiuto, cerca di fare qualche battuta per sdrammatizzare e forse � anche per questo che Tesla penser� bene di tappargli la bocca, come potete vedere nella vignetta sotto. E anche il freddo e duro Harlan ha un cedimento, non esita a recriminare con Caleb, a litigare con Tesla, ad aprirsi fin troppo con Lisa. E a questo punto nel lettore suona il campanello d'allarme, anche se lo sceneggiatore tiene giustamente il freno a mano tirato sulle rivelazioni.
Lacrime e sangue. E infine Harlan scopre i sogni di Lisa sono in realt� i suoi incubi , che lo fanno ripiombare nella agghiacciante e splatter disavventura vissuta in Svizzera.
�, infine, una storia 'furba', nel senso buono, per il modo in cui riesce a seminare tra le pagine quelle situazioni e quegli sviluppi tanto attesi che mandano in deliquio i fans.
Ottimo l'esordio di Arturo Lozzi ai disegni. L'ex disegnatore e copertinista di Lazarus Ledd prende subito confidenza con la serie e riesce ad interpretare alla perfezione, anche grazie all'uso dei grigi e delle matite, una sceneggiatura come questa,
il cui senso non risiede nelle scene d'azione (che pure non mancano) ma nelle espressioni, negli sguardi e nei gesti dei protagonisti, da cui emerge il senso di angoscia e di ineluttabilit� che pervade l'intero svolgersi della storia.
Se in passato abbiamo sottolineato una certa macchinosit� della continuity, una scarsa crescita dei personaggi e una sorta di compiacimento nella prolissit�, non si pu� non sottolineare come 'I sogni di Lisa' superi tutti questi problemi in una volta sola, presentando personaggi vivi e vitali, una progressione degli eventi che getta le basi per futuri sviluppi (che speriamo siano all'altezza), e una sceneggiatura ben dosata in tutti i suoi elementi. Buona anche la copertina. Non era facile rendere il senso di angoscia che emerge dall'albo e Riboldi ci prova con una soluzione interessante, mettendo da parte per una volta mostri, pistole e affini. Peccato per la colorazione eccessivamente fredda, che attenuta l'effetto globale.
Vedi anche la scheda della storia.
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