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" Uno strano cliente"


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"Il sesto senso"? No, solo "quinto e mezzo"...

Una fiaba moderna
recensione di Cristian Di Clemente



TESTI
Sog. e Sce. Giuseppe De Nardo
   

Giuseppe De Nardo torna ai testi di Dylan Dog con un episodio molto particolare e che pu� prestarsi a due diverse prospettive di lettura.

La fiaba
Una famiglia felice vede morire il figlioletto (Tom) di leucemia, la sofferenza � troppo forte e i genitori si distruggono a vicenda. Il padre se ne va di casa e si d� all'ozio e all'alcol, la madre finisce all'ospedale per avvelenamento da barbiturici. Il figlio scomparso non pu� sopportare tutto questo e, novello fantasmino Casper, con un gesto di profondo amore per i suoi genitori si ribella momentaneamente al suo destino e si rivolge a Dylan (che ignora fino all'ultimo la natura dello "strano cliente" che d� il titolo all'albo) per far tornare il padre a casa.

"Questo episodio pu� essere letto come una fiaba ..."    

Come in ogni favola che si rispetti, Dylan e il suo cliente dovranno fare i conti con l'orco cattivo della situazione: il vampiro, che succhia la linfa vitale delle proprie vittime, le rende sue schiave e le costringe ad agire contro gli amici di un tempo (come nel caso del barista del music bar, amico del padre di Tom ma ora al servizio del suo nemico).

(11k)
Arrivano i nostri!
Ugolino Cossu (c) SBE 2002
   
 

Naturalmente, poich� stiamo leggendo una favola, nessuno deve morire, anche se, naturalmente, i cattivi devono ricevere la giusta punizione. Cos�, il vampiro e i suoi seguaci sono sconfitti nel bosco incantato dall'indagatore dell'incubo, in soccorso del quale arrivano, "deus ex machina" che si ribellano al male, la musica (nella forma di un cantante leggendario) e la natura (nella veste di un gatto). I genitori del fantasmino si ritrovano e superano insieme il loro dolore, creando nuova vita.

Nella prospettiva della fiaba non ha senso porsi delle domande. Perch� interrogarsi sul come mai il padre del fantasmino sia tornato proprio nella citt� in cui sa che l'orco lo vuole morto per un grave torto subito in passato, e allo stesso tempo sia cos� poco furbo da portare al collo la sua sola assicurazione sulla vita nei confronti del cattivo (una chiave di una cassetta di sicurezza con documenti compromettenti)? Perch� stupirsi dell'ingenuit� di Dylan che non capisce il fine dei suoi nemici quando gli ordinano di sparare un colpo a salve in aria (ovviamente, creare delle prove contro di lui) e che si allontana dal bosco dopo una collutazione senza neppure verificare che i suoi avversari siano sistemati o, almeno, disarmati? Oppure perch� chiedersi che differenze esistano tra i vivi e i fantasmi se questi ultimi possono tenere in mano salvadanai (pag.5-9), piantine stradali (pag.33, prima vignetta) oppure ordinare (e, immaginiamo, pagare) pizza a domicilio per i propri gatti (pag.37)?

L'episodio dell'indagatore dell'incubo
Se abbandoniamo la prospettiva della fiaba e ci addentriamo in quella dell'albo del mese di Dylan Dog, si avvertono diversi scriccolii.

"... ma se lo leggiamo come un albo di Dylan, emergono diversi punti deboli..."    
A cominciare dalle debolezze narrative evidenziate nel punto precedente, lo svolgimento dell'episodio non suscita emozione o dolore, essendo incentrato per la maggior parte sulle indagini di Dylan e lasciando in disparte (per ovvie esigenze narrative) il piccolo fantasma. Si ha la brutta impressione, dunque, che il piccolo Tom sia un fantasma solo per giustificare che quest'albo � stato pubblicato su Dylan Dog anzich� su Julia.

Infelice il personaggio della zia Emmeline, anch'essa fantasma: una soluzione che deprezza il colpo di scena di pag.92, quando scopriamo che il piccolo Tom � in realt� morto. In queste situazioni alla "Il Sesto senso" (vedere la scheda della storia) si � portati a rivedere tutto quello che � accaduto in precedenza, e la presenza di un'altro fantasma sembra un tradimento al lettore, in quanto rendeva impossibile anche solo intuire la verit� su Tom, in un contesto gi� povero di quei piccoli particolari fuori posto che, colpendo l'attenzione ma non svelando la soluzione, avrebbero reso interessante una seconda lettura.

E se in una fiaba non bisognerebbe soffermarsi sui dettagli o essere pignoli con le soluzioni narrative, lo stampo realistico della storia ("il vampiro" � solo il soprannome di un usuraio) e la mancanza di un'idonea atmosfera magica o misteriosa fanno balzare all'occhio i punti deboli riportati.

Concludendo, il giudizio complessivo � buono per l'idea portante dell'albo, ma appena sufficiente per come � stata trasposta in sceneggiatura.



DISEGNI
Ugolino Cossu    

(9k)
La sofferenza di un bambino
Ugolino Cossu (c) SBE 2002
   
 
Ugolino Cossu � in buona forma per quest'albo molto particolare dell'indagatore dell'incubo. Efficace l'espressivit� dei vari protagonisti (se si esclude la terza vignetta di pag.83, dalla quale non diremmo che Slick � stato colpito da un pugno in faccia), con una menzione speciale per il piccolo Tom: ispira tenerezza soltanto a guardarlo ed � realizzato con uno sguardo toccante e di chi � stato costretto a crescere troppo in fretta dagli eventi della vita. Il disegnatore � invece meno a suo agio con il personaggio della zia, la cui fisionomia varia di tanto in tanto (in particolare, gli occhi).

Ben realizzate tutte le ambientazioni interne (come cura del dettaglio e resa architettonica) ed esterne (in particolare, il bosco e tutte le sue foglie). Comunque, viene da chiedersi come mai sia cos� difficile trovare, in queste pagine, l'ombra proiettata al suolo da parte di una persona in piedi. Supponiamo che sia il risultato di una scelta dettata dal fatto di non rendere evidente la diversa natura tra Dylan e i fantasmi... ;-)



GLOBALE
 

Copertina discreta di Angelo Stano, che chiarisce sin da subito parte del significato del titolo, ma con un Dylan troppo secco, quasi ai limiti dell'anoressia, a giudicare dai suoi polsi.

"Un'idea toccante non adeguatamente sviluppata in sceneggiatura..."    
E' la prima volta che in una cover della serie regolare compare lo studio di Dylan.

Nel complesso, lo spunto dell'episodio � tra i pi� toccanti e profondi degli ultimi tempi per la serie, ma purtroppo non � stato adeguatamente supportato dalla sceneggiatura, piuttosto fredda e poco tendente al creare emozione nel lettore.

Vedere anche la scheda della storia
 

 


 
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