Storia notturna
- Trama
Accusata di stregoneria, Lilith deve affrontare il giudizio dell'Inquisizione nella Liguria del XVI secolo.
Valutazione
5/7
sceneggiatura/dialoghi
5/7
disegni/colori/lettering
5/7
Anteprima
- Lilith n.12
storia notturna
copertina di Luca Enoch
disegni (matite e chine) di Luca Enoch
Annotazioni
Brucia strega, brucia
La crono-viaggiatrice Lilith vive una delle sue avventure più cupe, dato che per una volta che non si trova proiettata in uno scenario bellico, incrocia una delle vicende più insensate della storia umana, la persecuzione subita da migliaia di donne nell'occidente cristiano, accusate di intrattenere rapporti con il demonio, in quella che a partire dal XVI secolo è definita la Caccia alle Streghe.
L'autore Luca Enoch proietta quindi la sua eroina nell'Italia nord occidentale in un piccolo paese,
Enoch si rivela una volta di più un maestro nel raccontare la Storia, partendo dalle vicende dei piccoli personaggi, focalizzando l'attenzione sulle vicissitudini dei più umili, riuscendo a produrre numerosi riecheggiamenti alla contemporaneità, in questo caso dal sessismo implicito dell'intero iter processuale, alle torture somministrate indiscriminatamente, fino alla manipolazione della pubblica opinione.
Lilith affronta questa vicenda in maniera sconclusionata: spesso si dimentica della sua missione per accalorarsi al destino delle persone che la circondano, e questo la mantiene viva, le consente di combattere la sua estrema solitudine, circondata esclusivamente da fantasmi, dalle parvenze nella sequenza con cui si apre in maniera riuscita l'albo. Notevole la scena in cui si rende conto che il portatore del Triacanto che deve uccidere non è il sanguinario commissario, ma l'anonimo padre inquisitore, l'unico essere ragionante nella follia generale, che riesce ad andare al di là delle apparenze.
Le pagine finali sono contraddistinte dal piano riuscito con cui Lilith riesce a consentire alle donne incriminate di ritrovare la loro libertà, e dalla vendetta violenta nei confronti dei torturatori, oltre che con il completamento della missione con la soppressione del Triacanto dalla linea temporale. Lilith sembra però incapace di gioire per tutto questo, condannata al suo destino di violenza.
Note e citazioni
- Pag.2, nell'introduzione all'avventura dedicata alla caccia alle streghe, l'autore Luca Enoch, elenca le sue fonti: i saggi storici
La signora del gioco di Carla Muraro eStoria notturna di Carlo Ginzburg, e il filmGostanza da Libbiano di Paolo Benvenuti. - Avventura ambientata nell'Italia nord occidentale della seconda metà del XVI secolo. Per la terza volta Lilith si ritrova ad agire sul territorio italico, dopo la frontiera italo-austriaca della prima guerra mondiale nel n.3, Il fronte di pietra e la Roma imperiale del n.7, La signora dei giochi.
- Il personaggio di
Menocchio e le sue elucubrazioni filosofiche sulla creazione del mondo sono un palese e preciso richiamo al libro "Il formaggio e i vermi" di Ginzburg, storico che in quel libro analizza proprio gli atti del processo subito dal mugnaio Domenico Scandella detto Menocchio. L'unica differenza saliente è la collocazione geografica: Menocchio visse in Friuli e morì attorno al 1600.Segnalazione di Gianluca Pederzini - Pag.8-10, strana l'apparizione dei Cardi, i consueti avversari di
Lilith , in questa avventura: non riescono a formarsi completamente e sono scambiati da tutti per apparizioni demoniache. - Pag.12-19, il risveglio di
Lilith , nell'Italia nord occidentale della seconda metà del XVI secolo è alquanto traumatico, tra guerrieri africani, soldati americani, vichinghi, tutte parvenze che paiono essere in grado di cogliere la sua presenza, tra cui il soldatoMatiz dal n.3, Il fronte di pietra (qui chiamato misteriosamente Ortis) e il vichingoLeifr dal n.5, Il mantello dell'Orsa. - Pag.22, la missione di Lilith, in questo segmento temporale, appare più complessa del solito, con il portatore del Triacanto anonimo e silente, anche se, come le rammenta lo Scuro, si è già trovata in una situazione simile nella Nanchino occupata dai giapponesi nel n.7, Il re delle scimmie.
- pag.28, Rapida ed efficace spiegazione scientifica dello
Scuro sui Sabba delle streghe, dovuti all'assunzione della pianta Atropa Belladonna, ricca di alcaloidi psicoattivi. - Pag.30, Lilith, un numero dopo l'altro, inanella una serie di identità fittizie, questa volta è scambiata per la Madonna d'Oriente, la Signora del buon gioco, adorata dalle streghe.
- Pag.34, lo Scuro viene visto dalle partecipanti al Sabba, perché le droghe che hanno assunto hanno allargato la loro percezione.
- Pag.49-50, si svela il piano del podestà Carrega, il processo per stregoneria serve per distogliere l'attenzione del popolo dalla carestia e dall'aumento del costo del pane.
- Pag.85-87, dialogo illuminante tra il padre inquisitore e il commissario
Scribani sul reale pensiero della Chiesa rispetto ai riti delle supposte streghe. - Inviateci le vostre segnalazioni
La frase
"Il vostro, Messer Scribani, è un errore grave anche se comune. Chi crede all'efficacia dei malefizi alimenta la falsa idea che il diavolo sia più potente di Dio... In questo modo la persecuzione dilaga e il diavolo ottiene il suo intento, perché si rischia di trucidare come strega qualche povera mentecatta innocente. Perciò bisogna procedere con cautela, anziché con la forza, per non accrescere il male nel tentativo di sdradicarlo... "Pag.85, il padre inquisitore illustra il reale pensiero della Chiesa
Personaggi
Locations
Italia nord occidentale seconda metà del XVI secolo Triora nella podesteria di GenovaVedere anche...
Anteprima
- Lilith n.12
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