|
| ||||||||
| Dialoghi nella rete |
"Dialoghi nella rete" di questo mese torna ad occuparsi di presunta censura con questo intervento relativo al n.19 di Dampyr e tratto dal newsgroup it.arti.fumetti.bonelli.
A proposito di Dampyr n.17, purtroppo devo ammettere che la storia mi ha convinto solo nelle scene con il mago maghrebino, mentre il resto ha veramente poco mordente. E tutto questo sembra avere una causa... Infatti i personaggi di questa storia sono scrittori "maledetti" della beat generation: Borroughs, Allen Ginsberg, etc. In una scena, vediamo "Borroughs" che deve farsi immediatamente un'i- niezione d'insulina. In un'altra, un certo Hank, dichiara di avere il sangue malato. Ora, basta leggere un po' tra le righe per capire che uno dev'essere un tossicoma ne e l'altro ammalato di AIDS, altri ancora avere relazioni omosessuali, etc. Non capisco perche' censurare questi termini: tra l'altro la storia ne avrebbe guadagnato. Il demone poteva essere lasciato intravvedere come metafora della droga. O della gelosia. E le visioni, sia come allucinazioni indotte dal demone che come frutto della droga. Omettere questi particolari produce riduce la vicenda a una mera storia di mostri (con l'eccezione gia' detta del mago e di suo nipote). Altra nota: il demone era un plagiario... e con un pessimo gusto. (Ha copiato da una vecchia storia di Zio Tibia/Uncle Creepy. Ma il motivo della morte in un mondo immaginario e' stata ripresa ad nauseam da altri, tanti altri...). A questo punto sospetto che fosse veramente Hank, a questo punto (lo scrittore di scarso talento) e non il demone delle narrazioni a mettere insieme quelle scenografie... Resta da comprendere le cause di questa manovra: gia' nel primo episodio di Dampyr la storia era stata riscritta (o almeno ho avuto quest'impressione). Se ne puo' discutere: gli autori della Bonelli temono di offrire cattivi esempi? (Anche Dylan Dog e' iventato piu' pudico? Non lo seguo piu'...)
Pukel:
S: Oppure mi aspettavo una storia piu' allucinante, dato l'argomento. Non allucinazioni standard. La parte piu' visionaria finisce per essere proprio quella vissuta dai personaggi con i piedi per terra...
P:
S:
P:
S: Ben venga l'omissione se risparmia discorsi moralistici standard, ma in questo caso i personaggi risultano mediamente poco delineati, tranne "Borroughs" e Jack. Forse la caratterizzazione sarebbe stata piu' convincente se avessero usato due soli scrittori invece che un intero gruppo o generazione. (D'altra parte, e' chiaro che volevano che ci fosse il discorso della "generazione perduta"...) Comunque, il risultato e' che (Woody) Allen Ginsberg e Gregory (Hunter?) Sierra ^^; potevano indossare la tuta rossa dei guardiamarine di Star Trek fin dall'inizio: il marchio del personaggio programmato per morire durante la storia... e non sono stati sviluppati molto. Forse le pagine erano poche per sviluppare adeguatamente il soggetto. Che comunque non e' stato reso in modo incisivo. Per tornare alle interpretazioni, queste possono sempre essere molte. A me sembra che pero' abbiano lasciato spazio solo alla "storia di mostri" (e, inoltre, alla storia del mago e di suo nipote). Anche le messe in scena, operate dal demone, erano piuttosto deludenti. Insomma, un buon spunto, un po' ambizioso, sfruttato poco bene. Piu' interessante la storia collaterale. (Succede). Il demone narratore pero' era divenuto un demone plagiario... e su questo sembra che nessuno abbia detto da ridire. ^_^
P:
Personalmente, non credo sia intenzione della SBE impedire i "cattivi
esempi". Il termine andrebbe pero' definito, e puo' darsi che io e te
non ci troveremo d'accordo, o forse si, che importa? Per me DD ha dato
dei cattivi esempi le volte in cui e' stato cosi manicheo nelle sue
schematizzazioni buoni/cattivi che al confronto il Comandante Mark era
un personaggio assillato da dubbi sulla giustezza della sua causa.
Immagino pero' che tu intendessi "cattivi esempi" in senso
dylandoghiano, cioe' "cose buone e belle ipocritamente negate da una
societa' ecc...", ad esempio una storia d'amore omosessuale e non, per
esempio, un elogio dello stupro o del massacro del Sand Creek o del
suicidio in eta' adolescenziale.
S:
P:
S: Altrimenti dove lo mettiamo "Gesuita Joe" di Hugo Pratt?
P:
S:
P:
S:
P:
|
|