Medaglia d'oro
i traumi di Matilde e i nuovi progetti di Vittorio
Scheda di C.Di Clemente | | bonelli/


IT-VNASC-13

Medaglia d'oro
- Trama
Tornati a Roma, Vittorio è celebrato come un eroe mentre Ugo ritrova Matilde ricoverata in clinica. Lei crede che Vittorio sia morto ed ha maturato nuovi sentimenti. Vittorio è sempre più disinteressato nei confronti della donna ed ha idee chiare per il proprio futuro. Ugo ha invece motivo di riflettere a fondo sui suoi rapporti con Vittorio e Matilde.
Valutazione
ideazione/soggetto






5/7
sceneggiatura/dialoghi






5/7
disegni/colori/lettering






5/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







70%
data pubblicazione Ott 2008
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine

tavole o vignette


tag
ex voto, briganti, brigantaggio, traumi infantili, ipnosi, raptus, pedofilia
Annotazioni
Commento critico
Nel penultimo capitolo della miniserie di Manfredi, gli aspetti storici passano in secondo piano e tornano a prevalere le atmosfere melodrammatiche legate al trioLuigi Simeoni, ottavo disegnatore della testata, si approccia ai personaggi con il suo caratteristico stile dal forte contrasto bianco/nero e con volti dalle espressioni esasperate o semi-grottesche. Uno stile meno "nitido" in termini realistici rispetto agli standard della serie, ma egualmente riuscito nella ricostruzione degli scenari della Roma ottocentesca, dei vari ambienti e delle sequenze d'azione (in particolare l'esplosiva irruzione di Vittorio nel covo dei briganti).
Note
- L'episodio si svolte nel settembre 1896. Non sappiamo quanto tempo sia trascorso dal rientro di
Vittorio eUgo dall'Africa , ma sono comunque passati sette mesi dalla partenza del secondo nel n.7. - Gigi Simeoni è l'ottavo (ed ultimo) disegnatore ad esordire sulla serie.
- Si rivedono
Matilde e la sua dama di compagnia,Sandra , assenti dal n.7. Matilde è stata nel frattempo ricoverata in una clinica specializzata dopo un tentativo d'aggressione nei confronti diSuor Clelia , che la accudiva per volontà di Ugo. - Vittorio, celebrato come un eroe, è in procinto di ricevere la medaglia d'oro dal Re d'Italia. Conferma il proprio disinteresse per Matilde, che neppure va a trovare. Ha invece idee piuttosto chiare per il proprio futuro: continuare a combattere in giro per il mondo.
- A complicare la situazione, Matilde si è autoconvinta che la missione di Ugo sia fallita e che Vittorio sia morto; i suoi sentimenti sono inoltre cambiati, ora è per Ugo che prova amore, al punto da fargli una vera e propria proposta di matrimonio. Ugo, perplesso e preoccupato, prende tempo, ma a destabilizzare il precario equilibrio, al termine dell'albo, ci pensa suor Clelia. Quest'ultima rivela a Matilde che Vittorio è vivo e che ha provveduto alle sue cure, mettendo implicitamente sotto una cattiva luce le "bugie" di Ugo.
- Viene approfondito il tema degli abusi subiti da Matilde quando era una bambina da parte del suo precettore (in realtà un impostore), appena accennato nel n.3.
- Si allarga il numero di persone che ha sospetti sul destino del
generale Orsini , scomparso nel n.3 (ma la cui morte lega Ugo, Vittorio e Matilde); in questo albo Sandra ha intuito la verità, mentre anche ilconte Antonelli è sulle spine per quello che ildott.Masini potrebbe apprendere nel curare Matilde con l'ipnosi. Ugo e Vittorio non sono più tornati, invece, sull'argomento e, in particolare, sui nuovi dettagli scoperti da Ugo nel n.7. - Nuova apparizione dei briganti (la terza) nella serie. Torna, in particolare, quel
Verruca sfregiato da Vittorio nel n.2, che ferisce di striscio Ugo alla tempia, prima di darsi alla macchia dopo un assalto guidato da Vittorio. - I diverbi tra Ugo e Vittorio per le loro diverse visioni sono sempre più frequenti (frase "a"). Sconvolto dalla spietatezza di Vittorio nei confronti dei briganti, Ugo pensa a caldo anche di rompere l'amicizia con Vittorio (frase "b"). Il suo ferimento e la sincera preoccupazione ed affetto di Vittorio fanno arretrare Ugo dai suoi propositi (frase "c").
- Pag.15, i malati che terrorizzano Matilde con il loro aspetto sono affetti dal lupus, malattia autoimmune, vale a dire una disfunzione del sistema immunitario che aggredisce organi e tessuti. È contraddistinto da eruzioni cutanee a farfalla del dorso della mano e delle guance o da lesioni articolari, cardiovascolari, renali, gastrointestinali o nervose, accompagnate da febbre, astenia e anemia. Il suo nome deriva dal fatto che le piaghe che produce sono simili al morso di un lupo.
- Pag.26, per escludere che Matilde abbia il temperamento di un'assassina, il dott.Masini cita le teorie di Cesare Lombroso (1835-1909), lo storico studioso secondo cui la predisposizione al crimine si può notare dalla fisiognomica e, in particolare, dalla conformazione cranica dei soggetti.
- Pag.35, ultima vignetta, la citazione del Vangelo di suor Clelia ("è la verità che ci rende liberi"), contraria ad occultare la verità a Matilde, è tratta da Giovanni 8, 31-32.
- Pag.42, lo stornello (cfr.annotazioni del n.2) cantato durante la festa per Vittorio è la celebre "società dei magnaccioni" (da cui anche il ritornello "ma che ce frega, ma che ce importa"), atto d'accusa all'oste che aggiunge acqua al vino, ma anche elogio dei piaceri della vita.
- Pag.60-61, nuovo sogno di Ugo, in cui
Volto Nascosto affida all'italiano la propria maschera. Quest'ultimo si chiede se sia un dono o un incarico, prima di risvegliarsi. - Pag.74-76, durante il blitz al rifugio dei briganti, Vittorio usa la tecnica che
Mohammed utilizzò nel n.6 per stordirlo con una sassata. Ugo non può fare a meno di chiedersi quando l'amico abbia avuto il tempo di esercitarsi se era prigioniero, ma la concitazione del momento non gli consente di approfondire l'ennesimo "mistero" sin qui disseminato da Gianfranco Manfredi.
Incongruenze
- Inviateci le vostre segnalazioni!
La frase
-
Vittorio: "Perché non parti con me? Non ti interessa più conoscere il mondo? Roma è così prevedibile, da secoli uguale a se stessa..."
Ugo: "Devo pensare a Matilde. Ho delle responsabilità verso di lei..."
Vittorio: "Ah! Ah!... Non dirmi che te la vuoi sposare!"
Ugo: "Sta' zitto!"
Vittorio: "Diavolo! Te la vuoi sposare per davvero? Sarebbe l'errore più grande della tua vita, amico mio. Vuoi sacrificare i tuoi anni migliori per una povera squilibrata?"
Ugo: "Non parlare così di Matilde! Non ti vergogni del male che le hai fatto?"
Vittorio: "No... mi basta vedere il male che lei sta facendo a te. Fermati fin che sei in tempo... o quella donna finirà per distruggerti! Io ti ho avvisato. Ma non parliamone più. Cerchiamo di non guastare la nostra amicizia."
Vittorio mette la parola fine (?) ad un battibecco mettendo Ugo in guardia, pag.38-39- Ugo: "Ma tu perché te ne stai in disparte, Rosetta? Non ti va di festeggiare?"
Rosetta: "Beh... io... sto a disposizione vostra..."
Ugo: "Te l'ha ordinato Vittorio, vero? Ma, insomma, non ti dà fastidio che metta le mani addosso a tua sorella, davanti a tutti... compreso vostro padre, che fa finta di niente?"
Rosetta: "Voi fate sempre delle domande strane... Se non vi piaccio, che devo fa'?"
Ugo si conferma troppo moderno per il tempo in cui vive, pag.43-44 - Ugo: "Ma tu perché te ne stai in disparte, Rosetta? Non ti va di festeggiare?"