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Seconda avventura per Harlan, Kurjak e Tesla,
sempre più a caccia del male e di tutte le sue sfaccettature
Quelli
della notte parte seconda
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Secondo numero di Dampyr e secondo storia realizzata in coppia dai due ideatori della serie. La storia è il seguito naturale degli avvenimenti del primo numero. Il ritmo è meno incalzante del precedente episodio, ma questo non sta a significare che la storia sia noiosa. Probabilmente, avendo già messo molta carne al fuoco il mese scorso, i due autori hanno pensato di rallentare il ritmo degli avvenimenti. Comunque, nonostante tutto, abbiamo potuto conoscere una fetta del passato di Harlan; soprattutto, abbiamo saputo della difficile infanzia del piccolo dampyr, abbiamo rivisto la madre e le tre zie che lo hanno tirato su dopo la morte della madre e l'abbandono da parte del padre.
Tutto ciò si incastra alla perfezione all'interno della linea narrativa della storia: i tre protagonisti alla ricerca di Gorka. E che sia Gorka a trovare loro, non importa. Importante è il fatto che gli autori riescano ad approfondire i personaggi principali. Su tutti, Kurjak, un mercenario, all'apparenza senza cuore, che dimostra di avere un'anima. Pur di salvare Tesla, fino a quel momento da lui disprezzata per la sua natura ultraterrana, stringe con lei una sorta di patto di sangue alquanto sui generis. La fine di Gorka e di una parte dei suoi figli, diventa secondaria di fronte a tutto ciò ed al resto.
Sullo sfondo di tutto questo, la guerra. Guerra vera, guerra che provoca morte e disperazione. Guerra fatta contro gli innocenti, guerra fatta di bombe al mercato o di cecchini che sparano sugli inermi. Guera sbagliata, guerra in cui hanno tutti torto e nessuno ha ragione. Guerra crudele, guerra che riesce a far inorridire anche un mercenario come Kurjak. Il tutto confluisce in una scena a cui su altri albi Bonelli non avevamo mai assistito: Kurjak, uno dei protagonisti, sorprende un cecchino su di un terrazzo e lo butta giù dalla sua postazione assassina. Senza pensarci su due volte e senza rimorso alcuno. Lo stesso Harlan, sembra poco dispiaciuto del gesto dell'amico. Che poi sia più o meno verosimile che un cecchino spari da un terrazzo e non da una piccola feritoia, che Kurjak eviti le pallottole e che basti la copertura di un uomo con la pistola, non importa. L'uccisione gratuita di un "essere umano" (alquanto naturale ed istintiva, in una situazione di guerra), non è fatto usuale sulle testate "sorelle" di Dampyr. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, questa è la realtà. In una zona di guerra una persona che spara deliberatamente su degli innocenti, ne uscirebbe vivo se venisse preso? Per il momento sembra che gli autori riescano a tenersi lontani dalla retorica, ci riusciranno anche in futuro.
Buonissima la prova ai pennelli da parte di Majo. Rispetto al numero precedente, sembra che abbia imboccato una strada più omogenea. Abbandonata la fase sperimentale, l'autore bresciano, preferisce utilizzare solo il tratteggio per rendere al meglio le varie atmosfere.
Sempre più padrone dei tre protagonisti, riesce a dar loro una variegata espressività. Inoltre, realizza in maniera ottimale anche i desolanti paesaggi urbani di guerra, come possiamo ben vedere a pagina 58, dove raffigura un semi distrutto albergo. Non possiamo non segnalare, tra l'altro, le scene del bombardamento del mercato, pagg. 7/12. E le buie e sporche fogne. D'effetto anche le varie scene oniriche in cui Gorka si mette in contatto con Harlan e gli mostra il "mattatoio". E la vignetta "riepilogativa" di pagina 93; e la biblioteca? Il tutto, tenendo conto che quet'albo è datato 1998 (vedi ultima tavola dell'albo), e dal suo prossimo lavoro non c'è che da aspettarsi di meglio. Un secondo numero che ancora una volta non ha disatteso le nostre aspettative. Non si tratta certo di una storia epocale, ma come inizio, unita al primo numero, davvero un ottimo esordio. A questo aggiungiamoci un'altra ottima cover di Enea Riboldi e, se il buon giorno si vede dal mattino... A proposito di cover, sembra che le prime due siano tra loro strettamente
legate, come lo sono le storie all'interno. Le due avventure costutiscono
un dittico ambientato in una zona di guerra infestata dai vampiri. E allora,
la prima copertina aveva un'ambientazione bellica, la seconda ha una presenza
vampiresca. |
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