Liberazione, La

Ugo e Vittorio lasciano l'Africa
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Liberazione, La
IT-VNASC-12
uBCode: ubcdbIT-VNASC-12

Liberazione, La
- Trama

La visita di un Monsignore della Santa Sede ad Addis Abeba sblocca, sia pure indirettamente, la situazione di stallo e porta alla liberazione di Vittorio. Lui e Ugo si reimbarcano per l'Italia, ma l'ossessione per Volto Nascosto non li abbandona.

Valutazione

ideazione/soggetto
 5/7 
sceneggiatura/dialoghi
 5/7 
disegni/colori/lettering
 6/7 
 78
data pubblicazione Set 2008
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbGianfranco Manfredi
disegni (matite e chine) di ubcdbAlessandro Nespolino
copertine
Volto Nascosto 12<br>copertina di Massimo Rotundo<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
tavole o vignette
L'arroganza e l'ingenuità del Monsignore<br>disegni di Alessandro Nespolino, Volto Nascosto n.12, pag.47<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i> Volto Nascosto tormenta Ugo e Vittorio anche a distanza<br>disegni di Alessandro Nespolino, Volto Nascosto n.12, pag.96<br><i>(c) 2008 Sergio Bonelli Editore</i>
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Annotazioni

Commento critico

Con questo episodio termina il terzo ciclo africano della miniserie, dopo l'introduzione del n.1 e le avventure di Vittorio del trittico dei n.4, 5 e 6; Ugo riesce finalmente nell'impresa di ricondurre l'amico in patria, in un albo principalmente incentrato sulle trattative e i risvolti politici della liberazione degli ostaggi di guerra e sul ritrovarsi insieme dei due romani dopo tanto tempo. Nel raccontarci questi eventi, Manfredi conferma lo stile della testata: Volto Nascosto è una miniserie che non punta a incollare il lettore alla pagina con un ritmo travolgente, ma che lo solletica e gratifica con trame ricche di sfumature e documentazione ma senza pedanteria, ricostruendo con plausibilità, eleganza e qualità un periodo storico semi-dimenticato. La narrazione presenta elementi di contorno che fanno la differenza: l'arroganza del generale Albertone con i suoi sottoposti, ma al quale trema la mano quando riceve la visita inattesa del Re d'Etiopia; l'ottusità ed ingenuità di Monsignor Macaire, per il quale la liberazione di un solo soldato è una "briciola"; la commozione dei prigionieri durante la lettura di una lettera ricevuta da un loro compagno, perché è come se l'avessero ricevuta anche loro; il principio di tensione tra Ugo e Vittorio. E sul finire, riprende vigore l'anima più romanzesca e fantasiosa della serie, con Volto Nascosto che continua ad ossessionare i due amici romani anche a distanza; un bel biglietto da visita, in attesa della volata finale dei due capitoli conclusivi.
Alessandro Nespolino, che illustra il suo terzo albo per la testata, qui ha in parte modificato il suo stile, migliorando l'equilibrio tra la modernità del suo tratto e la leggibilità. La sua prova trasmette con efficacia la ricchezza degli ambienti di corte, dei costumi e degli oggetti (memorabile lo scambio "sproporzionato" di doni tra Santa Sede e Menelik II, in cui i disegni sorreggono perfettamente la narrazione senza bisogno di spiegazioni o considerazioni, raccontando molto di più di quel che è mostrato) ed evidenzia un perfezionamento nel dinamismo delle sequenze d'azione (la lunga battaglia con i predoni).

Note

  • L'approfondimento storico dell'albo riguarda principalmente le trattative ed i risvolti politici per la liberazione degli ostaggi, con iniziative parallele tra Regno d'Italia, Santa Sede, Croce Rossa, ambasciata russa e francese.
  • La rubrica "'800" è dedicata al piemontese Augusto Franzoj (1848-1911), esperto africanista vissuto all'epoca in cui è ambientata la miniserie. In particolare, viene citata un'intervista di Franzoj per "La stampa" di Torino, rilasciata poco prima della battaglia di Adua (la cui versione romanzata della testata è nel n.9). Manfredi ci informa, inoltre, che in quell'intervista si discuteva anche di
    "una clamorosa diceria che riguarda molto da vicino la soluzione del mistero di Volto Nascosto. Quando scrissi questa serie, non avevo ancora letto le dichiarazioni di Franzoj e credevo d'aver ideato un epilogo tanto sorprendente quanto immaginario. Ma, in verità, questo colpo di scena era, all'epoca, una voce diffusa. Non posso dirvi altro per non bruciarvi il finale, ma davvero, approfondendo le vicende storiche, spesso si scopre che il confine tra Realtà e Fantasia è molto sottile".
    Per conoscere la diceria, vedere le annotazioni dell'episodio conclusivo.
  • Ai vari esempi di "figure altolocate superbe" sin qui viste nella serie (si ricordano il Conte Ferraris nel n.1, il Duca Pandolfi nel n.8 e il generale Albertone dal n.8 in poi) si aggiunge il Monsignore Cirillo Macaire, emissario del Papa per negoziare la liberazione degli ostaggi. Riceverà diverse lezioni di umiltà.
  • Dopo il tergiversare dei precedenti albi, Vittorio è infine liberato dalla regina Taitù, sebbene non sia chiaro cosa abbia portato allo sblocco della sua situazione. Imbarcato su un piroscafo con l'inseparabile Ugo, si accinge a rientrare in Italia. Tra i due amici, così diversi tra loro, ha iniziato a manifestarsi qualche insofferenza (vedere la frase).
  • Volto Nascosto, convocato ad Addis Abeba dalla regina Taitù, riceve l'ordine di salvare Vittorio, Ugo e l'ingenuo Monsignore dall'assalto di una banda di predoni. Non prende parte ai combattimenti e decide di ritirarsi, allontanandosi nel deserto, prima che gli scontri abbiano termine. Durante il viaggio di Ugo e Vittorio verso l'Italia, tuttavia, Volto Nascosto (o, almeno, la sua maschera) appare, separatamente, ad entrambi gli amici.
  • Sono, con questo, 5 gli albi in cui non compaiono MatildeSandra. È dal n.7 ("Il fantasma"), infatti, che non ci sono paralleli con Roma e l'Italia. Segnalazione di P.Laricchia
  • Pag.43-44, questa volta è Vittorio ad avere gli incubi sulla maschera di Volto Nascosto, dopo i quali offre la propria spiegazione per l'ossessionante ricerca dell'identità dietro la stessa che lo divora (vedere la frase).
  • Pag.57-76, lunga sequenza di sparatorie con protagonisti Ugo e Vittorio, fianco a fianco come in "Briganti" (n.2) ma questa volta in Africa, contro dei predoni. Anche in quest'occasione Ugo non spara per uccidere, mentre Vittorio sembra particolarmente in preda all'eccitazione della battaglia.
  • Pag.78-79, alla lista dei misteri sin qui disseminati si aggiunge un incontro tra Vittorio e Volto Nascosto (quest'ultimo mentre si ritira dalla battaglia) durante lo scontro con i predoni, del quale uno stacco narrativo non ci mostra nulla. Vittorio ricompare a Ugo mentre sta sistemando qualcosa sul suo cavallo e sostiene che il condottiero dalla maschera d'argento sia scomparso dopo una raffica di vento.
  • Pag.86-88, Ugo fa mente locale sui vari misteri e dicerie che circolano su Volto Nascosto, ma Vittorio non pare prendere molto sul serio né le voci né le ipotesi formulate dall'amico.

Incongruenze

La frase

Personaggi

Ugo
Vittorio
Volto Nascosto
Mohammed
Menelik II re d'Etiopia
Taitù regina d'Etiopia
Ras Maconnen alleato di Menelik
Monsignore Macaire, Cirillo emissario del Papa
ten.Moltedo
Antonio soldato originario di Pompei
gen.Albertone
Dashen guardia di Addis Abeba
Predoni [+] assaltano il monsignore
Suor Marta nel piroscafo
Ekedi ragazzino dal volto dipinto

Locations

Addis Abeba
Palazzo di Menelik
Residenza del gen.Albertone
Capanna di Vittorio
Ritrovo di Moltedo
Cappella Regale
Pista per Massaua
Piroscafo