Originale e inquietante favola nera
un'interessante opera fantastica
Recensione di E.Romanello | | bandesdessinees/
I fumetti franco-belga non smettono mai di stupire per la varietà di argomenti e la qualità di tutti gli aspetti, disegno, trama, cura della realizzazione: "Dolci tenebre", opera a sei mani sceneggiata da Fabien Vehlmann e disegnata da Kerascoët, pseudonimo dietro a cui si nasconde la coppia Marie Pommepuy e Sébastien Cosset, rispetta in pieno questa regola, aggiungendo di suo una storia originale e una presentazione affascinante e coinvolgente.
Non bisogna farsi fuorviare dai disegni, che a tratti sembrano bambineschi e zuccherosi: "Dolci tenebre" è un viaggio agli inferi, la storia di una bambina,
Unopera complessa, che non lascia indifferenti, e che anche dopo averla finita di leggere lascia dietro di sé unaura di sottile paura
Ci sono echi di
"Dolci tenebre" riecheggia fiabe antiche e paure arcane, partendo dallarea bretone, di cui è originaria Marie Pommepuy (della città di Kerascoët, diventata lo pseudonimo suo e di Cosset), presentandosi come unopera leggibile e godibile a più livelli, per un pubblico certo giovane ma non infantile, da buona fiaba nera, e per adulti curiosi e in cerca di nuove suggestioni su un genere come il fantastico che va sempre di moda ma in cui spesso si trovano riletture di storie già note e non nuove sperimentazioni, come è questa.
Una porta per un mondo fantastico, inquietante, onirico e terrificante, e una metafora del cambiamento connesso allinfanzia, della paura di crescere, del lutto di una parte degli esseri viventi quando si perde una parte di sé diventando grande: unopera complessa, che non lascia indifferenti, e che anche dopo averla finita di leggere lascia dietro di sé unaura di sottile paura, di confine della realtà che spaventa e attira, da quel prato in cui giace quella bambina con tante domande.
Dolci tenebre di Fabien Vehlmann (testi) e Kerascoët (disegni) - Bao Publishing - 17,00