Cancelli dell'Eden, I
la fuga di Davide Donati dalle falsità lo porta oltre i cancelli dell'Eden
Scheda di A.Tripodi | | bonelli/


IT-CRVN-12

Cancelli dell'Eden, I
- Trama
Gli sforzi di Davide Donati di dimostrare all'intera popolazione di Nest Point che il fenomeno del "cielo dipinto" non è altro che un cinico esperimento militare non hanno successo. Tuttavia, nonostante la subdola manipolazione da parte dei militari, Davide decide di tentare la fuga assieme a Jolene, Carrie e la sorellina Elene.
Valutazione
ideazione/soggetto






4/7
sceneggiatura/dialoghi






6/7
disegni/colori/lettering






3/7







sceneggiatura/dialoghi







disegni/colori/lettering







62%
Recensione
- L'eden di carta
l'esperimento è concluso
data pubblicazione Mag 2010
testi (soggetto e sceneg.) di 
disegni (matite e chine) di

copertine

tag
Painted Sky, finale, esperimento
Annotazioni
Note
- Questo ultimo numero (e l'intera serie) è la descrizione amara di come un'intera popolazione (metafora del nostro mondo occidentale satollo) possa essere ingannata e di come preferisca tapparsi le orecchie di fronte a chi urla l'inganno, barattando la verità con l'illusione del ritorno alla normalità.
Ma esiste un secondo livello di lettura che si può cogliere in quest'albo di Caravan, quasi un metatesto attraverso cui l'autore si rivolge direttamente al lettore e, facendo leva sul gusto neobarocco cui abbiamo accennato nella recensione, gli spiega i meccanismi della finzione e il senso della sua opera.
Compaiono allusioni alla finzione e al mascheramento che sono poi, in sostanza, il denominatore comune dell'intera serie: simulare qualcosa con lo scopo di mostrare una cosa diversa, come Il racconto inizialmente fantascientifico di Caravan cela una trama iperrealistica che poi si rileva, ancora, un pretesto per Medda per raccontare il proprio mondo interiore.
Esempi di tali richiami:- Pag.43 e successive: il villaggio del West è finto, costruito per i turisti, come è finta la sceneggiatura di Caravan a misura del lettore.
- Pag.47: il tema del mascheramento è affrontato attraverso la foto dei visitatori del villaggio travestiti da cow boy e tramite i dialoghi fra
Davide eJolene . - Pag.60, terza vignetta: Davide Donati si rivolge furiosamente verso il cielo, cioè dove sono gli occhi del lettore, e gli chiede, urlando "perché non voglia aprire gli occhi" (sulla sua finzione, ma ovviamente è fatto salvo il significato più tradizionale accennato in premessa).
- Pag.79-80, Davide Donati finalmente si spiega il senso delle parole della madre nella gita al Grand Canyon, vista anche nel n.6 "America, America". Il significato non è chiaramente esplicitato ma la madre aveva detto che "dietro al Grand Canyon forse un progetto c'era, è solo che nessuno ha capito quale fosse". L'autore gioca con il lettore e gli lascia credere che anche dietro a Caravan forse un progetto c'era, anche se resta incomprensibile agli occhi dello spettatore.
- Pag.96: il cartello stradale indica: Drywood 135 miles. Curiosa l'assonanza con
Darkwood , altro luogo fantastico bonelliano. - Pag.98: Davide Donati cita la canzone di Bob Dylan del 1965, "Gates of Eden", contenuta nel disco "Bringing It All Back Home", che dà il titolo all'albo: "non ci sono verità fuori dai cancelli dellEden".
- Pag.98: il lungo nastro di asfalto, con cui si conclude il numero, parrebbe citare l'asfalto che invece si interrompe improvvisamente di fronte al maggiolone di
Dellamorte Dellamore nel film omonimo del 1994 di Michele Soavi, tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi del 1991. La scena finale del film era già stata mostrata nel n.1, "Il cielo su Nest Point".
Incongruenze
- Inviateci le vostre segnalazioni!
La frase
"Non c'è nessuna spiegazione."Kyra Peters, pag.95
Personaggi
Locations
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