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  Tito Faraci
Nato a: Sant'Antonio Ticino, Gallarate (VA)
Data di Nascita: 23.05.1965
scheda di Emanuele De Sandre

AutoBiografia

Io sono nato nella radice cubica della provincia, considerato che Varese sebbene sia un capoluogo � pur sempre un posto di provincia. In provincia di Varese c'� Gallarate, vicino a Gallarate c'� un posto che si chiama Lorate Pozzolo. Nella frazione di Lorate Pozzolo che si chiama Sant'Antonino Ticino, 2000 abitanti, sono nato io. Provincia profondissima. Per andare a prendere i fumetti dovevo prendere la bicicletta e andare nell'edicola pi� fornita del paese vicino...

Sono andato a vivere da solo che avevo appena 19 anni, con la scusa di andare a Pavia a studiare Storia e Critica del cinema. L'universit� non l'ho mai finita, ma � arrivato il lavoro.

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Tito Faraci visto da Giorgio Cavazzano
   
All'inizio non erano neanche fumetti, facevo il giornalista, anzi per la precisione all'inizio facevo fanzine musicali all'universit�, poi un giorno Francesco Salvi, nel momento del Mega Salvi Show, cercava qualcuno che gli facesse la sua fanzine. Una sera a un concerto di gruppi alternativi che lui presentava, gli hanno indicato me. Mi ha chiesto se gli facevo una fanzine vera e propria che parlasse di lui. Per un anno gliel'ho fatta, si chiamava "Cosce" ed era allegata a un giornale che allora tirava tantissimo, 100.000 copie. Quando la cosa � finita sono rimasto alla casa editrice, che era la Vallardi di allora, adesso non c'� pi�, dove sono stato fondatore di un giornale di heavy metal e via cos�. Rispondendo ad un annuncio sul giornale ho iniziato a collaborare con una piccola agenzia che si occupava di fumetti, e ho iniziato a fare qualcosina per bambini. Poi sono passato ad occuparmi di publishing e relationship di personaggi grossi americani, tipo quelli della King Feature e anche in parte della DC Comics. Mi occupavo per� di cose un po' frustranti tipo il marketing. La cosa poi � andata a ramengo, ci si � lasciati abbastanza male, e a questo punto siccome comunque mi occupavo di fumetti sono andato a lavorare nell'agenzia di Gianni Bono, L'Epierre. Era la fine del '95. Dopo poco Gianni Bono mi disse "perch� non mandi qualche soggetto in Disney?", e quei soggetti andarono immediatissimamente bene! La prima storia che ho mandato di Topolino l'ha disegnata De Vita, la terza Cavazzano.

Cavazzano � il mio mentore, gli devo veramente tantissimo. Con lui ho fatto un ciclo di storie del Commissario Manetta apparse anche nella raccolta "Topolino Noir" edita da Einaudi. Hanno avuto molto successo e anche una certa influenza, oserei dire. Con la Disney ci sono stati due anni molto intensi e produttivi. Contemporaneamente avevo conosciuto Mario Gomboli, attuale direttore generale dell'Astorina. Con lui ho inziato a fare le prime cose per Diabolik proprio nel gennaio del '98, fino a che mi ha chiamato Luciana Giussani... Per poco non svenivo! E'iniziato cos� il periodo in cui lavoravo per Disney, Lupo Alberto e Diabolik, ma solo come soggettista; nel '99 � arrivato Dylan Dog insieme a Nick Raider, ma Nick � partito un po' in ritardo. Per un periodo tremendo ho lavorato con 4 poli di riferimento: Disney, Bonelli, Astorina e Lupo Alberto, del quale ho fatto nel '99-'00 anche i cartoni animati. Poi con Lupo Alberto � un po' finita, anche se con Silver sono rimasto in ottimi rapporti, era il personaggio con il quale trovavo maggiori difficolt�.

Nel '98 vedevo gi� molto Gomboli, che � molto amico di Castelli, e con Artibani abbiamo scritto una storia di Martin Mystere. Questo doppio albo per� doveva essere un episodio a se stante, non lasciava ancora presagire a nulla.

Il '98 per� � un anno molto soddisfacente, vinco il premio come autore emergente a Lucca, si comincia a parlare un po' di me anche oltre i miei meriti, e quindi si � generata un po' di attenzione. Per tutta una serie di motivi, soprattutto attraverso legami di stima con le singole persone, mi avvicino sempre di pi� al mondo Bonelli, ma � quasi una cosa scherzosa: loro "chiss� perch� non lavori ancora per noi?" e io "ma perch� non lavoro ancora per voi?" Poi un giorno mi telefona Maria Baitelli, caporedattrice di via Buonarroti, e mi chiede se mi interessava provare su due personaggi, Dylan Dog e Nick Raider. Io stavo per svenire, perch� erano veramente i personaggi che mi interessavano di pi�!

Dylan Dog per quegli elementi di commistione di generi che adoro, oltre al fatto di sentire molto nelle mie corde il racconto sclaviano. E poi Nick Raider, storie di poliziotti come quelle che leggo alla sera e alle quali sono molto affezionato. Non ci volevo neanche credere. Sono andato ad incontrare lo stesso giorno Mauro Marcheselli e Renato Queirolo. Mauro mi � stato subito molto simpatico, Renato invece mi ha spaventato moltissimo, ma mi ha anche molto affascinato. Ho iniziato con una prima storia di Dylan Dog, che � andata bene anche se � una storia un po' normale, su binari tranquilli (e a volte me ne pento anche un po') che � Il discepolo�

Verso la fine del '99 ho portato il terzo tentativo di soggetto per Nick Raider a Renato ed � andata bene. Da quel momento siamo partiti a velocit� super. Nel 2000 Marcheselli mi ha chiamato dicendomi "ti dobbiamo parlare di una cosa importantissima": mi ha mandato da Boselli che mi ha chiesto se me la sentivo di fare un Cico, che per loro � una cosa importantissima, "anche per me!" ho risposto.

Nel marzo del 2001 Renato mi ha detto "perch� non mi scrivi un Magico Vento?" Io per un po' non ho proposto nulla perch� ero un po' intimidito, poi ci siamo incontrati con Renato e Gianfranco Manfredi e da l� � partita anche questa collaborazione. Per il momento non c'� altro in vista� ;-)


Forse non tutti sanno che..

  • Tito "Luca" Faraci tra il '95 e il '96 ha scritto due albi dell'inimitabile e indimenticato Arthur King, personaggio creato da Lorenzo Bartoli e Andrea Domestici. Le avventure che portano la sua firma sono la n�16 "Ti senti sola stanotte?" e la n�28 "Il sangue e l'acciaio", entrambe per i disegni di Piccininno.
  • La Disney Libri ha appena mandato in libreria, per la collana Disney Avventura, il romanzo per ragazzi "Il popolo delle tenebre", scritto da Tito Faraci.


Dicono di lui..

"Romano Scarpa resta la premessa necessaria per ogni discorso sull'aspetto poliziesco della versione italiana di Topolino. Tito Faraci � lo scrittore che ha ripreso questa tradizione contribuendo in maniera determinante a dare di nuovo alle storie del topo una profondit� e un'atmosfera poliziesca di matrice narrativa contemporanea. Per sua stessa ammissione, nel recuperare la linea di continuit� dell'universo di Topolino ha applicato lo stile "revisionista" inaugurato dallo scrittore e sceneggiatore britannico Alan Moore in ben altro ambito fumettistico: i supereroi "

Daniele Brolli nella postfazione di Topolino Noir, Einaudi 

"(...) mi sono avvalso ai testi della collaborazione di Tito Luca Faraci e - pensate un po'! -ho lasciato a lui l'onore e l'onere di partorire un titolo! Oltre che un ottimo sceneggiatore (ricorderete senz'altro il suo Harpo, il maiale azzurro pi� goloso del mondo) Tito � un buon amico, una persona disponibilissima. Per darvi un'idea di che tipo sia, immaginate una mente vulcanica imprigionata in un corpo sempre in movimento; nei momenti di maggior silenzio, potete quasi sentire il rumore dei suoi neuroni cerebrali che friggono per il costante sforzo cui li sottopone!"

Lorenzo Bartoli nell'editoriale di Arthur King n� 28 "Il sangue e l'acciaio" 

"(...) Una volta aveva i capelli lunghi e suonava in un gruppo rock."

Dall'introduzione al romanzo "Il popolo delle tenebre", Disney Libri


Index Personale

Testi
Dylan Dog 1999| sp13al
2001| 177 sp15 g10
Magico Vento 2002| 65
2003| ''75
Martin Mystère 2001| 234/235'
Nick Raider 2001| 152 153 158
2002| 165 166 175
2003| 179 180 184
Zagor 2001| ci21
2003| ci23


 

 


 
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