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Giancarlo Berardi Disegni/Copertina interna: Carlo Ambrosini KEN PARKER MAGAZINE n.23 "Il gioco delle bugie" - 32pp - 94.12
Dylan riceve un quadro del XIX secolo raffigurante un indiano. La sera stessa, Dylan sogna di essere ucciso da una materializzazione dell'indiano. Convintosi che il quadro sia in qualche modo "maledetto", Dylan cerca di evocare lo spirito dell'indiano ricorrendo all'aiuto di un medium...
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Trama della storia Prologo. XIX secolo, Stati Uniti d'America. In una notte di luna piena, Wah-Kee, vittima di una maledizione, cerca invano il proprio riflesso nelle acque di un lago. Om-Pah, lo stregone del villaggio, tenta di aiutarlo, ma � ormai troppo tardi... Fine del XX secolo, Londra. Dylan riceve un quadro nel quale � raffigurato un indiano. La notte stessa, l'immagine dell'indiano si separa dal dipinto e, fluttuando nell'aria e passando attraverso le porte, raggiunge Dylan, uccidendolo barbaramente per poi divorarne il cuore. Ma si trattava solo di un incubo. Il giorno dopo, Dylan decide di ricorrere all'aiuto di Fletcher, un medium, per cercare di evocare lo spirito dell'indiano. Ma Fletcher non riesce a stabilire alcun contatto. Dylan si reca poi a trovare la persona che gli ha inviato il dipinto. Si tratta di Graham, un vecchietto caduto per� in stato catatonico e dunque incapace di rivelargli alcunch�. Tentando di evocare una persona che sia legata all'indiano raffigurato nel quadro, Fletcher finisce col richiamare non dall'aldil�, ma direttamente dalle praterie del Wyoming del XIX secolo, Ken Parker (in carne ed ossa). Superati i primi "convenevoli" (cfr."La frase") e riconosciuto nell'indiano del dipinto Wah-Kee, Ken racconta a Dylan del periodo in cui guid� il pittore John Henry in territorio indiano e di come Henry, giudicato colpevole della misteriosa morte di Wah-Kee (uno dei guerrieri ritratti dal pittore), venne massacrato da una trib� di Cheyenne.
Epilogo per Dylan. Dylan comprende quale mistero si cela dietro il dipinto inviatogli da Graham. Henry, una "incarnazione del maligno", sottraeva le anime alle persone delle quali eseguiva un ritratto. L'anima di Wah-Kee si era per� scissa in due parti: la parte "malvagia", rimasta imprigionata nel quadro, e la parte "buona", confluita nello schizzo preparatorio. Bruciando assieme i due ritratti, Dyaln ricompone lo spirito dell'indiano, il quale pu� cos� "cavalcare in pace nei pascoli del cielo".
Epilogo per Ken. Ken, in mezzo ad una prateria, osserva pensieroso il cielo stellato. Lo stregone Om-Pah lo invita ad entrare nella propria tenda. Ken, sdraiatosi su una sorta di lettino, inizia a parlargli di uno strano sogno che ha fatto, ma Om-Pah, liberatosi del copricapo di stregone, inforcati un paio di occhialini e preso una sorta di blocchetto per appunti, gli dice: "no, non questo [...]. Parlami della tua infanzia"... |
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