La soluzione del mystero e' semplicemente una "riflessione" di Castelli:
- Questa storia e' completamente priva di senso!
- Ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare. Del resto ci pagano per questo.
Viva l'ironia del Buon Vecchio Zio Alfy! Attendiamo con ansia il prossimo
quiz che mettera' alla prova la nostra insanita' mentale!
disegno di G.Alessandrini (c) 1996 Bonelli
Per i pił curiosi cerchiamo dunque di svelare l'arcano:
Innanzi tutto si nota subito che i caratteri sono indiani, ma diversi da
quelli del "Mysterone" (di piu' non so, non sono certo un esperto di
lingue orientali!), per cui non possiamo avvalerci della traduzione
gia' pubblicata per avere le corrispondenze dei caratteri.
L'ideale sarebbe possedere lo stesso font usato da Castelli, in modo da
riprodurre la scritta provando tutti i tasti e poi riportando il font a
qualcosa di leggibile. Tuttavia Castelli usa un Macintosh e io no.
Percio' non rimane che tentare il metodo classico, quello per cui "a
simbolo uguale corrisponde lettera uguale", che fa la gioia di migliaia di
lettori della Settimana Enigmistica.
A complicare un po' le cose si aggiunge il fatto che i caratteri sono
appiccicati tra di loro e quindi difficilmente isolabili. Un lavoro
meticoloso consente pero' di distinguerli tutti in maniera accettabile.
Il punto di partenza consiste nel tentare di identificare le vocali. Esse
sono generalmente le lettere piu' comuni e quelle con cui terminano le
parole. Sono indubbiamente due vocali la terza e la sesta lettera della
prima parola. Dato che in particolare nel secondo balloon la prima di
queste due vocali appare da sola, e' estremamente probabile che essa sia
una "E". Nelle prime due parole compare inoltre una stessa sequenza di
due consonanti, sia al centro di una parola che all'inizio di un'altra.
E' dunque probabile, supponendo che il secondo carattere del dittongo non
sia una "I" (il che e' plausibile, visto che appare di rado), che la
coppia di caratteri sia una coppia "s-t" (due consonanti all'inizio di una
parola possono essere solo "s-t", oppure "p-r", "s-p", "s-c" e poche
altre; "s-t" e' di gran lunga la piu' probabile).
Da queste premesse decifrare le prime due parole ("Questa storia") e'
veramente un gioco da ragazzi. A questo punto abbiamo abbastanza lettere
(tutte le vocali! Cosa desiderare di piu', a parte un Lucano?) da
sostituire in tutto il testo, ed altre se ne trovano grazie ai monosillabi
rimasti (e' facile identificare "di", "per", "in", "ci").
E' meno intuitivo notare che le lettere maiuscole sono diversissime dalle
minuscole (e questo puo' causare qualche dubbio), ancora meno intuitivo
il fatto che alcune lettere siano state deliberatamente omesse. Ad
esempio, il primo fumetto, traslitterato, dice qualcosa come "Questa
storia ompletamente priva di senso!", mancano cioe' una "E" (accentata) e
una "C".
Nota: Se non ci avete capito niente, date pure la colpa al sottoscritto!
Del resto, e' veramente molto difficile spiegare queste cose senza poter
scrivere anche con il font hindi!