


Mohican
- Trama
Vent'anni dopo la tragica morte di Uncas, mentre infuria la guerra d'indipendenza americana, Natty Bumppo e Chingachgook sono di nuovo insieme per scortare un uomo e due donne in un pericoloso viaggio da Southern Tiger a West Point, dove li attenderà un esito oltremodo sorprendente delle loro traversie. Le mille insidie e sofferenze porteranno alla luce, talvolta in modo assai doloroso, il lato migliore di ognuno di essi.
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering








copertina di

disegni (matite e chine) di


Annotazioni
Dall'Hudson al Tevere
E' mai possibile, nel 2010, pensare di dare un seguito al più classico dei romanzi americani d'avventura, usando per di più gli stessi personaggi, e trasformarlo in una storia a fumetti? Non solo è possibile, ma funziona.Il grande merito del romano Paolo Morales è stato di non usare alcuno dei facili espedienti oggi abusati da chi vuole rivisitare i classici in chiave moderna: pensiamo alle inversioni dei ruoli (cattivi al posto dei buoni e viceversa), al pretendere di svelare una presunta "verità storica" dietro le falsità del romanzo originale, al voler calare in una vicenda di oltre due secoli fa situazioni, dialoghi e comportamenti tipici del tempo presente. Niente del genere. Morales gioca pulito, riprende il discorso interrotto da Fenimore Cooper nel 1826 e lo porta avanti con grande rispetto, senza "effetti speciali" o scorciatoie furbesche, descrivendo in modo asciutto e coinvolgente il lungo viaggio di tre uomini e due donne attraverso le zone selvagge che erano gli Stati Uniti orientali della seconda metà del '700. Lo scontro fra bianchi e rossi è descritto con sobria crudezza, senza manicheismi revisionistici e senza alcuna volontà di giudicare dall'esterno, con spirito quasi documentaristico. I personaggi si comportano e parlano confacentemente all'epoca storica e all'ambientazione, senza improbabili anacronismi volti alla ricerca della facile sorpresa, eppure risultano vivi, efficaci nel rendere le ancestrali passioni che li muovono: amicizia, onore, coraggio, paura, vendetta, amore, perdono. E' poi singolare, nonché piacevole, che l'unico vero colpo di scena ci sia regalato dal personaggio che, inizialmente, si presenta come il più fanaticamente stereotipato.
Il veterano Roberto Diso, nonché romano come Morales, rende un ottimo servizio alla storia, trovandosi qui decisamente più a suo agio che nelle sue recenti prove texiane. Ovviamente eccellenti le descrizioni naturalistiche, di cui l'autore di Mister No è un riconosciuto maestro, ma sono assai riuscite anche le caratterizzazioni dei numerosi personaggi, i chiaroscuri, le scene dinamiche. Non siamo in presenza di particolari virtuosismi grafici o di ardite inquadrature, né sarebbero richiesti da una sceneggiatura d'impianto classico come quella di "Mohican", ma non c'è una singola scena fuori posto o che non sia resa in modo adeguato.
In conclusione, è un albo che consigliamo senza riserve agli amanti dell'avventura, del romanzo classico e del buon fumetto in generale.
Note e citazioni
- "Mohican" può considerarsi un seguito "non autorizzato" del celebre romanzo
"L'ultimo dei Mohicani" diJames Fenimore Cooper , di cui le prime 11 pagine dell'albo sono una trasposizione del drammatico finale. Ambientato 20 anni dopo gli accadimenti del romanzo di Cooper, durante la guerra d'indipendenza americana, la storia ha gli stessi protagonisti,Nathan Bumppo e il padre adottivoChingachgook . La trama è invece del tutto originale. - Nelle ultime pagine dell'albo compare in prima persona James Fenimore Cooper, il quale, accingendosi a portare all'editore il manoscritto del suo ultimo romanzo ("Mohican", appunto), ne perde tutte le pagine nelle acque del fiume Hudson. Poiché si tratta della storia che abbiamo appena terminato di leggere, è naturale concludere che Morales ci suggerisca un manzoniano ritrovamento del manoscritto che, approdato non si sa come in italici lidi, diventa la base della sceneggiatura di questo quarto romanzo a fumetti bonelliano.
- Paolo Morales è responsabile di soggetto, sceneggiatura e charachter design della serie animata "L'ultimo dei Mohicani", coprodotta dalla RAI in 26 episodi e trasmessa per la prima volta nel 2006.
Incongruenze
- Svolgendosi i fatti 20 anni dopo il romanzo di Cooper, Natty Bumppo dovrebbe avere da tempo varcato la soglia della quarantina, poiché già ne "L'ultimo dei Mohicani" ci è presentato come uomo fatto, di grande esperienza. E' quindi strano, all'inizio della storia, vederlo rotolarsi nel fango con la bella e giovane Onida, quasi fossero due adolescenti ai primi amoreggiamenti. D'altronde, più avanti, egli stesso dice di Greta che "potrebbe essere sua figlia", anche se ciò non gli impedirà di farne la donna della sua vita.
La frase
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«Questo mondo è un luogo crudele, ma è anche la luce del sole... e ora sono triste, perché sto per lasciarlo»
Personaggi















