

IT-VNASC-5

Fortezza, La
- Trama
Dopo la sconfitta sull'Amba Alagi l'esercito italiano è costretto a ritirarsi a Macallè, dove viene cinto d'assedio dall'esercito abissino. Lunga è l'attesa prima della battaglia. Gli eserciti si studiano e le trame politiche la fanno da padrone.
Valutazione
ideazione/soggetto






5/7
sceneggiatura/dialoghi






5/7
disegni/colori/lettering






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sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







70%
data pubblicazione Feb 2008
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette


tag
Fortezza, guerra, Africa, esercito, macallè, assedio
Annotazioni
Commento critico
Episodio di preparazione: si soppesano gli animi, si imbastiscono le trame e si prepara loffensiva alla fortezza diNote
- L'episodio si svolte tra l'8 dicembre 1895 e il 5 gennaio 1896.
- Sono introdotti nella trama due nuovi personaggi storici di rilievo: il
Maggiore Giuseppe Galliano , al comando del forte di Macallè durante l'assedio di questo albo e del successivo, eRas Maconnen , cugino del sovrano d'Etiopia Menelik II, colto ed abile sia in diplomazia che in battaglia. Alle loro figure Manfredi dedica le rubriche, rispettivamente, degli albi 6 e 7. - A pag.7 Vittorio interrompe una fucilazione ordinata dal Generale
Arimondi , lasciandosi andare a commenti negativi e pesanti insinuazioni sulla condotta del militare. Comportamento da corte marziale, ma utile a introdurre largomento centrale della vicenda: la gestione della guerra. - In risposta ai dubbi di Vittorio a pag.10 vediamo Arimondi abbandonare la fortezza di Macallè. Vittorio aveva già intuito la possibilità di una simile, sconsiderata, decisione. Lo notiamo dal suo atteggiamento: pacato e misurato, Vittorio si limita infatti a far notare al maggiore Galliano la gravità della situazione, non perseverando nei toni usati pocanzi in merito alla stessa persona.
- Vittorio si inventa stratega gestendo abilmente la Fortezza e i territori di
Macallè in vista dell'assedio imminente. Forse eccessiva la libertà dazione a lui concessa da Galliano, giustificabile però col clima di arrendevolezza diffusosi tra l'esercito. - A pag.17 Vittorio ordina di liberare i prigionieri. Tra questi troviamo ancora
Mohammed . - A pag.48 Vittorio sembra essere lunico militare preoccupato della gestione della guerra da parte del governo italiano. Infatti è il solo a sollevare dubbi e perplessità sulle scelte politiche e militari.
- Dallaccampamento abissino viene chiesto un medico allesercito italiano (per curare un Ras); nonostante limminente battaglia, assistiamo ad un esempio di lealtà tra eserciti, con Galliano che acconsente alla richiesta. Ma nella narrazione viene insinuato il dubbio sulla reale disponibilità di entrambe le parti: gli abissini richiedono infatti anche la presenza di Vittorio (che infatti può incontrare
Volto Nascosto e parlare con lui di Ugo) e gli italiani a loro volta sono interessati ad approfittare delloccasione per studiare da vicino il nemico. Ugo riportaMatilde aRoma per le feste, sotto esplicita richiesta della donna. Influisce sulla decisione del giovane levidente buona condizione psicofisica di Matilde.- Pag.76-77, i retroscena politici dell'assedio di Macallè non potevano essere spiegati che dal
conte Antonelli . Il diplomatico informa Ugo che dietro l'anomala e lunga attesa della battaglia c'è una trattativa per riscattare la salvezza degli occupanti del forte. Il Re d'Italia è, infatti, interessato a non subire il disonore e le critiche di un nuovo massacro dopo la disfatta dell'Amba Alagi di cui al precedente episodio. Si intuisce tuttavia che le richieste diMenelik II siano esorbitanti e che finirà con l'attaccare comunque, per dimostrare che fa sul serio ed alzare il prezzo, con lo scopo di finanziare il proseguimento della guerra. - Dopo il bacio tra
Sandra ed Ugo nellepisodio precedente assistiamo ad una brusca frenata nel rapporto tra i due: la ragazza avvisa Ugo che Matilde lo attende in camera da letto. Sandra è visibilmente provata, e ancor più lo diventa quando nota linteresse di Ugo per la situazione. I rapporti tra i due inevitabilmente si incrinano. - Alla fine dellalbo notiamo come il comando dellesercito abissino sia diviso tra Menelik, Ras Maconnen e Volto Nascosto. Questultimo infatti non ha nessun ruolo ufficiale e spesso deve rispettare le decisioni prese, ma comprendiamo dalle sue parole come il suo peso sia maggiore di quello attribuitogli.
Incongruenze
- Durante la visita medica allaccampamento abissino Vittorio viola il vincolo sacro dellospitalità introducendosi furtivamente nella tenda di Volto Nascosto. Per quanto non volesse ucciderlo (come egli stesso dice una volta scoperto) è strano vedere un uomo come Vittorio, disegnato con grande forza morale e rispetto per il nemico, cedere alla bieca curiosità di vedere in volto il suo nemico approfittando dellospitalità dello stesso.