Solo un povero, vecchio papero?

una rilettura di "Zio Paperone e la disfida dei dollari"
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Solo un povero, vecchio papero?
 
E' nel marzo del 1952 che i lettori americani possono leggere la prima storia lunga intitolata a Paperon de' Paperoni come protagonista indiscusso. E' il n.386 del mensile "Four Color Comics", a tutti gli effetti un esperimento dell'editore Dell/Western per valutare l'opportunità di dedicare una collana autonoma al vecchio papero in ghette e cilindro. Un esperimento, va da sé, perfettamente riuscito, che consentirà, di lì a pochi mesi, di varare la collana indipendente "Uncle $crooge".
La storia in questione è "Zio Paperone e la disfida dei dollari" ("Only a Poor Old Man", in originale) e l'autore è, ovviamente, Carl Barks.

E' proprio in questa storia che possiamo identificare il punto di non ritorno nell'evoluzione del personaggio di Paperone: da macchietta comica che era, il vecchio papero di origine scozzese diviene in modo definitivo e irrevocabile un vero protagonista. Molta acqua è passata sotto i ponti dal suo esordio nel 1947, e il personaggio ha acquisito spessore e profondità, in modo forse inaspettato per il suo stesso ideatore.
Inizialmente pensato come antitesi per Paperino, si evolve senza uscire da questi binari, divenendo motore per molte avventure: Paperone è infatti ideale come nemesi paperinesca, in quanto incarna l'antitesi perfetta dell'indolenza spensierata del nipote. In questa prima fase tuttavia Paperone non può ancora essere protagonista, troppo grezzo è ancora il suo carattere, troppo poco umana la sua personalità. Poi compaiono i bagni nei dollari, il deposito pieno di denaro, la Banda Bassotti. Quasi inconsapevolmente, Barks ha traghettato la sua creatura verso la maturità: ed è in questa prima avventura di lungo respiro che si dipana finalmente la complessa personalità dello strano riccastro. Strano perché è davvero una macchietta: per esempio, fa il bagno nei dollari, non solo in modo proverbiale ma proprio nuotandoci dentro. Ma in questa avventura, da macchietta che era, egli completa il processo che lo trasforma in persona: fa il bagno nei dollari, perché questo è l'unico piacere che la vita gli riserva; perché quel denaro non è solo ricchezza, ma soprattutto memoria. Memoria di una vita di avventure, in cui questo vecchio papero si è dimostrato più duro e furbo degli altri, senza mai venir meno alla sua legge morale: tutto denaro pulito, nessuna speculazione.

Il più duro dei duri
Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.7

(c) Disney

Il più duro dei duri<br>Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.7<br><i>(c) Disney</i>

Raccontando tutto questo ai nipotini incuriositi, Paperone riscopre in se stesso le motivazioni che l'hanno spinto a essere quel che è, e con esse ritrova anche la voglia di combattere contro i Bassotti che (ben lungi dall'essere paragonabili agli sciroccati che sono diventati oggi) si rivelano astuti e determinati nel perseguire il loro obiettivo truffaldino.
La battaglia che ne segue è davvero epica e ricca di colpi di scena, e non ve la raccontiamo per non togliervi il piacere della lettura (ma davvero non avete ancora letto questa storia? E che cosa aspettate?!). Notiamo solo come la capacità di Paperone di ribaltare a suo favore le sorti finali della battaglia poggi esclusivamente sul valore del suo denaro: non tanto nel valore economico, quanto in ciò che è significato per lui accumularlo durante tutta la vita.

L'unico piacere di cui abbia mai goduto
Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.29

(c) Disney

L'unico piacere di cui abbia mai goduto<br>Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.29<br><i>(c) Disney</i>

Anche Paperino e nipoti, che per la prima volta diventano le spalle del loro ricco zio perdendo il ruolo di protagonisti, rimangono incapaci di comprendere la visione delle cose di Paperone, ed è emblematica in tal senso la sequenza finale, in cui lo definiscono "solo un povero vecchio" (come appunto nel titolo dell'episodio).

Solo un povero vecchio
Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.32

(c) Disney

Solo un povero vecchio<br>Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.32<br><i>(c) Disney</i>

Ma proprio in virtù di questa incapacità di Paperino di cogliere l'altrui punto di vista, Paperone diventa improvvisamente vera persona. L'ambiguità che si porterà sempre dietro, d'ora in avanti, sarà proprio questa: apparirà a tutti come un avido accaparratore, che cerca nel denaro la felicità, mentre esso rappresenta per lui la consacrazione e il memoriale di tutta la sua vita.
Il deposito del denaro contante è come un mausoleo, un tempio dedicato da Paperone alla memoria di se stesso, in cui ogni moneta racconta una storia epica, quasi un'agiografia, ma uno solo è l'uomo in grado di ascoltarla: lo stesso Paperone.

Ogni moneta ha una sua storia
Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.7

(c) Disney

Ogni moneta ha una sua storia<br>Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.7<br><i>(c) Disney</i>

Sarà proprio da questa ambiguità che nasceranno i suoi avversari: i Bassotti, interessati solo alla ricchezza ma non al percorso che occorre fare per ottenerla; Cuordipietra Famedoro, quasi l'alter ego di Paperone, incapace però di comprenderne il codice morale; Amelia, che finalmente metterà a nudo il senso di tutte le motivazioni di Paperone, per il quale conta più la prima monetina guadagnata di tutte quante le sue ricchezze.
Ma queste storie nel 1952 sono ancora di là da venire: già però fin dalla "disfida dei dollari" Paperone esce umanizzato, definito nei suoi sentimenti e nelle umane contraddizioni da questi generate. E proprio queste contraddizioni saranno la chiave che permetterà all'antipatico papero ricco, avaro e misantropo di divenire uno dei protagonisti più simpatici e amati di tutta la produzione disneyana.

Come un pesce baleno!
Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.29

(c) Disney

Come un pesce baleno!<br>Zio Paperone e la disfida dei dollari - tav.29<br><i>(c) Disney</i>