Diari segreti di Livingstone, I

sulle tracce del grande esploratore
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Diari segreti di Livingstone, I
Adam Wild 3
uBCode: ubcdbIT-AWILD-3

Diari segreti di Livingstone, I
- Trama

Arrivati a Ujiji, in Tanzania, dove visse Livingstone, Adam e Narciso ritrovano delle lettere del grande esploratore, e devono salvare il villaggio dall'attacco di un gruppo di schiavisti.

Valutazione

ideazione/soggetto
 4/7 
sceneggiatura/dialoghi
 4/7 
disegni/colori/lettering
 5/7 
 62
data pubblicazione 4 Dic 2014
testi (soggetto e sceneg.) di ubcdbGianfranco Manfredi
copertina di ubcdbDarko Perovic
disegni (matite e chine) di ubcdbVladimir Krstic (Laci)
copertine
Copertina Adam Wild n.3<br>Illustrazione di Darko Perovic<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli editore</i>
tavole o vignette
La lettura dei diari<br>Pag.40, tavola di Laci<br><i>(c) 2014 Sergio Bonelli editore</i>
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Annotazioni

L'altra faccia del colonialismo

La sequenza più notevole del terzo numero di Adam Wild, la nuova serie creata da Gianfranco Manfredi, è probabilmente quella iniziale, quando il trafficante di schiavi, l'americano Frankie Frost, arriva nel cantiere ferroviario abbandonato, dove l'ingegnere inglese trascina stancamente la sua esistenza in attesa di istruzioni dalla compagnia ferroviaria, rimpiangendo la vita nel vecchio continente. Gli ottimi disegni del serbo Laci, al debutto in Italia, rendono appieno il senso di desolazione e squallore della situazione, in definitiva del fallimento dell'esperienza coloniale europea, in grado di produrre esclusivamente miseria e rovina, ed evidentemente non soltanto tra gli indigeni trattati come merci e sfruttati.
L'avventura si svolge sulla falsariga dei precedenti numeri, con Adam Wild che arriva in un villaggio indigeno, che deve difendere dagli schiavisti arabi, e dove ritrova appunto degli scritti dell'esploratore Livingstone, non giunti a conoscenza dell'opinione pubblica europea, in cui emergono i limiti dell'operazione di liberazione dello stesso Livingstone. E' il comportamento di Adam a risaltare durante lo scontro armato, quando non esita ad approfittare della Bandiera Bianca, simulando una resa, per poi liberarsi dei suoi nemici a tradimento, rivelando un atteggiamento difficilmente riscontrabile in altri personaggi bonelliani, improntato a un deciso realismo, ma che non rende particolarmente simpatico lo scozzese.
Vi è poi la prima apparizione di un personaggio femminile, l'affascinante azionista dell'Uganda Railway lady Gertrude Winter, che oltre a stringere un'inquietante alleanza con Frost, sembra conoscere bene Adam e il suo ancora misterioso passato.
Notevole l'esordio di Laci, illustratore serbo attivo sul mercato francese, dal tratto spesso e con un utilizzo marcato dei neri. Le tavole migliori sono forse quelle dedicate ai diari di Livingstone, in flashback, ma tutto il suo ottimo lavoro, dimostra l'investimento, anche a livello grafico, della casa editrice su questa serie.

Note

  • Terzo numero della nuova serie di Gianfranco Manfredi, disegnato da Laci, disegnatore serbo, attivo in Francia, esordiente in Italia.
  • Pag.2, divertente illustrazione di Adam Wild in kilt realizzata da Alessandro Nespolino.
  • La rubrica Safari, redatta dallo stesso Gianfranco Manfredi, illustra l'avventurosa esistenza dello scozzese David Livingstone, esploratore e antischiavista.
  • Pag.13, Lady Gertrude Winter, azionista dell'Uganda Railway, al solo sentire nominare Adam Wild, sviene indecorosamente tra le braccia di Frost.
  • Pag.16-17, Adam cattura e addomestica una zebra da far cavalcare al conte Narciso Molfetta.
  • Pag.30-32, Adam si esibisce di fronte all'intera tribù in danze scozzesi che ottengono pure un discreto successo.
  • Pag.33-40, il capo tribù Nassor consegna ad Adam un plico di lettere redatte da Livingstone in persona che il grande esploratore non ha consegnato a Stanley, quando si incontrarono, in cui racconta della strage al mercato di Nyangwe, avvenuta il 15 luglio 1871, cui parteciparono anche Diallo e Ashon, due schiavi che aveva appena liberato.
  • Pag.67, uno scanzonato Adam Wild saluta gli schiavisti con un calibrato hakuna matata, locuzione swahili, utilizzata in tutta l'Africa centro orientale, che significa tutto bene.
  • Pag.90, a Nyangwe, in Congo, viene ritrovato un supposto mostro, metà uomo e metà scimmia, che attira l'interesse di Diallo e Ashon.
  • Inviateci le vostre segnalazioni

La frase

  • Narciso "Credevo che Livingstone avesse scopi più elevati: la scoperta delle sorgenti del Nilo, la lotta contro lo schiavismo..."
    Reverendo Robinson"I grandi obiettivi sovente restano miraggi, mentre le piccole scoperte aiutano il progresso della conoscenza. Livingstone era curioso di tutto... Nel corso dei suoi viaggi classificava le piante, gli animali... Si interessava ai costumi delle tribù più sperdute. Da questo ricavava gioia, il resto gli riservò solo amare delusioni."
    Pag.27, l'ultimo lascito di David Livingstone

Personaggi

Frankie Frost commerciante di schiavi americano
David Reid ingegnere ferroviario inglese
Gertrude Winter azionista Uganda Railway
Adam Wild avventuriero scozzese
Narciso Molfetta conte italiano
Robinson reverendo inglese
Nassor capo tribù
David Livingstone esploratore scozzese
Faruk [+]schiavista
Nabil [+]schiavista
Rafid [+]schiavista
Ashon capotribù a Nyangwe
Diallo capotribù a Nyangwe
Muzaffar negriero

Locations

Uganda
Ujiji in Tanzania
Nyangwe in Congo