


Guerra dei Fiori, La
- Trama
In piena distopia nel XVI secolo, Lilith, a caccia del portatore del Triacanto, aiuta l'imperatore azteco a fronteggiare i conquistadores spagnoli.
Valutazione







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







Anteprima
- Lilith n.13
la guerra dei fiori

copertina di

disegni (matite e chine) di

Annotazioni
Sacrifici umani e missioni temporali
Mettendo in scena lo scontro di civiltà tra gli Aztechi e i Conquistadores spagnoli, Luca Enoch fa salire ulteriormente di tono la sua miniserie Lilith, realizzando una storia drammatica, dove nulla pare scontato.
Lilith sembra ormai abituata ai viaggi nel tempo e al ritrovarsi ogni volta in mezzo ad alcuni dei momenti più sanguinosi della storia dell'umanità, tanto che ad inizio albo illustra alla sua guida,
Impareggiabile da par suo Luca Enoch quando deve tratteggiare una determinata epoca storica, sia dal punto di vista grafico, presentando l'elegante architettura della capitale azteca anche con delle immagini a doppia pagina, sia dal punto di vista concettuale, introducendo il lettore nella complessa mitologia azteca e nel loro fatalismo, paragonando le loro ragioni a quelle dei Conquistadores.
Gli invasori spagnoli appaiono nello stesso tempo gretti e meschini, quando tentanto di dare delle giustificazioni religiose e morali alle loro razzie e ai massacri che commettono, ma anche genuinamente inorriditi di fronte ai sacrifici umani aztechi, che non riescono proprio a comprendere.
La vittoria degli Aztechi sui Conquistadores risiede sicuramente nell'intervento di Lilith, che si muove già conoscendo gli eventi che portano alla conquista dell'Impero, ma è anche dovuta alle avventure che la stessa cronokiller ha compiuto in passato insieme ai Vichinghi normanni nei numeri scorsi, dato che il risultato di quella scorribanda nella storia permette agli indigeni di possedere cavalli e armi in metallo.
La Storia è in marcia e Lilith deve adeguarsi ai tempi nuovi.
Note e citazioni
- Pag.2-13, inedita introduzione della storia:
Lilith si scontra con uncardo per il possesso del Miriapode, che consente alla cronoviaggiatrice di venire a conoscenza di tutte le informazioni relative all'epoca in cui deve agire. - Pag.17, Lilith viene scambiata per una Tzitzimitl, divinità azteca mostruosa di sesso femminile proveniente dalle tenebre, e a pag.34, più precisamente con Itzpapaloti, la protettrice delle donne morte di parto.
- Pag.18, Lilith si ritrova in mezzo alla Guerra dei Fiori, battaglie rituali combattute dai Mexica, nome con cui si chiamavano tra loro gli Aztechi, e le città-stato nemiche per procurarsi vittime da sacrificare.
- Pag.21, questa volta lo Spiromorfo è completamente silente, Lilith può rintracciarlo esclusivamente uccidendo i possibili portatori, che si annidano tra i Conquistadores spagnoli di Hernan Cortes.
- Pag.29, a conclusione di un interessante discorso sulla somiglianza tra i riti Atzechi e la sua missione, Lilith scopre che
Lo Scuro , la sua guida, è in grado di ferirla. - Pag.34, il Taotlani (l'imperatore azteco)
Motecuhzo-Matzin , come già le streghe del n.12, Storia notturna, è in grado di vedere Lo Scuro, dato che ha assunto delle sostanze psicotrope. - pag.36-39, i Conquistadores leggono agli indigeni che incontrano un'ingiunzione, il Requerimiento, con cui li informano che sono assoggettati alla corona spagnola, al quale se non acconsentono possono essere messi in schiavitù. Peccato che l'ingiunzione fosse esclusivamente in spagnolo!
- Pag.36, a guidare i conquistadores è il condottiero
Hernan Cortés , coadiuvato dall'esploratoreBernal Diaz del Castillo e dall'impetuosoPedro de Alvarado . - Pag.49, l'arma vincente dei conquistadores fu l'alleanza con le popolazioni vessate dagli aztechi, come la città di Tlaxcala.
- Pag.64, Lilith ricorda a Cortés che è sbarcato nel continente senza l'autorizzazione del governatore di Cuba Diego Velazquez de Cuellar, che lo aveva destituito da suo segretario.
- Pag.70, la distopia causata da Lilith nel n.5, Il mantello dell'orsa, quando condusse i vichinghi normanni in America, permette ora agli aztechi di essere immuni dal vaiolo e di utilizzare cavalli e armi in metallo.
- Pag.115, efficace spiegazione di Lilith a Cortés, suo prigioniero, sulle motivazioni che stanno dietro ai sacrifici umani aztechi: il rito serve per Tonatiuh, il sole, nato da un sacrificio degli dei, che occorre cibare con la cosa più preziosa, il sangue umano, per evitare che le tenebre prendano il sopravvento.
- Pag.126, al cronista Bernal, Lilith affida il compito di narrare le sue avventure, per come riesce a ricordarle, quelle vissute in Anatolia nel n.1, nelle colonie normanne nel già citato n.5 e nella repubblica di Genova del n.12, nel Giappone nel n.8, nelle Indie occidentali nel n.2.
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La frase
"[...] Lui è pronto ad abbattere tutti i vostri idoli. La vostra religione non è come la loro... Voi accettate le divinità straniere, accogliendole nel Coateocalli, il "Tempio dei Diversi Dei"... mentre gli spagnoli sono i seguaci di una religione chiusa, le cui chiese possono ergersi solo sulle rovine degli antichi templi."Pag.85, Lilith condanna la religione cattolica
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