ubcfumetti.com
Indice del SitoNovità !Cerca nel SitoScrivi a uBC
MagazineRecensioni




" La casa dei fantasmi"


Pagine correlate:

Un maggiordomo anziano ha grandi responsabilit�. Anche quella di elevare il tono di una storia dell'indagatore dell'incubo.

Ben fatto, Jeeves. . . pardon, Edgar!
recensione di Oscar Tamburis



TESTI
Sog. e Sce. Pasquale Ruju
   

Dopo le bizzarrie "musicali" del numero scorso, Dylan torna ad occuparsi di una "normale" indagine su una casa infestata (d'altronde, al di l� dell'esperienza maturata in tanti anni di carriera, � proprio in un caso del genere che ha conosciuto il suo futuro assistente Groucho, come ci viene narrato nel n.200).
O forse � pi� appropriato dire che � Ruju ad essere tornato, dopo una lunga assenza, ad affrontare alcuni dei t�poi a lui pi� cari, ossia il segreto nella cantina ed un coprotagonista ben caratterizzato, che instaura una sorta di dialogo-confessione con il lettore.

(36k)
L'irreprensibile Edgar
Daniele Bigliardo (c) 2004 SBE
   
 
Nel primo caso, sono numerosi i riferimenti individuabili in precedenti storie dello stesso autore (andando a memoria: n.130, Gigante 7a, n.141, n.144, n.162, n.166, fino alla storia doppia dei numeri 180/181). La cantina - o il sotterraneo, in generale - evoca un innegabile e perversamente affascinante aroma di mistero, di proibito, fa venire i brividi e al contempo schizzare l'adrenalina a mille. Gradino dopo gradino, l'occhio si abitua all'oscurit� ed inizia ad intravedere dei contorni di un qualcosa, che sembra rimandare all'orecchio rumori occulti ed ancestrali.

Anche stavolta Dylan scende le scale con circospezione, in cerca dei fantasmi di donne torturate ed uccise dal giovane rampollo di una nobile casata. Li incontrer�, come incontrer� anche lo spettro della coscienza di costui: la parte buona che cede a quella malvagia e fluttua via, fino al catartico ricongiungimento finale, come nella pi� classica tradizione del dualismo alla Jeckyll & Hyde.

L'altro punto degno di nota - e che da solo avrebbe meritato ben pi� dei 5/7 della sceneggiatura - � senza dubbio da ricercare nella figura di Edgar. Del maggiordomo Edgar, non lo si dimentichi. Personaggi del genere rubano tranquillamente la scena al protagonista (il quale tutto sommato inanella una successione "standard" di pensieri ed azioni), perch� loro "vivono" appieno la storia, conferendole uno spessore altrimenti minimo, e riuscendo graditi al lettore, che per una volta legge le vicende di una persona e non (solo) l'ennesima variante di un qualche clich� narrativo.

Ruju ogni tanto mette a segno belle sorprese come queste, anche se forse finora quest'impresa gli era riuscita meglio in storie pi� brevi, apparse tra l'altro tutte sui giganti (a partire dal vicino di casa nel Gigante 4d, al nonno lupo nel Gigante 6b e allo stesso Dylan nel Gigante 8e).

"...forse � proprio l'indagatore dell'incubo a perdere nel confronto, perch� alla fin fine � lui a dover rimanere ancorato entro gli argini, seppure flessibili, di un predeterminato canovaccio"    
Spesso poi, come in questo caso, l'uso delle didascalie discorsive aiuta di molto nell'intento di rendere in maniera pi� sfaccettata la psicologia di un personaggio. Edgar conosce alla perfezione l'arte della casa, ed attende con estremo scrupolo alle sue mansioni, come non manca di far notare. Non giudica le azioni del proprio padrone. Per lui il rispetto delle regole viene eretto quasi a ragione di vita. E tuttavia non � una figura stereotipata, come anche Dylan viene indotto a pensare (vedere a questo proposito la scheda della storia). Come detto prima, forse � proprio l'indagatore dell'incubo a perdere nel confronto, perch� alla fin fine � lui a dover rimanere ancorato entro gli argini, seppure flessibili, di un predeterminato canovaccio.

Che dire? I comprimari nascono e muoiono in genere nel giro di un albo, e gli autori sono giocoforza costretti a descriverne quanto meglio possibile i tratti pi� salienti e significativi.
La maggior parte delle volte, purtroppo, ci� non accade, ma qualche volta s�. Per fortuna. Ben fatto, Edgar.



DISEGNI
Daniele Bigliardo    

L'architetto Bigliardo svolge complessivamente un buon lavoro. E' quasi inutile soffermarsi sulla cura che dedica alla descrizione degli ambienti e degli interni (la maestosit� della villa di Brentwood sembra "bucare" la pagina), ed anche le fisionomie sono ben rispettate.
L'influsso della "scuola salernitana" � tuttora presente e percepibile, ma � possibile notare qualche passo in avanti: mentre ad esempio Dylan rimane ancora raffigurato con una mascella ben "pronunciata", si guardano con piacere le diverse rese del volto dell'anziano Edgar. Le inquadrature non presentano particolari note di rilievo, tranne il fatto che, in alcuni casi, sono funzionali a mettere in risalto, come accennato, un tratto pi� "tecnico".



GLOBALE
 

La freccia del gradimento � decisamente rivolta in alto, ed i quattro punti in pi� sono tutti merito di un comprimario veramente di classe. La copertina riprende una delle sequenze della storia, anche se non avrebbe sfigurato un Dylan magari pi� sofferente.
In definitiva, un buon Ruju, un buon Bigliardo, un buon Dylan Dog.

Vedere anche la scheda della storia
 

 


 
(c) 1996 uBC all right reserved worldwide
Top
http://www.ubcfumetti.com §