Gli indagatori dell'Incubo
la trasferta londinese tra incubi e mostri
Recensione di G.Del Duca | | dampyr/
Dampyr speciale 2 "Orrori di Londra, Gli"
Gli indagatori dell'Incubo
Scheda IT-DP-sp2
- Orrori di Londra, Gli
valutazione 74%
Questa immagine d� bene l'idea di una storia in cui gli abituali protagonisti sembrano in pi� occasioni 'fuori sincrono' con la realt� che li circonda, sorpresi da eventi troppo strani anche per loro. Londra � lo scenario ideale per una storia dalle forti connotazioni metafisiche, e il pensiero, anche grazie ai disegni di Freghieri, non pu� che andare a Dylan Dog. Molti degli elementi sovrannaturali e surreali di questo albo sembrano usciti da un certo tipo di storie 'dylandoghiane' (e sono anche pi� 'dylandoghiani' di elementi apparsi in storie pi� recenti di Dylan Dog), e viene da pensare che la filosofia e l'ironia dell'Indagatore dell'incubo sarebbero le armi migliori per affrontare le creature uscite dagli incubi di un bambino dai poteri extrasensoriali (come il bambino di DD 56 "Ombre", tanto per citarne uno dei tanti) o i passaggi da una dimensione all'altra, ma poi lo stile pragmatico di Boselli riconduce tutti questi elementi ad un ambito meno onirico, rendendoli coerenti con la logica interna dell'universo dampyriano.
Una storia diesel
Come nel primo speciale assistiamo a una sarabanda di apparizioni soprannaturali, che in questo caso sono tutte perfettamente funzionali ad una trama ambiziosa, che sfrutta tutte le 176 pagine per dipanare diverse storyline di ampio respiro. Una storia che riesce a mettere assieme un consistente aspetto soprannaturale, a riunire quasi tutti i comprimari britannici di Harlan e infine a portare avanti la continuity (absit iniuria verbis). Ma tutto questo ha un prezzo, e il prezzo � rappresentato dalle prime 30 pagine, in cui la storia fatica a carburare.In queste pagine, oltre all'incidente scatenante (la morte di
E' ovvio che una vicenda con cos� tanti riferimenti a storie passate ha bisogno di rinfrescare la memoria, a beneficio di chi quegli albi non li ha letti o li ha dimenticati, ma il modo in cui questo avviene non sembra il pi� efficace. A parte il fatto che quello di mettere in scena personaggi che parlano tra loro di cose che dovrebbero gi� conoscere e che spiegano nei dettagli eventi che sarebbe meglio mostrare visivamente � un vizio entrato a far parte nello stile della SBE, in questo caso specifico la scelta lascia perplessi perch� questa lunga sequenza, unita alla successiva con
Per fortuna, dopo la partenza diesel, la storia si rimette in carreggiata e le varie storyline hanno tempo e modo per dipanarsi con un ritmo incalzante e dando forma ad una storia che unisce l'azione all'ambientazione, nella migliore tradizione della testata.
L'albo che ne viene fuori � una sapiente alchimia che, oltre a seminare indizi importanti sul rapporto tra
Disegni e copertina
La trasferta londinese fa bene ad Harlan, e la trasferta su Dampyr fa bene a Giovanni Freghieri. Intendiamoci, il tratto di Freghieri � sempre uguale a se stesso, i volti delle comparse, le loro espressioni, i tratteggi, le ombre, rientrano in un raffinato stile ben noto ai lettori di Dylan Dog. In questo albo per� si nota una cura dei dettagli, spercialmente nel tratteggio dei volti e degli sfondi, che in altre recenti prove era assente, a favore di tavole un po' tirate via.
Molto efficace quando si tratta di dare vita ad ambienti e personaggi in cui pu� sfruttare la sua vena glamour, come la casa di
Sicuramente buona la resa grafica dei tre protagonisti, anche se Kurjak, soprattutto nella prima parte dell'albo, ha dei tratti troppo 'mutevoli'.
Poco da dire sulla copertina di
Dampyr Speciale n.2 - Sergio Bonelli Editore, annuale, in edicola, 176 pagine, brossurato � � 4,60
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valutazione 74%