


Mexican Standoff
- Trama
Al confine tra Stati Uniti e Messico, nella lotta giornaliera tra narcotrafficanti e poliziotti si inseriscono insospettabili presenze.
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







Anteprima
- Un nuovo quadrimestre con... Le Storie
16 tavole e 4 cover in anteprima

copertina di

disegni (matite e chine) di



Annotazioni
Tanta carne al fuoco, forse fin troppa
L'episodio delle Storie realizzato da Diego Cajelli e Matteo Cremona si contraddistingue per il gran numero di temi trattati nelle consuete 110 pagine della collana: si vede una guerra tra narcotrafficanti al confine tra Stati Uniti e Messico, con agenti federali infiltrati e convulse rapine in banca, si assiste alle dure condizioni di vita dei messicani alla frontiera, e a sparizioni e apparizioni misteriose, con presunti alieni prigionieri in basi americane stile Area 51, fino ad arrivare a rimandi allo sciamanesimo messicano.
La coppia di autori, pur dimostrando un notevole affiatamento, incentrato presumibilmente sulla consuetudine a narrare avventure adrenaliniche incentrate sull'Azione, fatica non poco a gestire in maniera equilibrata tutti questi elementi, a partire dalla trama stessa ideata da Cajelli, che pur assecondata da una sceneggiatura contraddistinta da un buon ritmo, presenta fin troppi colpi di scena che si susseguono senza soluzione di continuità, lasciando il lettore un po' interdetto. Peccato, perché i dialoghi sono all'altezza della fama dello sceneggiatore milanese, e alcuni spunti sono veramente notevoli, come ad esempio le armi psichiche capaci di colpire geneticamente i loro bersagli. A fronte di una buona idea iniziale, sono però veramente troppo numerosi gli avvenimenti che si succedono senza che siano chiariti completamente, a cominciare dalla presenza dell'alieno nella base federale statunitense, e dalla sua rivalità con gli altrettanto misteriosi skytalkers, basata su motivi poco chiari.
La sensazione finale dopo la lettura è quindi di non completa soddisfazione, e non sono sufficienti gli efficacissimi disegni di Matteo Cremona, che ben illustra non solo le concitate scene d'azione, ma che si rivela in grado di catturare l'avvolgente atmosfera del confine messicano, riuscendo a dare spessore alla caratterizzazione dei personaggi e alle invenzioni pulp di Cajelli. Un ottimo esordio alla Sergio Bonelli editore per uno dei disegnatori più validi visti ultimamente nelle edicole italiane.
Una storia poco equilibrata, che forse con più pagine a disposizione o addirittura trasformata in una breve miniserie avrebbe probabilmente raggiunto una maggiore armonia, delineando meglio i vari elementi della trama, ma questo sembra essere un difetto che accomuna diversi numeri della collana Le Storie. Infine il mistero finale: dov'è lo stallo alla messicana del titolo?
Note e citazioni
- Il Mexican Standoff del titolo è lo stallo alla messicana, momento in cui dei duellanti si tengono reciprocamente sotto tiro, come nel finale de
Il Buono, il Brutto e il Cattivo , celebre film di Sergio Leone del 1966 . Nei fumetti bonelli ne è presente uno in Mister No 245. - Gli autori della storia sono lo sceneggiatore milanese Diego Cajelli, di cui è oltretutto in uscita la miniserie per l'Aurea Long Wey, che ha esordito alla Sergio Bonelli editore nel 1999 su Napoleone, per poi realizzare albi per Dampyr, Legs Weaver e Zagor, e il disegnatore comasco Matteo Cremona, all'esordio in Bonelli e già visto su John Doe e David Murphy 911.
- Pag.38, l'aiutante di
Reyes , il chitarrista moncoCipriano , ha un cognome importante: Buendia, come la famiglia protagonista del romanzoCent'anni di solitudine del colombiano Gabriel Garcia Marquez. - Pag.93, sia l'infiltrato Reyes/
Vasquez , sia il corrottoGlaser si rivelano essere degli agenti della Dea, Drug Enforcement Administration, l'agenzia federale antidroga statunitense, fondata nel 1973. - Pag.103, l'alieno
Lincoln si rivela essere un terrestre del futuro, giunto nel passato per salvare la razza umana. Qualcosa di simile, in ambito bonelliano, si è visto con gli Uomini Ombra in Nathan Never, dapprima presentati come entità aliene (NN 13) e successivamente rivelatisi un'evoluzione del genere umano che ha viaggiato indietro nel tempo dopo essere scampata ad una catastrofe in un lontano futuro (NN 46-47).
La frase
- Lincoln: "[...] il nostro mondo è il vostro mondo. Il vostro Dna è il nostro Dna. Non veniamo da un altro pianeta. Noi siamo il vostro futuro. Noi siamo voi tra centinaia di generazioni. Stiamo cercando un modo per salvare la razza umana. Capisci?"
Reyes: "No..."
Ecco, neppure il lettore, pag.103.
Personaggi
Locations
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