Amba Alagi
Vittorio si distingue nella sconfitta italiana in Africa
Scheda di P.Laricchia | | bonelli/


IT-VNASC-4

Amba Alagi
- Trama
Vittorio insegue i suoi sogni di gloria in Africa dove, tra la polvere del deserto, assiste a tremende battaglie e si distingue per arguzia e capacità di comando. Subito viene notato sia dai suoi superiori e commilitoni, sia dai suoi nemici che d'ora in avanti controlleranno ogni sua azione.
Valutazione
ideazione/soggetto






5/7
sceneggiatura/dialoghi






6/7
disegni/colori/lettering






4/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







71%
data pubblicazione Gen 2008
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette


tag
Africa, guerra, esercito, coraggio
Annotazioni
Commento critico
Protagonisti dell'albo sonoIntanto a
Un discorso a parte meritano i disegni di Ersin Burak, che riesce bene ad affascinare nelle confusionarie scene di guerra col suo tratto marcato, così come caratterizza efficacemente Matilde e la sua instabilità mentale, mentre il suo tratto risulta meno efficace per l'ordinaria narrazione e nel disegno degli altri personaggi.
Note
- L'Amba Alagi, che dà il nome all'albo, è una montagna Etiopica alta poco più di 3.000 metri, situata nella regione del Tigrè. Tristemente famosa per la storia militare italiana essendo stata sede di due sconfitte: la prima nel
1895 è quella raccontata nell'albo; l'altra, durante la seconda guerra mondiale (1941), vide l'esercito italiano sconfitto, dopo un lungo assedio, da parte di quello britannico. - I bassi ranghi dell'esercito italiano sono composti in prevalenza da Ascari. Questi sono indigeni reclutati per la maggior parte in Eritrea e in Arabia del sud. Sempre regolarmente stipendiati, nel 1950 ottengono la pensione per il servizio reso. Ancora oggi vivono un centinaio di essi, uno dei quali in Italia. Invece l'esercito rivale è composto da Abissini (l'Etiopia infatti è conosciuta anche come Abissinia).
- Vittorio mette in scena la presentazione del suo squadrone ed entusiasma il
generale Oreste Baratieri . Questi, già membro della spedizione dei Mille, diviene deputato della destra storica al parlamento italiano per poi scendere in campo in Africa dove, dopo alcune battaglie, assiste alla disfatta dell'Amba Alagi. In seguito a tale avvenimento presenta le dimissioni, rifiutate però da Crispi che lo vuole ancora ad Adua dove, nel1896 , guida l'esercito italiano in una delle disfatte più tremende della storia d'Italia. - Pag.5-15, il
sergente Franchi racconta aVittorio della presa diCassala (Sudan) del1893 al seguito del governatore Baratieri. La città non era nella zona italiana e fu restituita nel1897 all'esercito britannico che nel frattempo era ritornato in possesso del Sudan. - Pag.34: si rivede
Mohammed , il giovane seguace diVolto Nascosto conosciuto da Ugo nel primo episodio, dove però non era stato rivelato il suo nome. - A pag.61 assistiamo ad un bacio (estemporaneo, ma non privo di trasporto) tra
Ugo eSandra . Che la domestica di Matilde avesse un debole per Ugo lo avevamo intuito, quello che non sappiamo è come si comporterà lui che è ancora, nonostante Vittorio, innamorato della di lei padrona. - A pag.65 vediamo
Matilde pronta a bere sangue per curare la sua anemia. Per quanto curiosa, la pratica era realmente in uso in quel periodo. A conferma di questo lo stesso Manfredi, nell'albo successivo, ci svela la sua fonte:"Le bevitrici di Sangue" di Salvatore Di Giacomo. Manfredi aveva già utilizzato questa pratica per una storia di Magico Vento. - Pag.86, Vittorio, il
7 dicembre 1895 , arriva tardi sull'Amba Alagi e può solo impegnarsi perché vengano riconosciuti gli onori alMaggiore Toselli . Questi infatti, poche ore prima, rifiutò di ritirarsi dall'Amba Alagi dopo la sconfita del suo esercito. Meritò la medaglia doro con questa motivazione: "Trovandosi con soli 1800 uomini di fronte a 20-25 mila nemici, combatté strenuamente per ben sei ore e colleroico sacrificio della propria vita e di quasi tutto il suo distaccamento, cagionò al nemico perdite enormi che contribuirono efficacemente a ritardarne lavanzata". - Pag.95-96, Vittorio chiede gli onori per il Maggiore Toselli alla
Regina Taitù , moglie diMenelik II , la stessa "offesa" da Ugo nel n.1 per un presunto "occhiolino". In quell'occasione Vittorio incontra per la prima volta anche Volto Nascosto, ma i due non parlano direttamente tra loro. - A fine albo, dopo diverse opzioni, Ugo decide di portare Matilde nella tenuta di Vittorio in campagna non seguendo il consiglio di questi che la voleva, se necessario, affidata alle cure di uno psichiatra.
Incongruenze
- Pag.38, nella rappresentazione grafica di Burak l'amico di Ugo,
Marino , non è semplicemente poco riconoscibile, è proprio un'altra persona, e non solo per l'errato colore dei capelli (qui scuri anziché bianchi come negli altri episodi). Segnalazione di C.Di Clemente