All'insegna della quotidianità


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Lo scontro quotidiano

Solo poche settimane or sono scrivevo queste righe per il fumetto che ha indubbiamente segnato il mio 2008:

Altra grande sorpresa è, invece, arrivata dall'Europa e, per la precisione, dai nostri cugini d'Oltralpe: si tratta de Lo Scontro Quotidiano di Manu Larcenet, volume pubblicato da Coconino Press che in realtà raccoglie due opere di Larcenet Le Combat Ordinaire e Les quantités negligeables. In questo fumetto l'autore francese riesce a raccogliere, con una mirabile assenza di retorica, quelle che sono ansie, incertezze, infantilità e dilemmi morali dei trentenni di oggi: di una generazione che ha avuto il privilegio e la maledizione di non essere veramente obbligata a divenire matura.
Una sintesi alla fine sufficiente, ma che è parso doveroso espandere proprio come omaggio al valore di quest'opera.

Quotidiana è la vita di Marco, il protagonista, fotografo free-lance che si è costruito una fama come reporter dalle zone più sfortunate del mondo, trentenne perseguitato da attacchi di panico, paziente in psicologia, fratello di un game designer senza molta fortuna sposato ad una Algerina, figlio di due giovani di un'altra epoca che hanno lavorato tutta la vita. Lo scontro è con tutto questo, lo scontro per capirlo, lo scontro per comprenderlo, lo scontro per superarlo e trovare le motivazioni per arrivare al giorno dopo.
Il protagonista inizia questo scontro inconsciamente, insoddisfatto della sua carriera, insoddisfatto del suo appartamento, insoddisfatto anche della terapia presso il suo psichiatra che, a tutti gli effetti, non sembra essere in grado di suggerire a Marco le tattiche per superare questo scontro.
Inizia, quindi, il fumetto con questa rottura con il presente, con questo gesto di cambiamento e una partenza per una rotta ignota.

L'incontro quotidiano

Non vorremmo però dare l'impressione che Marco sia un "antieroe", che inizia svantaggiato e drammaticamente si confronta con la quotidianità per cambiarsi. La forza del fumetto di Larcenet sta invece in una narrazione realmente "quotidiana" e scevra di "drammoni" o proclami. Il protagonista è un adulto moderno, con un po' tutte le piccole disgrazie degli adulti moderni (due genitori che "hanno cercato di dargli tutto quello che loro non hanno avuto" ma con cui alla fine non si è mai capito, ansie sedimentate, un lavoro intrapreso per talento ma forse senza convinzione, molto egoismo che si traduce in solitudine, tante idee sul giusto e sullo sbagliato ma confuse) a cui capita di fare una scelta di rottura che lo metterà sulla strada di un numero di eventi casuali che cominceranno a cambiarlo.
Eventi casuali come l'incontro con i due nuovi vicini: il primo è un piccolo proprietario terriero, piccolo anche nella levatura morale: territoriale, arrogante e con tanto di cane-arma; il secondo è un anziano signore che, da subito, appare come un secondo padre, comprensivo, saggio, amichevole a cui Marco si affeziona immediatamente senza conoscerlo veramente e senza pensare che come conosciamo le persone è solo il capitolo più recente della storia della loro vita.
Evento casuale, diciamo proprio: dono del cielo, è anche l'incontro fortuito con Emilie, veterinaria (tra l'altro avvenuto a causa del cane del vicino mediocre che quasi ammazza Adolf, il gatto di Marco). Emilie, è inutile nasconderselo, è la donna dei sogni di ogni trentenne: dolce, bella ma, soprattutto, ben poco disposta a perdonare all'infinito bambocciaggine e l'egoismo di chi si prende troppo tempo a crescere. Capace di infinita dolcezza ma anche di una durezza granitica.
Di nuovo caso e scelta, quella giusta, di Marco che d'istinto chiede ad Emilie: "Posso fotografarla?". La fortuna dei trentenni bamboccioni, che almeno hanno potuto sviluppare il loro talento.

Marco e l'adorato gatto Adolf
disegni di Manu Larcenet

(c) Coconino Press

Marco e l'adorato gatto Adolf<br>disegni di Manu Larcenet<br><i>(c) Coconino Press</i>

Le quantità trascurabili

Per quanto forte possa essere una donna, non è solo Emilie a sostenere Marco nel suo scontro (anzi, come è giusto, anche lei è parte dello scontro) ma è il continuo alternarsi di scelte ed incontri. Forse il più significativo è quello che origina dalla scelta di un nuovo filone lavorativo: Marco decide di non fotografare più persone in aree di guerra ma di fotografare gli ex colleghi di suo padre, carpentiere in un cantiere navale, ancora al lavoro: anch'essi presi in uno scontro che sono rassegnati a perdere, destinati a sparire come le popolazioni in area di guerra. Dalla scelta di nuovo l'incontro: l'incontro con queste persone invecchiate come suo padre, che da piccolo dovevano sembrare invincibili e ora si rivelano così fragili, proprio come il padre malato di Alzheimer e l'incontro assolutamente fortuito con il fotografo di successo, da cui Marco imparerà una lezione sul suo mestiere che ancora mancava.

Le quantità tratteggiate

Forse quello che più sorprende di quest'opera è il fatto che il tratto di Larcenet non è quello che ci si aspetterebbe per una tale narrazione. Non è un tratto realistico, non è neanche un tratto espressionista. Come le immagini mostrano, Larcenet disegna con il tratto canonico delle Bandes Dessinees umoristiche. E' il tratto classico di Fluide Glacial: personaggi caricaturali, testone, nasoni a banana, occhi fatti con un puntino.
Eppure, per il potere che solo il fumetto ha rispetto a tutte le arti sorelle, questo non riduce di un grammo il realismo delle situazioni, la sensualità di Emilie, la rassegnata attesa della morte da parte dell'anziano vicino, le liti furibonde, la drammaticità della malattia di Marco o di suo Padre. Anzi, questo tratto così inaspettato sembra, improvvisamente, l'unico adatto a quanto narrato.

Domani

Domani comprate "Lo scontro quotidiano". Il dovere del recensore dovrebbe imporre una maggiore prudenza e distacco, ma non di fronte ad un'opera che sembra scritta dalle mani di tutti i trentenni attuali, nati dopo le grandi rivoluzioni, cresciuti durante lo yuppismo e maturati nella scoperta dei limiti. Non adatti a grandi proclami, diffidenti delle ideologie, bisognosi prima di tutto di chiarirci le idee.
Questo fumetto ci racconta e, raccontandoci, ci dà una visione più chiara dello scontro che affronteremo domani.

Luca Cerutti

Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet - Coconino Press, 17,00 euro - 118 pagine, brossurato